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10 milioni di lavoratori senza contratto

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Oltre 10 milioni tra lavoratrici e lavoratori, nel settore pubblico e privato, sono in attesa dei rinnovi contrattuali scaduti o in scadenza. Il grido d’allarme arriva dai Sindacati e dalle associazioni delle varie categorie.  Il Governo, di fronte a tutto ciò, continua a rimanere sordo. Dopo aver bocciato la proposta di Salario Minimo, ecco un’altra prova del disinteresse della destra verso il mondo del lavoro che chiede soluzioni rapide.  Stipendi fermi, tra i più bassi d’Europa, portano ad un calo dei consumi e al conseguente rischio di recessione. Fuori dalla favola propagandistica c’è il paese reale che attende risposte. Cosa aspetti, Meloni?

Un presidio cittadino per la sanità pubblica

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Sui fondi per la sanità la destra non la racconta tutta.  L'incremento di risorse per la sanità lombarda servirà all'80% a coprire i rinnovi contrattuali del personale medico. Per quanto riguarda le liste d'attesa invece le risorse a disposizione andranno tutte ai privati. Considerando l'aumento dei costi di gestione e l’inflazione quindi il servizio sanitario lombardo al netto avrà quindi a disposizione meno risorse dello scorso anno per il proprio funzionamento, e questo rappresenta un danno sulla pelle di tutti i cittadini.  La destra, al Governo come in Regione, continua a smantellare la sanità pubblica. La spesa per la sanità in Italia è ampiamente sotto la media UE per spesa sanitaria rispetto al PIL e la situazione continua a peggiorare. Siamo preoccupati per le lombarde e i lombardi e per tutte le persone che, non potendo permettersi le cure, dovranno rinunciare a tutelare la propria salute.  Per questo ci troverete la mattina di sabato 17 febbraio, dalle 10:00

Per un cessate il fuoco immediato

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Bisogna fermare Netanyahu e l’attacco a Rafah per evitare un’ulteriore ecatombe oltre alla strage di civili che è già in corso da troppe settimane a Gaza. Serve un cessate il fuoco immediato, lo chiediamo da mesi.  Chiamerò Giorgia Meloni perché è necessario che il Governo si attivi. Non abbiamo visto fin qui un’iniziativa diplomatica e politica all’altezza della tradizione italiana e occorre che l’Italia invece faccia la sua parte per porre fine a questo massacro di civili e per riprendere un dialogo sulla soluzione politica dei due popoli due Stati.  La situazione è drammatica. La storia della piccola Hind Rajab è tremenda. È un orrore inimmaginabile di cui la storia ci chiede conto, ma già oggi, non domani.  Elly Schlein

Licenziata perché invalida

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Ad Agrate Brianza una lavoratrice con invalidità della STMicroelectronics, a causa dei problemi di salute, dopo 24 anni di servizio è stata prima trasferita, poi nuovamente spostata, fino a ricevere la lettera di licenziamento. Una decisione incomprensibile, che in alcun modo rispetta il diritto al lavoro di una persona fragile.  Condividiamo le parole di Silvia Roggiani, Segretaria regionale, e di Lorenzo Sala, Segretario del PD Monza Brianza: quanto accaduto ci lascia allibiti e per questo il partito ha presentato un'interrogazione al Ministero del Lavoro.  Chiediamo di fare il possibile affinché l'azienda provveda a ricollocare la dipendente: una persona già fragile che non merita un trattamento del genere dopo 24 anni di lavoro!

Il Giorno del Ricordo

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Con le parole del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, nel Giorno del Ricordo, onoriamo la memoria delle vittime della tragedia delle foibe e dell'esodo degli istriani, fiumani e dalmati dalle loro terre.

Il silenzio sui tagli alle disabilità

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Dalla notizia del taglio operato dal Governo Meloni e dalla Giunta Fontana ai fondi per i caregiver familiari che assistono le persone con disabilità gravissima, per le studentesse e gli studenti disabili e per le persone affette da disturbi dello spettro autistico, ci saremmo aspettati una presa di posizione da parte dell'amministrazione comunale. A fronte di questa scelta di fare cassa sulla pelle dei più deboli sarebbe stata normale una richiesta di rivedere una politica iniqua e indegna di un Paese civile. Purtroppo, per logiche aziendaliste e di bottega anche da chi si definisce "civico", è seguito invece un disarmato silenzio. Un'accettazione passiva. Noi non ci stiamo e porteremo presto questo tema in Consiglio Comunale. Noi continueremo a batterci per tutelare davvero le famiglie, soprattutto quelle con persone più fragili.

La destra ha abbandonato Ilaria Salis

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La destra ha abbandonato Ilaria Salis.  Le parole del padre sono inequivocabili: "Gli incontri con Tajani e Nordio sono stati sconfortanti. Ci hanno lasciati soli. Ilaria rischia di rimanere molto tempo in quella galera di Budapest, rivedremo quelle catene molte altre volte ancora".  La "patriota" Meloni e il suo Governo non stanno facendo nulla per tutelare la dignità e i diritti di una nostra connazionale. Per la premier è più importante l'accordo con Orbàn che salvare Ilaria dalle catene e dalla detenzione disumana.  Continuiamo a chiedere che venga rispettato lo stato di diritto e che Ilaria Salis torni in Italia.

