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Meloni, sotto il nome niente

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Non c’è un programma politico né una visione di Europa nel discorso di Giorgia Meloni. Sotto l’annuncio del nome nasconde i tagli alla sanità e l’ostilità verso un salario minimo che non vuole convincersi a garantire ai 4 milioni di lavoratori poveri di questo Paese. È al governo ma fuori dalla realtà, ha completamente dimenticato l’urgenza di occuparsi delle condizioni materiali delle persone.  Ho ascoltato Giorgia Meloni: non ha parlato di sanità pubblica, di salari bassi e di precarietà. Non ha parlato di 5 milioni di lavoratori in attesa del rinnovo del contratto. Ha parlato del Paese delle meraviglie, la gente fa fatica a far la spesa. Questa è la realtà, forse Giorgia Meloni fa fatica a vederla, chiusa nel suo palazzo. Annunciando la sua candidatura come capolista in tutte le circoscrizioni, la presidente del Consiglio ha indossato di nuovo i panni della leader di partito, descrivendo un Paese che non esiste, e chiedendo un referendum sulla sua azione di governo. Ma a Bruxelles è

Basta morti sul lavoro

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Un morto sul lavoro ogni due giorni.  Questo è il tragico bilancio degli incidenti sul lavoro in Lombardia, una strage che non ci può lasciare indifferenti, che non può passare sotto silenzio e che chiama tutta la politica a uno sforzo aggiuntivo.  Oggi, nella Giornata mondiale per la salute e la sicurezza sul lavoro, ricordiamo tutte le persone scomparse e ci stringiamo nell’abbraccio collettivo.  Non vogliamo più piangere morti sul lavoro.  Non si può perdere la vita lavorando.  In Regione abbiamo chiesto e ottenuto la Commissione d'inchiesta sulla Salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro. Servono controlli, sensibilizzazione, formazione, finanziamenti.  Uniamoci davvero tutti in questa battaglia: politica tutta, associazioni di categoria, enti locali e lavoratrici e lavoratori.  Basta morti sul lavoro.

Meloni ha un problema con il corpo delle donne

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Diritto all’aborto: il Governo Meloni ha un problema con il corpo delle donne.  Il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Mantovano rivendica con  orgoglio, sulla stampa, la contrarietà di Fratelli d’Italia - espressa al Parlamento Europeo - all’inserimento del diritto all’aborto nella Carta dei diritti fondamentali UE.  Una posizione che esprime, ancora una volta, l’Italia peggiore in Europa. Giustifica la scelta, spiegando che il loro no serve per “rispettare la sovranità degli Stati sui nuovi diritti”, difendendo Paesi che vietano l’aborto, come Malta. Ma visto che in Italia questo diritto è garantito dalla legge 194, purtroppo solo in teoria, visto che oltre il 60% dei medici si avvale dell’obiezione di coscienza per non praticarlo, l’unica sovranità che viene da pensare voglia attuare è quella di poter cancellare la 194 o limitare ulteriormente la sua attuazione.  A queste dichiarazioni, inaccettabili, va sommato che l’unico intervento sulla sanità pubblica del Governo Melo

Al via il tesseramento 2024

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"Casa per casa, strada per strada". Questo è il titolo della campagna di tesseramento al Partito Democratico 2024. Una frase che ci esorta a una campagna civile, prima ancora che elettorale, e rende omaggio a Enrico Berlinguer a 40 anni dalla sua morte.  Sono dunque aperte le iscrizioni e i rinnovi al nostro Circolo: appuntamento sabato 4 maggio dalle 10:00 alle 12:30 al mercato comunale, in via XXV Aprile.  Insieme possiamo fare la differenza e costruire giorni migliori.  Vi aspettiamo!

Ignoralo

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Non faremo il suo nome.  Non gli faremo il favore di rilanciare i suoi deliri, le sue frasi schifose, la vergogna che rappresenta per tutte le donne e gli uomini in divisa.  Proteggiamoci dalle sue parole d'odio.  Compiamo tutti insieme un gesto di difesa del dibattito pubblico.  Ignoriamolo.

Promesse che durano meno di una settimana

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Meno di una settimana: ecco quanto è bastato all’Assessore Bertolaso per rimangiarsi la parola data.  Mercoledì scorso prometteva il CUP unico per un terzo dei lombardi entro l’estate, oggi invece dichiara che entro fine giugno verrà attivato, in via sperimentale, il CUP nell’ASST Franciacorta.  Ma i cambi di rotta arrivano da lontano: già nel 2016 Fontana prometteva un CUP unico, a maggio dello scorso anno la promessa era di attivare il servizio entro gennaio, poi a ottobre il cambio, pronto alla fine del 2026, infine, dalle ultime dichiarazioni, all’inizio del 2025 saranno incluse dieci strutture in tutto.  Un continuo e variabile ridimensionamento degli obiettivi. Ma lo sappiamo, sul CUP e sulla sanità la destra lombarda sembra vivere in un altro mondo. È fondamentale che il CUP integri tutte le strutture pubbliche e private convenzionate, altrimenti, con poche strutture, non serve a nulla.  Chissà se le migliaia di cittadine e di cittadini che in pochi giorni hanno firmato ai nostr

