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L'europa che vogliamo

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Giovedì 14 marzo ore 21.00, a Villasanta , diamo il via ufficiale alla campagna elettorale per le europee nella nostra Provincia.  A pochi giorni dalla fine del congresso del PSE sarà l'occasione per parlare dell'Europa che vogliamo.  Saranno presenti:  Nicola Carboni , Responsabile nazionale ai rapporti con il PSE,  Silvia Roggiani ,  Segretaria regionale, Lorenzo Sala , Segretario provinciale,  Irene Zappalà , Responsabile Enti locali nella segreteria regionale, e Lorenzo Galli,  Candidato Sindaco per il centrosinistra a Villasanta.

Batteremo Meloni

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“Sono convinta che ai cittadini interessino le cose concrete, in grado di offrire risposte ai loro bisogni. Ed è su queste che riusciremo a costruire l’alternativa alle destre, in vista delle prossime scadenze elettorali”. Così in un’intervista a la  Repubblica  la Segretaria Elly Schlein . “Una coalizione – auspica – che si confronta e si unisce attorno a un progetto comune e a candidature credibili, diventando competitiva ovunque”.  “Uniti ce la giochiamo, divisi no”., sottolinea Schlein. E a Calenda – che ha già detto che per lui il campo largo non esiste – la Segretaria replica: “A me le etichette non sono mai piaciute. Alla gente interessa se siamo in grado, o no, di offrire un’alternativa progressista alla destra. Abbiamo vinto in Sardegna, purtroppo perso in Abruzzo, ma non demordiamo: la strada è giusta”. Quindi c’è spazio per tutti, anche per il centro di Renzi, oltre che per Azione e +Europa? “Noi ci rivolgiamo a tutte le forze che si oppongono al Governo Meloni: è un fatto m

Per il ripristino del fondo nazionale per la lotta ai DCA

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In tre anni i disturbi alimentari sono più che raddoppiati e in molte realtà territoriali non è possibile curarsi adeguatamente, soprattutto dopo che il Governo Meloni ha cancellato il fondo nazionale per la lotta ai disturbi del comportamento alimentare previsto dal Governo Draghi.  Per questo il nostro Capogruppo Carlo Polvara ha depositato una mozione , sottoscritta anche da Brugherio è Tua! e Alleanza Progressista, per chiedere all'amministrazione comunale di attivarsi immediatamente con governo e regione per garantire a tutte e tutti, ovunque, cure adeguate.  Il Servizio Sanitario Nazionale deve essere rafforzato, non smantellato: noi ci siamo.

La campagna della paura

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Meloni in difficoltà lancia la campagna della paura.  Vuole il pugno duro nelle piazze, è allergica al dissenso, annuncia strette securitarie, evoca complotti e innalza il clima di tensione.  Lavori per risolvere i problemi degli italiani, cosa che non sta facendo perché finora ha solo aumentato le tasse, tagliato le pensioni e la sanità pubblica.

Una sanità sempre più in mano ai privati

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Bertolaso parla di tessere a punti. Intanto i lombardi pagano per curarsi.  La sanità regionale è nell’anarchia e i dati parlano di una situazione in costante peggioramento: non solo siamo scivolati all'ottavo posto in Italia per efficacia del nostro sistema regionale; siamo addirittura arrivati al secondo posto nell’indice nazionale per l'ammontare della spesa sanitaria privata.  Tradotto significa: paghi? Ti curi in tempo.  Non puoi pagare? Mettiti in fila, aspetta e spera.  Insomma, dimenticate la carta a punti di Bertolaso. Grazie alla Giunta Fontana, l’unica carta che serve per curarsi in Lombardia è quella di credito.  Serve un cambio di rotta: investimenti sulla sanità pubblica per garantire a tutte e tutti un servizio efficiente e accessibile, per risolvere i problemi strutturali del sistema sanitario e colmare le disparità tra chi può permettersi cure private e chi no.  Noi siamo pronti a lavorare seriamente. Fontana & Bertolaso invece?