Per il voto ai fuorisede

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Finalmente arriva un segnale forte dalla Lombardia per il diritto di voto ai fuorisede!  Il Consiglio regionale ha approvato all’unanimità la mozione per chiedere al Governo Meloni di non perdere più tempo e attivarsi per rendere possibile il voto a distanza a studenti e lavoratori fuori sede, già a partire dalle elezioni europee del prossimo 9 Giugno.  L’Italia è l’unico grande Paese europeo a non permettere il voto fuori sede, che riguarderebbe 4,9 milioni di persone, il 10% dell’elettorato. Ha ragione il Consigliere regionale Paolo Romano, primo firmatario della mozione: "siamo ancora in tempo, il Governo la smetta di accampare scuse e si attivi subito".  Questo Sabato, dalle 10.30, il PD lombardo si troverà davanti alla Prefettura di Milano, in Corso Monforte 31, in presidio per chiedere che il diritto di voto venga garantito a tutte e tutti.

Webinar: per la pace in Medio Oriente

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Sono ormai quattro mesi che nella striscia Gaza, dopo l’attacco terroristico di Hamas del 7 ottobre, si consuma una guerra dalle conseguenze umanitarie catastrofiche sulla popolazione civile palestinese e che rischia di allargarsi ad altri paesi della Regione, con conseguenze imprevedibili sull’intero scacchiere globale.  È per questo che il Partito Democratico ha promosso una discussione in Parlamento, depositando una mozione sul conflitto in Medio Oriente, per chiedere all’Italia e all’Europa un’iniziativa diplomatica forte, che fin qui è mancata, per un immediato cessate il fuoco umanitario a Gaza, la liberazione incondizionata di tutti gli ostaggi, la protezione dei civili e l’accesso illimitato agli aiuti e alle cure di cui la popolazione palestinese ha disperatamente bisogno.  L’Europa promuova una conferenza internazionale di pace e una missione ONU a Gaza che, coinvolgendo i paesi arabi, ponga fine al conflitto e rilanci la soluzione dei “due popoli, due Stati”, con il riconosc

Pietre d'Inciampo, perché spostarle?

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Sorprende la proposta del Sindaco Assi di spostare le Pietre d'Inciampo dall'attuale collocazione, il parco Miglio, al cortile del Comune per metterle "al riparo da eventuali vandalismi". Uno scrupolo curioso, visto che dalla prima posa delle pietre in città, nel 2020, vi è sempre stato un grande rispetto per queste e non si sono mai verificati tentativi di danneggiamento.  Lo spirito delle Pietre d'Inciampo è proprio stare in mezzo alla comunità, all'ingresso delle abitazioni delle vittime o in parchi pubblici, per tenere viva la memoria dei semplici passanti e della comunità. Spostarli a un luogo sì istituzionale, ma poco vissuto e attraversato dalla cittadinanza andrebbe contro lo spirito dell'iniziativa. Non solo: renderebbe nei fatti inutile il progetto di collocare a fianco di ogni pietra un leggio con schede di approfondimento, perché vi sarebbero assai pochi fruitori.  A chi danno fastidio le Pietre d'Inciampo al parco Miglio?

Presidio democratico a difesa della libertà di stampa

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La misura è colma: basta con Tele-Meloni, basta con gli attacchi del governo alla stampa.  Oggi, mercoledì 7 febbraio alle 18:30, saremo sotto la Rai in viale Mazzini a Roma per difendere l'indipendenza del servizio pubblico, la libertà di stampa e il diritto delle cittadine e dei cittadini a una corretta informazione.

Trenord, settanta treni soppressi al giorno

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Nel corso del 2023 sono state in media circa una settantina le soppressioni giornaliere delle corse di Trenord, su un totale di 2.246. Il 43% di queste è responsabilità diretta proprio della società che gestisce il trasporto ferroviario regionale: un disastro che denunciamo da tempo e che viene confermato dalla stessa Trenord.  L’Assessore regionale Lucente però finge di non vedere il problema tanto che, dopo aver dato la sufficienza al servizio, ha pure affermato che “Trenord migliora”. Certo, per sua stessa ammissione il 2023 si è chiuso con dei problemi e la comunicazione ai pendolari quando ci sono ritardi e soppressioni è inesistente.  A questo punto, quindi, ci chiediamo in cosa consista questo miglioramento.  Quel che è certo è che la destra continua a nascondersi e fuggire dalle proprie responsabilità, mentre il 52% della rete è a binario unico, obsoleta. Ed è vero che i lavori di potenziamento possono portare disagi, ma i mezzi sostitutivi devono essere all'altezza per gar

Una barbarie inaccettabile

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Il Ministro Nordio dica se è vera la notizia che un bambino di un mese sia in carcere con la mamma. Mi auguro davvero non sia così. Diversamente chiedo al Ministro di intervenire immediatamente perché la mamma e il bambino escano dal carcere.  Questa condizione sarebbe determinata dalle illiberali e indegne norme del cosiddetto ‘pacchetto sicurezza’, volute dal Ministro e dalla Presidente del Consiglio Meloni, che tuttavia non sono ancora in vigore. Se il ministro Nordio conferma la notizia, spieghi anche come sia potuto accadere.  Debora Serracchiani , Responsabile giustizia nella Segreteria nazionale

Per Ilaria Salis libera

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Anche Brugherio presente, per Ilaria Salis libera.