Personale del Comune: non finisce qui
Durante il consiglio comunale di venerdì il capogruppo del Partito Democratico, Patrizia Gioacchini, ha presentato un’interrogazione all’Assessore Zaffino, per capire cosa sta succedendo in Comune, nel rapporto tra l’amministrazione e il personale.
Abbiamo chiesto all’Assessore i numeri precisi di trasferimenti interni tra uffici, provvedimenti disciplinari, richieste di mobilità, aspettative.
I dati forniti segnalano un evidente malessere del personale comunale, come peraltro emerso platealmente, prima nell’assemblea e poi nel comunicato della RSU.
Debole, debolissima, la risposta dell’Assessore Zaffino: una rivendicazione di ciò che ha fatto il centrodestra, della volontà di imprimere un nuovo indirizzo politico e gestionale, della necessità di salvaguardare alcuni servizi, ampliarne altri, ridurne altri ancora.
Non era questo, però, in discussione. Ovvio che un’amministrazione possa organizzare la macchina comunale come meglio crede, per raggiungere gli obiettivi che vuole perseguire.
Ma il malessere è ben più grave ed evidente. Quasi che, ottenuta la firma del contratto decentrato, il centrodestra abbia considerato il personale a loro completa disposizione e non, come dovrebbe essere più corretto, una struttura che risponde al potere politico, ma senza essere perseguitata o valorizzata a piacimento dal potere politico stesso.
Ecco perché la risposta dell’Amministrazione non ci ha assolutamente soddisfatto, ed ecco perché non ci fermeremo qui. Approfondiremo, chiederemo ancora ulteriori chiarimenti, diremo ancora la nostra.
Se non funziona la macchina comunale, o se è sottoposta a tensioni inutili, frutto solo di arroganza, a rimetterci sono tutti i cittadini.
E sia chiaro, anche in risposta a qualche consigliere di maggioranza: non discutiamo del Direttore generale. A rispondere dei suoi comportamenti devono sempre essere il Sindaco, l’intera Giunta e le forze di maggioranza. Che evidentemente gradiscono il suo stile.
E’ il Sindaco che deve spiegare cosa sta succedendo al personale del Comune.
Abbiamo chiesto all’Assessore i numeri precisi di trasferimenti interni tra uffici, provvedimenti disciplinari, richieste di mobilità, aspettative.
I dati forniti segnalano un evidente malessere del personale comunale, come peraltro emerso platealmente, prima nell’assemblea e poi nel comunicato della RSU.
Debole, debolissima, la risposta dell’Assessore Zaffino: una rivendicazione di ciò che ha fatto il centrodestra, della volontà di imprimere un nuovo indirizzo politico e gestionale, della necessità di salvaguardare alcuni servizi, ampliarne altri, ridurne altri ancora.
Non era questo, però, in discussione. Ovvio che un’amministrazione possa organizzare la macchina comunale come meglio crede, per raggiungere gli obiettivi che vuole perseguire.
Ma il malessere è ben più grave ed evidente. Quasi che, ottenuta la firma del contratto decentrato, il centrodestra abbia considerato il personale a loro completa disposizione e non, come dovrebbe essere più corretto, una struttura che risponde al potere politico, ma senza essere perseguitata o valorizzata a piacimento dal potere politico stesso.
Ecco perché la risposta dell’Amministrazione non ci ha assolutamente soddisfatto, ed ecco perché non ci fermeremo qui. Approfondiremo, chiederemo ancora ulteriori chiarimenti, diremo ancora la nostra.
Se non funziona la macchina comunale, o se è sottoposta a tensioni inutili, frutto solo di arroganza, a rimetterci sono tutti i cittadini.
E sia chiaro, anche in risposta a qualche consigliere di maggioranza: non discutiamo del Direttore generale. A rispondere dei suoi comportamenti devono sempre essere il Sindaco, l’intera Giunta e le forze di maggioranza. Che evidentemente gradiscono il suo stile.
E’ il Sindaco che deve spiegare cosa sta succedendo al personale del Comune.
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