Continueremo a batterci per l’alternativa

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“Marco Marsilio ha vinto le elezioni regionali, a lui vanno le nostre congratulazioni e gli auguri di buon lavoro.  Il ringraziamento più profondo va alla generosità con cui si è speso Luciano D’Amico, insieme a tutta la coalizione . Fino a qualche settimana fa l’Abruzzo era dato per perso senza discussioni, il presidente uscente di Fratelli d’Italia partiva con un vantaggio di 20 punti nei sondaggi. E invece unendo le nostre forze attorno a una visione comune abbiamo riaperto la partita e ridotto quello scarto in modo significativo, ma non ancora sufficiente”. Con queste parole la Segretaria Elly Schlein  ha commentato il risultato delle elezioni regionali in Abruzzo.  “Questo – prosegue Schlein – ci sprona a continuare a batterci con ancora più determinazione per costruire un’alternativa solida in grado di competere con la coalizione delle destre. Insieme continueremo a fare opposizione in Regione e a garantire rappresentanza e voce a tutte le persone che hanno creduto in questo prog

Il PD per le disabilità

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Il NoiBrugherio di questa settimana ospita un lungo articolo sulla mozione con cui chiediamo con forza al Sindaco e alla Giunta comunale a farsi promotori affinché si provveda al ripristino dei sussidi nel loro valore precedente al taglio e a prevedere nel bilancio regionale un incremento delle risorse dedicate al Fondo Sociale.  Nelle parole di Silvia Bolgia , Consigliera proponente della mozione:  “ Quando ho letto la delibera della Regione che toglieva 250 euro al mese di contributi alle persone con disabilità gravissima, sono saltata sulla sedia. Il principio alla base potrebbe anche essere giusto, quello di creare servizi gratuiti per le persone che ne hanno bisogno, anziché dare loro fondi e lasciare che risolvano autonomamente il problema, ma questo deve avvenire al termine di un percorso ben costruito con le associazioni coinvolte. Prima si attiva il nuovo sistema e solo dopo si tagliano eventualmente i contributi diretti alle persone”.  Sul parziale passo indietro di Regione

Una destra in affanno

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La sconfitta in Sardegna e un’alleanza che non regge: la destra è in affanno. Rincorre, si agita, strepita, elargisce mancette e prova a mettere delle toppe al pessimo lavoro della sua classe dirigente sui territori.  L’unico collante che li tiene insieme è il potere, la fame di poltrone, perché dove governano lo fanno male. E a pagarne il prezzo, salato, sono il Paese e le Regioni che amministrano.

Dei tagli inaccettabili

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I dati del 2023 sulla violenza contro le donne sono sconvolgenti: 120 donne uccise, di cui 64 da partner o ex partner. Si registra un calo del 6% rispetto al 2022, ma il numero rimane drammaticamente alto. Trend opposto per le violenze sessuali, in aumento nel quadriennio 2020-2023. Davanti a questa emergenza, cosa fa il Governo Meloni? Taglia i fondi per i percorsi di recupero degli uomini autori di violenza in Lombardia. Un atto vergognoso e inaccettabile, che vede meno risorse per aiutare le donne che subiscono violenze e meno percorsi di recupero per gli uomini violenti. Un messaggio di disinteresse e di noncuranza verso un problema gravissimo. Il Governo Meloni non solo non fa nulla per contrastare la violenza sulle donne, ma addirittura fa danni. A un giorno dalla Giornata internazionale dei diritti delle donne, non possiamo girarci dall’altra parte e far finta di non vedere chi cerca sostegno e tutela da parte delle istituzioni. Noi ci saremo.

Donne democratiche: avanti tutte!

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Sabato 9 marzo, avviene la proclamazione della nuova Portavoce della Conferenza Nazionale delle Donne Democratiche,  Roberta Mori .  L’evento si svolge presso il centro Roma Eventi di via Alibert, in Piazza di Spagna, dalle ore 10.30 alle 14, con la partecipazione delle delegate e iscritte alla conferenza provenienti da tutte le regioni italiane.  Partecipa dall’inizio dei lavori la segretaria nazionale del Partito democratico,  Elly Schlein . La Presidente del comitato nazionale di garanzia delle Democratiche,  Barbara Pollastrini  apre i lavori, mentre la moderazione è affidata alla Coordinatrice della Segreteria nazionale dem,  Marta Bonafoni . Previsto anche l’intervento della Presidente del PES Donne, l’ungherese  Zita Gurmay .  Durante la mattinata ci sarà l’insediamento ufficiale del coordinamento nazionale delle democratiche, strumento per garantire al meglio il luogo di elaborazione e confronto delle donne democratiche. 

