La Marzorati deve vivere

Sono giorni di importanti sviluppi per la Marzorati e i suoi lavoratori.

Giovedì scorso il consiglio comunale ha approvato all'unanimità un nuovo ordine del giorno, presentato dal Partito Democratico.


Perchè un nuovo ordine del giorno?

Perchè era necessario esprimere nuovamente solidarietà ai lavoratori, e per chiedere all'Amministrazione di proseguire nell'opera di salvaguardia dell'attività lavorativa della Marzorati.

In quei giorni, infatti, la proprietà aveva chiesto, durante un incontro all'agenzia regionale del lavoro, la cassa integrazione per tutti i lavoratori, preludio alla chiusura.

La società non aveva accettato la proposta dei lavoratori e dei sindacati di utilizzare i contratti di solidarietà e di approfittare degli ordinativi in sospeso, che dimostravano che c'era la possibilità di proseguire nell'attività lavorativa.

Il voto unanime del consiglio comunale è stato importante per sostenere, ancora una volta, le buone ragioni dei lavoratori.

In questi giorni la proprietà sembra intenzionata a fare marcia indietro rispetto alla richiesta di cassa integrazione, e i lavoratori hanno ripreso le loro attività.

Prosegue anche la ricerca di un nuovo acquirente della società.

Continueremo a seguire gli sviluppi della vicenda: l'esperienza della Carlo Colombo di Agrate dimostra che l'impegno delle istituzioni (unite, senza distinzione tra maggioranza e minoranza) aiuta molto a risolvere le crisi aziendali.

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