I disoccupati ci sono ma non si vedono
Esistono problemi visibili e altri invisibili. A prescindere - direbbe Totò - non solo dalla realtà ma anche dalla percezione. La disoccupazione, ad esempio, esiste; nella realtà e nella percezione. Ma parlarne è da irresponsabili e mostrarla anche peggio.Inizia così la riflessione di Ilvo Diamanti pubblicata oggi su Repubblica, che trovate qui.
Una lettura molto interessante, che parla del mondo del lavoro, della crisi, dell'importanza dell'informazione e delle modalità per nascondere o meno delle notizie e per definire le priorità che si vogliono raccontare ai telespettatori.
Amara la conclusione dell'articolo:
Gli operai non contano, i disoccupati ancora meno. Figurarsi: sono non-operai, non-lavoratori, lavoratori esclusi oppure scoraggiati. Mettono tristezza, a chi li guarda. Suscitano pessimismo. Per cui è meglio non parlarne.