8 marzo, un giorno di lotta

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Oggi celebriamo l'8 marzo, la “Giornata internazionale della donna”, non una “festa” ma una giornata di impegno e lotta, che ha un forte valore sociale. La celebrazione dell’8 marzo ha le sue radici nelle lotte delle donne per i diritti e l'uguaglianza di genere. L'8 marzo commemorava originariamente un evento storico: nel 1908, le operaie tessili di New York organizzarono uno sciopero per protestare contro le pessime condizioni di lavoro e per chiedere salari migliori, orari ridotti e diritti sindacali.  A distanza di oltre un secolo, nonostante i passi avanti compiuti, la parità di genere rimane un obiettivo lontano da raggiungere. Le donne continuano ad affrontare discriminazioni sul posto di lavoro, disparità salariali, violenze di genere e limitazioni nell'accesso all'istruzione e alle opportunità di carriera. Le donne sono ancora sotto-rappresentate nei ruoli decisionali e politici.  Oggi, in occasione della Giornata Internazionale dei diritti delle donne, mo

8 marzo, insieme per cambiare il mondo

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Come ogni anno, l’appuntamento dell’8 marzo è l’occasione di allargare la riflessione sull’essere donna e sui femminismi. Quest’anno è anche la vigilia della proclamazione della Portavoce della nuova Conferenza delle Democratiche in calendario il 9 marzo. Di seguito le dichiarazioni della candidata unitaria, Roberta Mori .  “ Oltre qualsiasi tentativo di scivolare nelle retoriche abituali, l’anno trascorso è segnato da quella che è apparsa un’inevitabile presa di coscienza dello stato delle cose. Il femminicidio di Giulia Cecchettin e le parole di sua sorella Elena, e di suo padre sembrano aver suonato una sveglia.  La violenza contro le donne è la punta dell’iceberg di una società ancora impari e "fenomeno ignobile", come lo ha definito il Presidente Mattarella. Le piazze del 25 novembre sono state un’onda d’urto straordinaria che ha unito donne, uomini e generazioni nella richiesta di cambiamento. Libertà, autonomia e autodeterminazione: in queste parole che ci connetto

La destra volta e spalle agli agricoltori

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Fontana volta le spalle agli agricoltori, la destra lombarda boccia la nostra proposta sui sostegni al settore agroalimentare.  Visto il complicato momento per il comparto, dovuto agli effetti della crisi climatica, all'aumento dei costi di produzione, delle materie prime e all'inflazione, i nostri Consiglieri regionali Marco Carra e Matteo Piloni avevano presentato una mozione richiedendo di stanziare 30 milioni di euro per aiutare i produttori di latte e carne bovina.  Ma la destra ancora una volta decide di riempirsi la bocca di belle parole a sostegno delle manifestazioni delle scorse settimane, e allo stesso tempo di voltare le spalle agli agricoltori, bocciando la nostra proposta, e dicendo testualmente che Regione ha altre priorità.  Le imprese agricole hanno bisogno di risposte concrete per essere competitive in un mercato che continua a giocare al ribasso. Fontana si ricordi che c’è un urgente bisogno di misure serie e concrete, non di vuote dichiarazioni!

Uniti si vince

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“Mi sento fiduciosa perché c’è una coalizione che tiene insieme tutte le forze alternative alla destra con una bella candidatura che è quella di Luciano D’Amico, un competente, che dovunque è stato, all’azienda dei trasporti o all’università di Teramo, ha sempre messo insieme delle ‘fabbriche di futuro’. È quello che serve dopo questi 5 anni di malgoverno da parte di Marsilio e della destra”. Così Elly Schlein , intervistata dal Corriere della Sera , sulle prossime elezioni regionali in Abruzzo. Nel centrodestra, ha spiegato la segretaria dem,   “ fanno bene a essere preoccupati  perché hanno governato male.  Noi abbiamo scelto il candidato per competenza, non per appartenenza e nemmeno per obbedienza. Invece Marsilio è stato imposto da Giorgia Meloni. È un candidato che non è nemmeno abruzzese e che di certo non può governare per procura prendendo ordini dalla premier”.  Anche in vista dei prossimi appuntamenti elettorali, Schlein ribadisce l’importanza di unire le forze. “ Io continu