Tiene banco in questi giorni la sentenza del giudice di pace che ha annullato due multe registrate dall’autovelox in via Lodigiana. Alla base della sentenza del giudice c’è la mancata omologazione di questo tipo di dispositivo elettronico per il quale esiste solo l’approvazione. Questioni che sembrano di poco conto ma che, richiama il giudice di pace, marcano la distinzione tra due percorsi normativi molto differenti. Tanto che attengono anche a due diversi ministeri. Una ratio che se dovesse valere per tutti i velox arancioni sul territorio di Brugherio, come sembra essere, potrebbe mandare in crisi una fetta importante delle entrate comunali. Una situazione che ha portato diversi Comuni a disattivare questo tipo di dispositivo. Il capitolo più incredibile alla vicenda, tuttavia è a firma della Vicesindaco con delega alla sicurezza Mariele Benzi che ha commentato così la sentenza: “ Per quanto riguarda la mancanza di omologazione noi del centrodestra lo ripetiamo da quando erava
Una maggioranza cieca e sorda si è presentata per discutere il DUP. I Consiglieri comunali della coalizione di destra e gli Assessori della Giunta hanno dato vita a uno spettacolo triste, fatto di autocelebrazione e arrampicate sugli specchi quando gli argomenti li mettevano in difficoltà . Con gli emendamenti, nostri e della coalizione, e tramite un confronto duro e netto abbiamo però costretto la maggioranza a un dibattito, lungo quasi 8 ore , in cui la giunta Assi e il centrodestra si sono confrontati con le loro mancanze. Abbiamo costretto la maggioranza a parlare e prendere posizione su alcune tematiche per noi fondamentali : attuare una revisione della viabilità che ascolti i cittadini, riprendere il percorso per dotare la nostra città di un centro pedonale, gli interventi di manutenzione sulle scuole, la difesa del diritto all’abitare con il sostegno agli affitti, la giustizia salariale negli appalti pubblici, garantire i servizi alle persone con disabilità, l'impegno a
Il metodo con cui Assi sta gestendo la questione metrotranvia è inaccettabile. Evita il confronto con la città sull'argomento, vincola le forze politiche alla riservatezza convocando l'ennesima conferenza dei Capigruppo chiusa al pubblico, salvo poi uscire sui giornali quando gli fa più comodo. Con questo suo fare tentennante sta mettendo a rischio tanto l'opera quanto la città. Sono mesi che la nostra coalizione si è espressa sull'opera, definendola di importanza fondamentale, ma con un tracciato da modificare perché inaccettabile per la nostra città: perché Assi si è attivato, dandoci nei fatti ragione, solo quando è arrivato l'ultimatum da Milano? Cosa ha fatto per tutto questo tempo? Il rischio che il progetto di un'opera che il nostro territorio aspetta da decenni salti definitivamente diventa sempre più concreto. D'altro canto, visti i ridotti margini di trattativa, non è neppure scongiurato il rischio che il Sindaco accetti un tracciato problemati