Il confronto e non l'ortodossia. La critica e non la piaggeria.


In queste settimane circola su web la notizia che Concita De Gregorio Direttore de L'Unità lasci il giornale.

Un articolo pubblicato sul giornale online Lettera 43 ha messo online le voci che circolano intensamente da qualche settimana riguardo una presunta imminente uscita di Concita De Gregorio dalla direzione dell’Unità, e che stanno venendo molto raccolte e commentate in rete

Questa mattina Concita precisa il suo pensiero in un bellissimo editoriale.

- L'editore è naturalmente libero di affidare il giornale a chi crede in qualunque momento e se questo dovesse avvenire, al contrario di quel che abitualmente vedo ed ho visto accadere in passato, non griderei al sopruso né al martirio, lo troverei l'esercizio di un diritto. Chiederei come ho sempre chiesto per tutti in questi anni il rispetto delle regole: abbiamo attraversato lo stato di crisi aziendale rispettando con coscienza i patti che avevamo firmato, abbiamo combattuto le rendite di posizione, abbiamo messo in sicurezza i precari di antica gestione, non ne abbiamo creati di nuovi, abbiamo sostituito le maternità, abbiamo osservato con rigore la legge. 

I contratti e le leggi valgono per tutti. Detto questo la mia vicenda personale non ha alcun interesse se non fosse per le voci a cui in questi anni il giornale che ho diretto ha dato voce. Una moltitudine di persone che abbiamo lasciato sempre completamente libere di esprimersi nella convinzione che il dialogo e non la censura avrebbero contribuito a fare più forte l'opposizione al regime mediatico affaristico di B.

Il confronto e non l'ortodossia. La critica e non la piaggeria. Abbiamo parlato a mondi diversi e sconosciuti ai giornali e alle segreterie di partito, abbiamo avuto risposta. E' a loro che mi rivolgo oggi. Questo giornale è vostro, finché io sarò qui sarà il luogo aperto del confronto. Mi auguro che continui ad esserlo comunque, qualunque cosa accada. Diciamo pure che sono fiduciosa. In ogni caso, come sapete e come noi sappiamo, il tempo dei diktat è finito: ci sarà sempre un posto dove trovarsi, sapremo sempre come e dove far valere i nostri diritti, reclamare la nostra dignità, esercitare la nostra passione. -


Nel frattempo Renato Soru editore del quotidiano, ha parlato al telefono con il consigliere Regionale Pippo Civati spiegando il suo punto di vista, offrendo una serie di rassicurazioni circa la linea editoriale del giornale.

Caro Pippo,
ti ringrazio per la telefonata che abbiamo appena avuto, duranta la quale ho avuto modo di fugare i tuoi dubbi sull'ipotetico cambio di direzione all'Unità.
Ritengo utile condividere il senso della telefonata con i tuoi lettori.

Come ti ho detto, all'Unità non esiste alcuna opera di normalizzazione nei confronti di Concita né da parte mia né da parte del PD.

Insieme a Concita abbiamo vissuto tre anni difficili e condiviso il progetto di rilancio del giornale che ha portato l'Unità sulle nuove piattaforme tecnologiche e all'equilibrio finanziario.
E condivido la soddisfazione di Concita, più volte da lei ribadita in seguito ai risultati elettorali e allo sdegno finalmente montante nella società italiana.

Se qualcosa cambierà all'Unità sarà anche per dare spazio alle sue legittime aspirazioni e, in ogni caso, come editore continuerò a tutelare il giornale come luogo di confronto e dibattito per quanti vogliono contribuire alla ricostruzione del Paese dopo il ventennio di berlusconismo e per chi vuole partecipare alla definizione dell'identità e del progetto del Partito Democratico.



Motivo in più per testimoniare il nostro affetto, in edicola.

DoppiaM

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