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Visualizzazione dei post con l'etichetta libero WiFi

Il Wi-fi in Biblioteca

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Il servizio di wi-fi in biblioteca in questi anni si è spesso rivelato intermittente, con una qualità sicuramente non corrispondente agli elevati costi di gestione. Su tale questione si è interrogato l'assessore al bilancio Graziano Maino sul blog degli amici di Brugherio è tua , dei quali vi riportiamo per completezza alcuni stralci. I problemi principali evidenziati dai sopralluoghi effettuati in questi mesi erano legati alla scarsa areazione dei locali in cui le apparecchiature erano collocate , e una copertura non uniforme delle aree della biblioteca.  Gli obiettivi di questi mesi saranno una riduzione dei costi di gestione e lo studio, attraverso una sinergia tra i vari assessorati, verso un miglioramento del servizio, nonché l'allargamento delle disponibilità del Wi-fi verso altre realtà pubbliche. Una lettura più ampia dell'intervista è disponibile qui .

Giornalismo d'inchiesta

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Oggi su libero si parla di Fini. Non so se trovare più disgustoso quanto scritto o il messaggio che traspare dall'articolo: Fini è inferiore ai colleghi del Pdl in quanto non "menava le mani" negli anni 70. "A Roma lo chiamavano «er caghetta», da quando un giorno lo trovarono rannicchiato nel sottoscala di un palazzo dove si era rifugiato per evitare le bastonate di certi camerati che volevano dargli una lezione perché lo consideravano un bugiardo. Andòa riprenderlo Sergio Mariani, detto Folgorino, primo marito di Daniela Di Sotto, ex moglie di Fini e militante di ferro. Gianfranco era terrorizzato strinse Mariani per le gambe: «Sergio, che colpa ne ho se non ho il vostro coraggio?». «Caghetta», «Tortellino», «il bolognese». AClaudio Sabelli Fioretti che lo ha intervistato nel 2006 facendogli notare la pesante accusa di codardia, l’allora ministro degli Esteri rispose secco: «Mi lascia del tutto indifferente. Ho corso i miei rischi anch’io». All’inizio Fini non

Libero WiFi in libero Stato.

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A meno di una mese dalla ipotetica scadenza del decreto Pisanu, ci sono cinque proposte di legge una peggio dell’altra, e non una di queste è stata peraltro affrontata dal Parlamento. Alessandro Giglioli fa il punto della situazione. DoppiaM