Giornalismo d'inchiesta

Oggi su libero si parla di Fini.


Non so se trovare più disgustoso quanto scritto o il messaggio che traspare dall'articolo: Fini è inferiore ai colleghi del Pdl in quanto non "menava le mani" negli anni 70.

"A Roma lo chiamavano «er caghetta», da quando un giorno lo trovarono rannicchiato nel sottoscala di un palazzo dove si era rifugiato per evitare le bastonate di certi camerati che volevano dargli una lezione perché lo consideravano un bugiardo. Andòa riprenderlo Sergio Mariani, detto Folgorino, primo marito di Daniela Di Sotto, ex moglie di Fini e militante di ferro. Gianfranco era terrorizzato strinse Mariani per le gambe: «Sergio, che colpa ne ho se non ho il vostro coraggio?». «Caghetta», «Tortellino», «il bolognese». AClaudio Sabelli Fioretti che lo ha intervistato nel 2006 facendogli notare la pesante accusa di codardia, l’allora ministro degli Esteri rispose secco: «Mi lascia del tutto indifferente. Ho corso i miei rischi anch’io». All’inizio Fini non piaceva airomanidel Fronte perché era forestiero, emarginato per via della provenienza emiliana e in tanti diffidavano. Poi c’era la questione dell’azione: quando era il momento di scendere sul campo di guerra, lui non c’era. Semplicemente si defilava. Non amava la pugna. «Ho sempre detto che la violenza era un’autentica idiozia», si giustificò molti anni dopo. Per questo ora sentirlo affermare amusoduro al deputato del PdL, Maurizio Paniz: «Non avevo paura degli scontri a sedici anni, figurarsi se ora mi fate paura voi», fa un po’ sorride – re tanti ex An, che si scontravano davvero."

Grazie a Giornalettismo per la segnalazione.

E anche oggi mi è toccato difendere Fini sigh.

DoppiaM

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