Il Ronchiziario comunale

Siamo alla seconda puntata, ma non ci sono miglioramenti. Se sbagliare è umano, perseverare è diabolico.
Scrive così Adolfo Gatti, neo direttore del nuovo Ronchiziario comunale, pardon Notiziario comunale.

Per una volta siamo d’accordo con lui, ovviamente riferendoci al fatto, sotto gli occhi di tutti, che il Notiziario comunale, dopo essere stato il giornale dei cittadini per oltre trent’anni, è diventato, a spese di noi tutti, l’organo ufficiale dell’Amministrazione Ronchi.

Dopo 25 pagine di propaganda a senso unico (contate le foto del Sindaco e dei suoi Assessori), alle opposizioni è riservato uno spazio di 15 righe, graficamente quasi illeggibili, dove poter esprimere le proprie idee.

Ma questo non basta. Il “diretur”, non sazio, sottraendo altro spazio, oltre a quello già da lui utilizzato per l’editoriale, ci propina un pistolotto su come e cosa avremmo dovuto scrivere; ci rimprovera di non aver capito il “grandioso” progetto editoriale etc. etc.

Tranquillo direttore, il progetto è chiarissimo a noi ed a tutti i cittadini di Brugherio che, inoltre, dovranno sobbarcarsi il raddoppio del costo per la realizzazione del nuovo formato del Notiziario comunale.

Altrettanto chiarissimo per noi, è che la libertà di pensiero, garantita dalla Costituzione, intendiamo esercitarla esprimendo liberamente le nostre idee, le nostre proposte e le nostre critiche.

E’ così che continueremo a fare, non allineandoci al pensiero unico, perché avremmo voluto un notiziario “veramente strumento di partecipazione sociale e democratica”.

Silvia Bolgia

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