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Elezioni provinciali, un risultato frutto dell'impegno

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Concluse le operazioni di scrutinio, l’Ufficio elettorale provinciale ha proclamato il nuovo Consiglio Provinciale.  Con 767 votanti  su 872 amministratori  tra Sindaci e Consiglieri Comunali, pari all’ 87,86% del totale, il voto ha stabilito l'importantissima riconferma della lista Brianza Rete Comune che con l'elezione di otto Consiglieri Provinciali mantiene la metà dei seggi del Consiglio Provinciale. Sono stati confermati il Capogruppo Vincenzo Di Paolo, responsabile enti locali per il PD di Monza e Brianza, Concettina Monguzzi,  Sindaca di Lissone,  e  Alberto Rossi,  Sindaco di Seregno. I neoeletti  sono   Simone Sironi,  Sindaco di Agrate,  Pietro Cicardi,  Sindaco di Triuggio, e i Consiglieri Comunali Egidio Riva, Giorgio Garofalo e Francesco Facciuto.  Un risultato frutto dell'impegno degli amministratori progressisti che consente di portare avanti quel  comune   progetto di costruzione di una Brianza migliore. 

Letta e Zingaretti con i ragazzi a Casal Bertone

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Allo   spazio Monk, zona Pietralata, a Roma , arrivano cinquecento ragazzi e ragazze. Associazioni, collettivi, comitati, movimenti. Li ha chiamati   Nicola Zingaretti . La “sua”   Agorà sul Next Generation EU   ha come special guest  Enrico Letta . Davanti a loro fa la sua “prima”  Cecilia D’Elia , la candidata femminista alle suppletive del Collegio Roma 1.  Daniela Preziosi, in un  articolo su Editorialedomani.it , racconta l’Agorà ‘Next Generation Eu: What’s Next?’.  “Ho letto sui giornali una cosa che mi ha fatto sorridere. C’era scritto che Zingaretti e Letta non litigano. È diventata una notizia che ci siano dirigenti che tirano la barca dalla stessa parte”. Nicola Zingaretti si leva qualche sasso dalla scarpa. In realtà sono macigni. Ed è già un notizione, in effetti: che un ex Segretario del PD (peraltro andato via sbattendo la porta e “vergognandosi” del suo partito) esibisca empatia con il nuovo segretario. Non era successo mai nel PD dei nove segretari bruciati in quattordi

Una casa della comunità al centro Kennedy

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Regione Lombardia ha accolto la richiesta dell'amministrazione comunale di avere anche a Brugherio una casa della comunità negli spazi del centro Kennedy, ritenuti i più idonei per localizzazione, accessibilità di parcheggi, raggiungibilità con il trasporto pubblico e possibilità di rilanciare con servizi socio - sanitari una struttura che purtroppo fatica dal punto di vista commerciale.  Imposte a Regione dal Ministero della Salute a seguito della revisione della sanità lombarda, le case della comunità saranno luoghi che consentiranno ai cittadini non solo di avere accesso a cure primarie e servizi servizi socio-assistenziali, ma anche di creare luoghi di relazione e attenzione a tutte le necessità di vita della persona e della comunità, attraverso il raccordo con i servizi sociali comunali e altre realtà del territorio che si occupano della cura delle persone.  L'ufficializzazione della richiesta è un primo passo importante: l'amministrazione sta già lavorando con ATS e A

La Giornata per i diritti dei migranti

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Oggi per la Giornata internazionale dei migranti leggeremo tante belle parole.  Ma le parole non bastano più davanti a quel che sta succedendo in Europa e ai nostri confini. Serve la volontà politica di affrontare il fenomeno migratorio, in maniera lungimirante, ponendo al centro i diritti delle persone.  Al Parlamento Europeo continuo a lavorare per una gestione della migrazione e dell’asilo basata sui diritti e sulla solidarietà, impegnandomi ad andare a verificare la situazione sul campo come ho fatto in questi mesi in Bosnia, Grecia e Polonia.  Pietro Bartolo , Vicepresidente della Commissione Europea per le libertà civili, la giustizia e gli affari interni 

