Il PDL che cede (ovunque) alla Lega Nord

Pensavo che le istituzioni potessero trovare una linea comune su un tema vero, e non ideologico.

E' questo l'amaro commento che la scorsa settimana il capogruppo del PDL della Provincia di Monza, Annalisa Colombo, ha rilasciato dopo essere stata costretta a ritirare un suo ordine del giorno relativo ai campi rom sul territorio brianzolo.

La Lega qualche settimana fa ha presentato un ordine del giorno all'insegna della solita tolleranza zero (salvo scrivere "espulsione" tra virgolette).

Letto l'ordine del giorno, il gruppo del PDL si accorge che i dati sono "imprecisi", che i "rom sono come noi cittadini europei" e in quanto tali hanno "gli stessi diritti e doveri", e quindi presenta un proprio ordine del giorno, nel quale chiede alla Giunta provinciale di svolgere una ricognizione della situazione e di farsi promotore di politiche in grado di aiutare le istituzioni.

Nulla da fare, la decisione della scorsa settimana è stata quella di darla vinta alla Lega Nord e al principio della tolleranza zero. Punto e basta. Meglio alimentare paure, che governare con serietà i problemi delle nostre città. Il consenso è più immediato.

Peccato che il PDL abbia deciso per questo passo indietro, che fa vincere ancora una volta chi urla di più.

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