Post

Visualizzazione dei post con l'etichetta ordinanze

Sicurezza a Brugherio: sconfitto il Sindaco sceriffo. E ci tocca pure pagare

Immagine
Il 17 febbraio 2010 il Sindaco aveva firmato un'ordinanza con la quale stabiliva le regole per ottenere l'iscrizione anagrafica presso il Comune di Brugherio, in particolare prevedendo prescrizioni più vincolanti per gli extracomunitari. Contro questa ordinanza la CGIL di Monza e Brianza aveva promosso un ricorso al TAR di Milano, che già nel mese di maggio del 2010 aveva accolto la richiesta di sospensiva del provvedimento avanzata dal Sindacato, rendendo inoperante l'ordinanza . Qualche giorno fa, il 13 maggio, il TAR si è pronunciato definitivamente , annullando l'ordinanza e bocciando praticamente in ogni parte l'operato del Sindaco. Da evidenziare anche il fatto che in un passaggio la difesa comunale ha cercato di giustificare l'ordinanza come un semplice "atto di indirizzo rivolto dal Sindaco agli uffici". Un vero controsenso: il Sindaco fa lo sceriffo all'esterno e sui giornali, ma in realtà cerca di giustificarsi dicendo che avev

Smog: un nuovo record negativo

Immagine
Aria fuorilegge 56 giorni su 68 : se il 2010 era stato disastroso , il 2011 è iniziato allo stesso modo. E nel frattempo, zero multe, corrispondenti a zero controlli sull'obbligo di andare a 70 all'ora sulle strade provinciali. Due dati, illustrati ieri da giornali di schieramento diverso , per confermare che su alcuni temi sarebbe necessario andare oltre le misure spot e fare davvero qualcosa di concreto . Repubblica: Giornale:

Il nuovo limite di velocità sulle strade provinciali

Immagine
La Provincia di Milano, con un'ordinanza del 14 febbraio , ha istituito il limite di velocità di 70 Km/h su tutte le strade provinciali extraurbane, salvo non siano già vigenti limiti uguali o inferiori. La misura si è resa necessaria a causa della concentrazione degli agenti inquinanti presenti nell’atmosfera di Milano e del relativo hinterland, che ha superato le soglie di guardia per un numero di giorni superiore al limite previsto dalle direttive europee di riferimento. Le strade interessate dal nuovo limite orario sono queste .

Ordinanza neve, la retromarcia di Podestà

Immagine
Nei giorni scorsi avevamo dato conto dell'ordinanza emanata dalla Provincia di Milano, con l'obbligo di catene o gomme da neve sulle strade provinciali, a partire dal prossimo 15 novembre. Dopo le proteste delle altre province, dei consumatori, dei cittadini, e dopo le file per acquistare le gomme da neve, la Provincia ha deciso di fare marcia indietro. L'ordinanza è ufficialmente "rinviata". Il comunicato stampa con il quale la Provincia annuncia il rinvio merita una segnalazione particolare: il Presidente Podestà ammette che erano in atto speculazioni sui prezzi delle gomme, che forse non se ne sarebbero trovate a sufficienza, che non c'era stato tempo per la pubblicità e l'informazione ai cittadini, che non si faceva in tempo a posare i cartelli sulle strade... Pensarci prima, signor Presidente?

Procuratevi subito catene o gomme da neve...

Immagine
Spesso abbiamo scritto delle più bizzarre ordinanze dei Sindaci (compreso il nostro), effetto perverso del Decreto Maroni , che attribuisce ai primi cittadini questa nuova possibilità di fissare direttive sui temi più svariati, come ha raccontato qualche giorno fa Gian Antonio Stella sul Corriere della Sera. Ma a Milano, oltre ai Sindaci, ora ci si mette anche la Provincia. Dal 15 novembre entra infatti in vigore , per tutta la Provincia di Milano, l’ordinanza che obbliga tutti i veicoli ad essere dotati di gomme idonee “alla marcia su neve o ghiaccio o in alternativa di circolare disponendo a bordo del veicolo di mezzi idonei antisdrucciolevoli” . In caso contrario, si va incontro ad una sanzione di 78 euro e, nei casi ritenuti più gravi – quando cioè la violazione comporta ripercussioni sulla viabilità, come nel caso di un’auto bloccata in mezzo alla strada – gli agenti che rilevano l’infrazione possono anche aggiungere la sanzione accessoria della sottrazione di punti dalla patent