Brianza Rete Comune, la nostra proposta

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Domani, sabato 18 dicembre, tutti i Consiglieri Comunali e i Sindaci dei Comuni della Provincia di Monza e Brianza sono chiamati al voto per il rinnovo del Consiglio Provinciale.  Il Partito Democratico Brugherio, con il voto dei suoi Consiglieri, sosterrà la lista Brianza Rete Comune, una realtà esistente da anni che riunisce tutti gli amministratori progressisti del territorio: esponenti del PD, di altri partiti del "campo largo" e del mondo sinceramente civico uniti nella comune costruzione di una provincia impegnata nella ripartenza della Brianza, in un'alternativa al governo delle destre.  Da qui il nome "rete comune", un metodo di lavoro e di dialogo sui diversi temi da portare avanti: le opportunità del PNRR, una nuova visione di territorio legata al valore dell'ambiente, l'attenzione ai servizi pubblici locali come la sanità, i trasporti e la formazione, per una provincia solidale e schierata per i diritti.  Un progetto che il PD Brugherio soster

Gli scioperi non fanno "ridere"

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No, gli scioperi non fanno ridere. Sono lo strumento più importante a disposizione dei lavoratori per affermare il proprio punto di vista e i propri diritti, e con il quale manifestano un malessere rispetto ad alcuni elementi della manovra.  Trovo vergognosa questa narrazione di destra che sbeffeggia i lavoratori e sminuisce le loro istanze con dichiarazioni come quelle di Tajani e Salvini. Loro, e i loro giornali di riferimento, sono distanti anni luce dalla realtà: con picchi dell'80% in alcuni settori, come quello dei metalmeccanici, lo sciopero di ieri ha dimostrato che le risposte del Governo alla crisi economica non sono considerate sufficienti per una parte del Paese.  In questa fase delicatissima servono innanzitutto più ascolto e più confronto: questo è il vero messaggio che dobbiamo cogliere dalla giornata di ieri.  Brando Benifei , Capodelegazione PD al Parlamento Europeo

L'impennata della povertà in Lombardia

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Ieri è iniziata la discussione sul bilancio regionale dei prossimi tre anni, e la Giunta Fontana non ha una visione che proponga alcuna soluzione per i grandi problemi economici e sociali che sta vivendo la nostra Lombardia. Non c’è strategia, non c’è nessuna ricetta.  Negli ultimi 15 anni la povertà assoluta nella nostra regione ha conosciuto una vera e propria impennata, oggi 1 persona ogni 14 vive sotto la soglia di povertà, un dato che spaventa e che, secondo le statistiche, colpisce con più forza le donne e i giovani con forti ripercussioni sulla natalità che già prima della pandemia era crollata del 25%.  Questi dati sono un campanello di allarme che il centrodestra ha deciso di ignorare per troppo tempo e per i quali una soluzione non può più aspettare. La Lombardia è in declino e la situazione è destinata a peggiorare a causa della pandemia, serve un’inversione di rotta, un piano serio ed efficace che Fontana e la Lega non sono in grado di mettere in campo. 

Serve una legge contro le delocalizzazioni

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Di fronte ai brutali e improvvisi licenziamenti la solidarietà della politica non basta.  Dopo la Whirlpool a Napoli, la Gkn a Firenze, la Saga Coffee a Bologna, ora tocca ai lavoratori della Caterpillar di Jesi: 270 i dipendenti per i quali è in arrivo il licenziamento, nonostante ricavi e profitti in crescita.  Un durissimo colpo per le famiglie e l’intera città.  Per contrastare le delocalizzazioni, il PD propone da tempo un decreto d’urgenza del Governo. Il testo Orlando-Todde è un punto di partenza: ribadisce la responsabilità sociale delle grandi imprese, a tutela dei lavoratori e della capacità produttiva.  Ma serve di più e subito. Dobbiamo mettere al sicuro le persone, prima che le aziende chiudano per spostare altrove le produzioni. 

L'allarmante declino della Lombardia

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La Lombardia è in forte declino e la maggioranza di centrodestra sta ignorando da tempo tutti i segnali.  Dall’inizio degli anni 2000 al 2019 la nostra regione è passata dal 14esimo al 36esimo posto fra le aree europee in termini di reddito pro capite, un declino evidente e allarmante a cui si affianca il crollo di 12 punti di PIL regionale pro capite in solo tredici anni.  I dati sono chiari nel descrivere un panorama allarmante, e le stime sono destinate a peggiorare dopo l’avvento della crisi pandemica, che è sia sanitaria che economica.  Oggi inizia la discussione del bilancio regionale per i prossimi tre anni e nel documento della Giunta Fontana non c'è nessuna consapevolezza e nessuna strategia per uscire, in modo sostenibile, da questa situazione.  La Lombardia ha bisogno ora di un’inversione di rotta che Fontana e la Lega non sono in grado di intraprendere. 

