Insicurezza


Il Cittadino di Monza e Brianza riporta l'ultima rapina in ordine di tempo accorsa in città.

Pistola puntata al collo e poi allo stomaco, berretti e sciarpe a coprire parzialmente il volto, toni prima cortesi, poi sempre più aggressivi. È andato pressappoco così il pomeriggio di paura vissuto lunedì scorso dai farmacisti e dai clienti della Farmacia Moncucco di viale Lombardia, rapinata intorno alle 16 da tre uomini italiani e molto giovani. Due di loro sono entrati nell'esercizio commerciale con passo deciso, mentre al bancone si trovavano meno di una decina di clienti. Il terzo è rimasto fuori, a bordo di un'utilitaria rossa, pronto a partire per la fuga.


E' solo l'ultimo degli episodi gravissimi che hanno colpito la nostra città.

Il 2 Aprile è la volta del Punto Snai di via Matteotti.
Da allora, nel mirino sono finiti il Dream Cafè e la pizzeria Lo stregone della stessa via, il supermercato Diperdì di San Damiano, il bar tabacchi-sala giochi Jackpot di via Monza e ancora il Punto Snai, con un colpo, questa volta, da 8mila euro.

Il 26 maggio 2010 quattro individui, due con indosso un casco da motociclisti e due con berretto e sciarpa e pistola infilata nei jeans, sono entrati nella filiale Banca Intesa di piazza Fidelis, nel quartiere San Damiano. Il bottino 100 mila euro.

Potremmo continuare descrivendo i numerosi furti accorsi in appartamenti privati, ma il senso di questo post non vuole essere allarmistico, perchè, come abbiamo già avuto modo di scrivere, sulla sicurezza non si deve fare allarmismo e non si devono fare proclami.

Governare una città è complesso, e il fronte sicurezza non si governa con gli slogan (che magari fanno acquisire voti) e neanche solo installando impianti di allarme e piazzando telecamere ovunque, ma con un costante coordinamento con le forze dell'ordine, con interventi alla radice, sul tessuto della società, con tutte le possibili misure preventive.


DoppiaM

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