Scuola: ancora tagli. E a Brugherio manca l'Assessore


Sulla scuola pubblica sta per calare la terza tranche dei tagli previsti dal governo Berlusconi. A pagare, come al solito, saranno le famiglie italiane.

In Lombardia, dal prossimo anno le classi riapriranno con 2.415 insegnanti in meno, 1.424 dei quali sono nella scuola primaria. A forte rischio sarà, ancora una volta, il tempo pieno.

Già quest'anno far fronte alle esigenze delle famiglie è stato un miracolo. Come si farà il prossimo anno?

Non stupiscono allora, le dichiarazioni di questi giorni del Premier sulla scuola pubblica... visto come l'ha ridotta, da tempo abbiamo capito quali sono le priorità di questo Governo... E si smetta di usare la noiosa litania della necessità di ridurre le spese: nessun altro paese europeo che ha tagliato le spese, lo ha fatto nel settore dell'istruzione!

Intanto, a Brugherio, la delega all'Istruzione resta al momento nelle mani del Sindaco, sicuramente per tutto il mese di marzo. Poi si dovrebbe nominare il nuovo assessore, dopo la sostituzione di Francesca Pietropaolo e le dimissioni di Daniele Liserani.

Speriamo che la maggioranza, alle prese con le loro divisioni interne, capisca che è necessario avere al più presto un Assessore all'Istruzione.

Sulla scuola segnaliamo questo bell’articolo di Marco Rossi Doria, uscito su La Stampa, che ad un certo punto dice così:

Istigare alla divisione tra scuole e scuole, tra genitori e genitori, tra scuole e famiglie – come hanno fatto le parole del presidente del consiglio – è un atto di estremismo politico e di irresponsabilità civile che, per il bene di tutti i nostri figli, l’Italia, già fin troppo divisa, non si può né si deve permettere".

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