Smart working, accordo per il settore privato

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Durante l’emergenza pandemica lo smart working è cresciuto molto, ma continuerà a essere considerato uno strumento fondamentale nella quotidianità post-Covid.  Per questo, con i sindacati e le associazioni di categoria, il PD ha raggiunto un’intesa sulle linee guida per la sua attuazione nel settore privato.  Grazie anche all’impegno del Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Andrea Orlando , sono stati definiti alcuni punti saldi tra cui il diritto alla disconnessione e dunque al riposo dei lavoratori, alla sicurezza, a vedere riconosciuti alcuni trattamenti dati per scontati con il lavoro ordinario.  Il Protocollo frutto dell’accordo con tutte le forze sindacali e imprenditoriali aiuterà a garantire lo sviluppo di nuovi modelli di organizzazione del lavoro, il benessere dei lavoratori e un migliore equilibrio di genere negli ambienti lavorativi.  Solo così lo smart working potrà essere percepito, da lavoratori e datori di lavoro, come risposta al passo con l’evoluzione del mo

Pedemontana, un confronto fra Provincia e Sindaci

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Siamo contenti che finalmente il Presidente della Provincia di Monza e Brianza abbia annunciato un confronto con i Sindaci per parlare di questa infrastruttura. Come PD lo abbiamo chiesto più volte fino ad ora senza essere ascoltati, e nello stesso programma di Brianza Rete Comune è stato inserito che vogliamo che Provincia eserciti davvero il ruolo di coordinamento territoriale rispetto a un'opera che stravolgerà il nostro territorio e che il centrodestra si ostina a non voler discutere.  Ribadiamo anche che l'attuale progetto, un'autostrada di tre corsie per senso di marcia che passa sulle poche aree verdi rimaste in una zona densamente costruita, non è sostenibile. Vogliamo soluzioni di infrastrutture e mobilità che guardino al futuro e che non ripetano gli errori del passato.  Per questo occorre coinvolgere gli Amministratori e interloquire con gli Enti coinvolti affinché ai problemi di mobilità della nostra provincia e della nostra regione si dia una risposta diversa,

Per la promozione della libertà femminile

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Il 16 gennaio si voterà per le elezioni suppletive nel collegio di Roma 1.  La candidata per il PD sarà  Cecilia D'Elia , Responsabile delle Politiche per la Parità della Segreteria PD e Portavoce della  Conferenza Nazionale Donne Democratiche .  Una donna da sempre impegnata nella promozione della libertà femminile, la parità e l’uguaglianza di genere, la battaglia contro la violenza sulle donne. Passione, competenza ed esperienza a servizio di tutte e tutti.  In bocca al lupo, Cecilia! 

2021, il bilancio di un anno politico

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Ieri mattina, nell'ultima Assemblea di Circolo del 2021, abbiamo tirato le somme di questo lungo anno politico e provato a fare un bilancio. A partire dalla relazione conclusiva per il 2021 presentata dal Segretario di Circolo, Damiano Chirico, e dal dibattito fra gli iscritti che ne è seguito, sono emersi diversi dati sull'attività del nostro partito.  Al di là delle analisi sulla situazione generale, il PD Brugherio può rivendicare diversi elementi: per prima cosa  l'aver proseguito il proprio contributo, leale e trasparente, nel garantire una guida politica stabile alla nostra città in questi anni di emergenza e di incertezze, sostenendo  e mettendo in sicurezza la città di fronte alla più grande emergenza sanitaria che il nostro Paese abbia mai conosciuto dal secondo dopoguerra.  Il PD Brugherio è anche la prima forza per numero di proposte approvate in Consiglio Comunale, proposte che avevano al centro temi nazionali e locali come diritti umani, ambiente, salute e pari

Sui diritti umani non possiamo arretrare

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La Commissione Europea non può cedere alle pressioni dei governi di Polonia, Lituania e Lettonia, mentre migliaia di persone soffrono ai confini, in una situazione che sarebbe assolutamente gestibile con umanità e rispetto delle regole. Non si può rendere più difficile esercitare il diritto d’asilo e agevolare i rimpatri dei più vulnerabili, così l’Europa perde sé stessa.  Va ripristinato il rispetto dello Stato di Diritto specie per i più deboli e va fatto venire meno il clima di terrore diffuso nei confronti di migranti e cooperanti.  Brando Benifei , Capodelegazione PD al Parlamento Europeo