Porta delle Torri: a che gioco giochiamo?


Dopo mesi di silenzio, torna sulla scena politica brugherese il progetto Porta delle Torri.

Il primo progetto viene reso pubblico a febbraio. Per il centro di Brugherio l’amministrazione Ronchi proponeva un devastante progetto di cementificazione: grattacieli di 16 piani, parcheggi, un edificio residenziale con all’interno i nuovi uffici comunali.

Seguivano polemiche, una raccolta di 1700 firme contrarie al progetto, una incallita difesa dello stesso da parte del centrodestra.

Poi, a luglio, i primi segnali di cedimento del centrodestra: in consiglio comunale hanno ammesso che rivedranno il progetto, e hanno riconosciuto le buone ragioni di chi ha firmato contro la loro idea originale. Hanno dovuto ammettere che il progetto non era una scelta saggia per la città. E non bastava usare strumentalmente la costruzione di un nuovo edificio comunale per convincere i brugheresi.

Non c’è che dire, abbiamo vinto il primo tempo della partita.Ora, ecco riapparire una nuova idea.

Nella commissione Urbanistica del 3 novembre è stato illustrata dall’Assessore Imperato e dal Presidente Cerizza una diversa ipotesi: la nuova parte del Comune viene realizzata in viale Lombardia, le torri da due diventano una, non si fa cenno della famosa area espositiva, si modificano un po’ le posizioni di palazzi e negozi. Su questa nuova ipotesi, si chiede il contributo di tutte le forze politiche.

Peccato che già nella commissione successiva, del 16 novembre, il progetto scompare e viene accantonato. A precise domande, il presidente e l’assessore sostengono che non c’è ancora alcun progetto alternativo.

Ma a che gioco giochiamo? A quello delle tre carte?

Noi valuteremo qualunque nuovo progetto con i criteri di sempre: la effettiva necessità di nuove case, i vantaggi per i cittadini in termini di servizio, l’impatto del traffico, la qualità del vivere e dell’abitare a Brugherio, la preservazione delle aree verdi anche nel centro della città, la possibilità che il nuovo comune si ottenga senza occupare aree verdi.

Ma di certo non possiamo accettare che la maggioranza proceda per tentativi, senza un disegno complessivo (quando ci presenteranno il Piano di Governo del Territorio?) e cambiando le carte in tavola ogni quindici giorni. Non si amministra così una città!

Il centrodestra faccia proposte chiare, noi diremo la nostra.
Ma non giochi su un tema così delicato.


Partito Democratico, Lista Civica Angelo Chirico Sindaco, Sinistra Ecologia Libertà

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