La sfida della "democrazia energetica"
I lavori della quarta edizione della Scuola Politica del Partito democratico, si concludono con l’approfondimento di un tema molto sentito dalle nuove generazioni: “sviluppo, crescita, ambiente”.
Si è parlato delle “nuove sfide energetiche dell’Italia e dell’Europa”, con Gianni Silvestrini, presidente del Kyoto club e dell’energia, come crescita sostenibile, con Arturo Lorenzini, professore dell’Università di Padova. Sessione chiusa da Stella Bianchi, responsabile Ambiente della Segreteria nazionale del PD, illustrando le proposte del Partito democratico sulle tematiche ambientali.
Silvestrini ha esordito affermando che siamo in presenza di una situazione in rapidissima evoluzione nel settore energetico. E l’elemento caratterizzante il rapido cambiamento internazionale è il vincolo del clima, che è imprevedibile, tanto che le azioni incisive possibili, ha affermato Silvestrini, potranno solo ridurre un rischio generale, ma l’allarme contingente lanciato dalla comunità internazionale, si conferma anno dopo anno. Ad esempio nel 2011 la siccità in Somalia è aumentata tantissimo, con un elevato rischio di morte per centinaia di migliaia di persone.
Lorenzini ha introdotto la lezione concentrandosi maggiormente sul consumo energetico. Ha portato ad esempio due Paesi dove la tecnologia con il passare degli anni ha condotto a risultati incredibili, con una sempre maggiore efficienza rispetto ai costi e dispendi energetici decrescenti: gli Stati Uniti ed il Canada.
Stella Bianchi, ha fatto una sintesi delle istanze emerse, puntando sulla necessità di radicare una politica ambientale nel Pd da portare poi nel territorio.
"Quando parliamo di ambiente parliamo di crescita, l’unica possibilità in questi anni – ha detto - perchè c’è un pericolo di recessione tangibile nel nostro Paese e in Europa e in questa situazione difficile, dovremmo lavorare per mettere in campo degli interventi per dare credito al Paese. Il pianeta terra è oltre i limiti della sostenibilità – ha aggiunto - ci siamo appropriati delle risorse naturali e siamo arrivati al limite, in quanto due secoli e mezzo di sfruttamento delle risorse naturali, rischia di mandare tutto in tilt. L’unica soluzione è ridurre l’emissione di carbonio – ha esortato la responsabile Ambiente del PD - quindi in questo senso l’intervento sulle energie è indispensabile. Dobbiamo fare un nuovo salto tecnologico, per dare efficacia energetica e mantenere il benessere nel pianeta. Un processo di cambiamento strutturale basato su nuove attività è il motore della crescita, con attenzione all’ambiente e a nuovi posti di lavoro”.
Sul sito del Partito Democratico potete trovare l'analisi completa dei relatori.
DoppiaM