Ordinanze&Ordinanze

VENEZIA (27 ottobre) - Niente sexy-shop in centro storico. E neppure kebab o gastronomie che vendano prodotti etnici, né call-center, né negozi di roba usata o riciclata. «Non vogliamo che il salotto buono di Meolo venga snaturato a causa dell’insediamento di attività che sono estranee alla tradizione veneta.

A sostenerlo è il sindaco del Pdl Michele Basso

Oltre ai sexy-shop, ai negozi etnici e ai call-center, sono vietati anche i centri di abbronzatura, le palestre, gli autolavaggi, le attività florovivaistiche e di edilizia, elettrauto, elettricista e gommista, nonché le attività artigianali ad eccezione di panifici, pizzerie da asporto, parrucchieri ed altri che già si trovano in centro.


DoppiaM

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