Batteremo Meloni

“Sono convinta che ai cittadini interessino le cose concrete, in grado di offrire risposte ai loro bisogni. Ed è su queste che riusciremo a costruire l’alternativa alle destre, in vista delle prossime scadenze elettorali”. Così in un’intervista a la Repubblica la Segretaria Elly Schlein. “Una coalizione – auspica – che si confronta e si unisce attorno a un progetto comune e a candidature credibili, diventando competitiva ovunque”. 

“Uniti ce la giochiamo, divisi no”., sottolinea Schlein. E a Calenda – che ha già detto che per lui il campo largo non esiste – la Segretaria replica: “A me le etichette non sono mai piaciute. Alla gente interessa se siamo in grado, o no, di offrire un’alternativa progressista alla destra. Abbiamo vinto in Sardegna, purtroppo perso in Abruzzo, ma non demordiamo: la strada è giusta”. Quindi c’è spazio per tutti, anche per il centro di Renzi, oltre che per Azione e +Europa? “Noi ci rivolgiamo a tutte le forze che si oppongono al Governo Meloni: è un fatto matematico, prima ancora che politico. Con la politica abbiamo dimostrato che si può stare insieme, adottando un metodo. Continuiamo così e ci saranno delle sorprese”. 

Schlein fa sapere di avere sentito Conte: “Abbiamo tanto su cui lavorare. L’ho detto e ripetuto: noi siamo testardamente unitari. È la linea sulla quale il PD ha raddoppiato i voti rispetto all’11% delle precedenti regionali abruzzesi, recuperando quasi 4 punti sulle politiche di un anno e mezzo fa”. 

In Abruzzo “siamo stati sconfitti. Ma qualche mese fa nessuno poteva immaginare che quella Regione, dove peraltro Meloni si è candidata, fosse contendibile. Certo non basta, ma la strada è tracciata. Dimostra che ci siamo giocati la partita, divisi non sarebbe accaduto. Il dibattito per una volta è che il centrosinistra ha perso perché ha preso meno voti, non perché si è spaccato. Ci indica la direzione, spronandoci a insistere”.  

A chi le fa notare che esiste però il rischio di vincere, ma non riuscire a governare a causa delle diversità di vedute. “Se ti sei messo d’accordo prima sulle priorità – replica Schlein – puoi governare e pure bene. L’avremmo fatto in Abruzzo se avessimo vinto, lo facciamo a Foggia, lo faremo in Sardegna. L’importante è la coerenza del messaggio: il seme sul quale far germogliare la coalizione di centrosinistra”. 

Alla domanda se il campo largo sia replicabile, oltre che in Basilicata e Piemonte, anche a livello nazionale, la Segretaria risponde: “Io penso che ogni tornata abbia una sua specificità. Dobbiamo puntare a una coalizione ampia e soprattutto coerente. Uniti ce la giochiamo, divisi no”.

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