Sulla sanità la destra mente agli italiani

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Nel Documento di Economia e Finanza, sulla spesa sanitaria, il Governo mente agli italiani. Dicono di fare il “più grande investimento in sanità pubblica”, ma non è così e i dati li smentiscono. Hanno provato, con un artificio contabile degno di un azzeccagarbugli, a spostare voci di spesa qua e là per dare la bugia in pasto alla propaganda. La realtà è che la spesa sanitaria scenderà fino al 6,2% in confronto al PIL, che ci sono 3,6 miliardi di euro in meno rispetto alla nota di aggiornamento del DEF del 2023, e che l’Italia è ultima tra i Paesi del G7. Nel frattempo aumentano le liste d’attesa, le diseguaglianze fra nord e sud e il numero di famiglie che rinunciano a curarsi. Stanno togliendo agli italiani il diritto alla salute e, nel farlo, li prendono anche in giro.

Ora e sempre Resistenza!

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Buon 25 aprile! In tantissime e tantissimi, a Brugherio stamattina e pomeriggio a Milano, per dire che il fascismo non è un’opinione, è un crimine. Ora e sempre Resistenza!

Viva l'Italia antifascista

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25 aprile 2024, 79° anniversario della Liberazione dal nazifascismo.  Il 25 aprile è la festa di tutta la Repubblica, l’occasione per coltivare la memoria collettiva e impedire a chiunque ci provi di riscrivere la storia. Un’occasione per ribadire che vogliamo prenderci cura della Costituzione, anche nelle parti non ancora pienamente attuate, a partire dalle diseguaglianze sociali.  Nel ricordo delle donne e degli uomini a cui dobbiamo la libertà. Per onorare la Resistenza, su cui si fondano la Costituzione e la Repubblica. Per non dimenticare, perché quelle pagine buie della storia non devono tornare.  Per chi ancora oggi lotta per un Paese migliore, solidale, giusto. Per chi scenderà nelle piazze, senza indugi e paura, ad urlare: viva l’Italia antifascista!  Buon 25 aprile a tutte e tutti!

Il fascismo non è un'opinione: è un crimine

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Domani coloreremo le piazze con i colori della resistenza!  Ci troviamo alle ore 10:00 davanti al Comune per il corteo per le vie cittadine.  Dalle ore 13:45 sfileremo a Milano, dietro lo striscione del PD Milano Metropolitana dedicato a Giacomo Matteotti, insieme alla nostra Segretaria Elly Schlein.  Canteremo tutti insieme “Bella Ciao”, gridando a gran voce che siamo e saremo sempre antifascisti e che combatteremo contro ogni tentativo della destra di riscrivere la Storia.  Per la libertà, per la democrazia, per la pace. Ora e sempre resistenza!

Il 25 aprile a Milano, contro ogni revisionismo

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Il PD sarà in piazza a Milano il 25 aprile. È un appuntamento particolarmente importante, spero in una straordinaria partecipazione. Questa è una festa di tutta la Repubblica, anche se ancora c’è chi non la riconosce.  Il 25 aprile sarà l’occasione per coltivare questa memoria collettiva e impedire a chiunque ci provi di riscrivere la storia: una grande piazza a Milano sarà la migliore risposta a tutti i nostalgici. Sarà anche un’occasione per ribadire che vogliamo prenderci cura della Costituzione, anche nelle parti non ancora pienamente attuate, e mi riferisco al tema delle diseguaglianze sociali.  Elly Schlein

Seveso, la destra esclude l'ANPI

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Per la destra di Seveso, il 25 aprile si farà senza partigiani.  Ci lasciano a bocca aperta le dichiarazioni della Sindaca leghista di Seveso, che ha scelto di escludere i partigiani dal palco del 25 aprile.  Un attacco alla memoria di chi ha combattuto per la liberazione, un gesto che calpesta i valori antifascisti che sono alla base della nostra costituzione, nata proprio dalla Resistenza.  Siamo e saremo sempre dalla parte di chi difende e promuove i valori costituzionali, di chi combatte contro il tentativo della destra di riscrivere la storia. Difendiamo i valori dell’antifascismo, della Libertà, della Democrazia e della Pace.

Un tradimento alla Costituzione

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“La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività”.  Giorgia Meloni tradisce la Costituzione tagliando i fondi al servizio sanitario nazionale. Più che una patriota, un’irresponsabile al governo.

Trenord e i rimborsi impossibili

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I rimborsi automatici per i ritardi di Trenord sono stati sostituiti da un’assurda normativa, che prevede sia nuova burocrazia a carico dei passeggeri per le richieste, sia una modalità di calcolo dei treni rimborsabili studiata appositamente per avere un numero molto minore di casi in cui i bonus saranno erogati.  Praticamente un indennizzo impossibile da ottenere.  E in tutto questo arriva l’ennesima sparata della destra: ieri l’Assessore Lucente ha dichiarato che Trenord, per i ritardi dei treni, erogherà gli indennizzi più alti d’Italia.  Andiamo a chiedere ai pendolari cosa ne pensano dei rimborsi più alti d’Italia. Chiediamo a loro cosa ne pensano delle condizioni di Trenord, dei continui ritardi e disservizi, ora che con la nuova normativa ricevere un indennizzo sarà praticamente impossibile.