Ordinanze&Ordinanze

VENEZIA (27 ottobre) - Niente sexy-shop in centro storico. E neppure kebab o gastronomie che vendano prodotti etnici, né call-center, né negozi di roba usata o riciclata. «Non vogliamo che il salotto buono di Meolo venga snaturato a causa dell’insediamento di attività che sono estranee alla tradizione veneta. A sostenerlo è il sindaco del Pdl Michele Basso Oltre ai sexy-shop, ai negozi etnici e ai call-center, sono vietati anche i centri di abbronzatura, le palestre , gli autolavaggi, le attività florovivaistiche e di edilizia, elettrauto, elettricista e gommista, nonché le attività artigianali ad eccezione di panifici, pizzerie da asporto, parrucchieri ed altri che già si trovano in centro. DoppiaM

La prima sconfitta dello Sceriffo

Il 17 febbraio 2010 il Sindaco ha firmato un'ordinanza con la quale stabiliva le regole per ottenere l'iscrizione anagrafica presso il Comune di Brugherio, in particolare prevedendo prescrizioni più vincolanti per gli extracomunitari. Contro questa ordinanza la CGIL di Monza e Brianza ha promosso un ricorso al TAR di Milano , che nei giorni scorsi ha accolto la richiesta di sospensiva del provvedimento avanzata dal Sindacato. L'ordinanza quindi per ora non è più operativa, in attesa che il TAR si pronunci nel merito. Già da ora, però, il TAR dice che dubita che "sussistano in concreto i presupposti per l’adozione delle ordinanze, sia che tra le attribuzioni dell’ente locale rientri il potere di regolamentare le materie della immigrazione, della anagrafe, dei rapporti dello Stato con l’Unione europea, del diritto di asilo e della condizione giuridica dei cittadini di Stati non appartenenti all'Unione europea". Al di là del linguaggio giuridico, il senso è ch

Lo sceriffo distratto…

I giornali locali riportano, ormai da alcuni mesi, notizie di fatti gravi che avvengono a Brugherio: sparatorie, rapine a mano armata, furti negli appartamenti, furti di auto in sosta… Ma il Sindaco non ha nulla da dire? Ce le ricordiamo ancora le sue parole in campagna elettorale e all’inizio del mandato: ordine, sicurezza, vigilanza, telecamere, controlli, repressione. E ci ricordiamo anche le numerose ordinanze firmate dal Sindaco, al grido di tolleranza zero, ovviamente con particolare predilezione per gli stranieri. E così, tutti impegnati a dare la caccia alle donne in burqa o a verificare gli appartamenti degli stranieri, a fare inaugurazioni di opere ereditate dal centrosinistra, ad interferire malamente nelle questioni scolastiche, a litigare tra loro per la spartizione delle poltrone, evidentemente la nostra amministrazione non ha tempo di capire come sia possibile questa crescita dei fatti di criminalità comune nella nostra città. Continuiamo a sperare e ad avere fiducia sol

Lo sceriffo colpisce ancora

Immagine
Si è già discusso molto, anche sui giornali locali, della nuova ordinanza del nostro Sindaco sceriffo, questa volta sui criteri per ottenere la residenza nella nostra città. Un' ordinanza molto lunga e complessa da leggere, che richiama i nuovi poteri recentemente affidati dal Governo ai Sindaci; un'ordinanza a tratti anche comica, se non fosse drammatica per gli effetti che produce. Mentre facciamo i nostri complimenti al Sindaco per questa ordinanza, notiamo come si sia fatto un altro passo per chiudere le porte della nostra città, la città dei Magi . C'è in atto una gara preoccupante tra i Sindaci del centrodestra a chi discrimina di più; pensiamo solo al recentissimo caso di Goito, dove le porte dell'asilo pubblico si aprono solo per chi accetta i valori cristiani. Valori evidentemente calpestati nei fatti da coloro che si professano difensori dei crocefissi, delle nostre tradizioni, del Vangelo etc. Vogliamo segnalarvi, per concludere, una interessante iniziativ

Una pallottola spuntata...

No, non stiamo facendo la recensione del noto e divertente film di qualche anno fa. Stiamo parlando di quanto ci ha finalmente comunicato il Sindaco Ronchi venerdì sera in consiglio comunale. Come sapete, appena insediato, il Sindaco ha firmato numerose ordinanze per stabilire l'ordine nella nostra città: una contro l'alcol, una sul divieto di indossare il burqa, una per l'ordine al parco di Increa. A settembre abbiamo chiesto in consiglio comunale di dirci quante violazioni a queste ordinanze, con relative sanzioni, erano state rilevate; venerdì finalmente abbiamo avuto risposte. 1 ordinanza contro l'alcol, 18 per il parco di Increa, oltre a 5 per chi entra la domenica in piazza in auto nonostante il divieto; quanto al burqa, non ne abbiamo mai visto uno in città. Numeri che si commentano da soli, in particolare quelli sul divieto di ingresso in piazza Roma in auto alla domenica: chiunque passa di domenica può vedere da solo quante auto si trovano... Ecco perchè ci è t