Letta e Zingaretti con i ragazzi a Casal Bertone

Allo spazio Monk, zona Pietralata, a Roma, arrivano cinquecento ragazzi e ragazze. Associazioni, collettivi, comitati, movimenti. Li ha chiamati Nicola Zingaretti. La “sua” Agorà sul Next Generation EU ha come special guest Enrico Letta. Davanti a loro fa la sua “prima” Cecilia D’Elia, la candidata femminista alle suppletive del Collegio Roma 1. 

Daniela Preziosi, in un articolo su Editorialedomani.it, racconta l’Agorà ‘Next Generation Eu: What’s Next?’. 

“Ho letto sui giornali una cosa che mi ha fatto sorridere. C’era scritto che Zingaretti e Letta non litigano. È diventata una notizia che ci siano dirigenti che tirano la barca dalla stessa parte”. Nicola Zingaretti si leva qualche sasso dalla scarpa. In realtà sono macigni. Ed è già un notizione, in effetti: che un ex Segretario del PD (peraltro andato via sbattendo la porta e “vergognandosi” del suo partito) esibisca empatia con il nuovo segretario. Non era successo mai nel PD dei nove segretari bruciati in quattordici anni. 

Si uniscono i puntini e diventa chiaro l’asse fra “Nicola” ed “Enrico”, l’intesa e la collaborazione fra i due.  Il Segretario non intende “rottamare” niente dell’esperienza precedente. Anzi. 

“Non vorrei mai che una nuova generazione di ragazzi possa pensare che sia normale una politica fatta di sgambetti e pugnalate. C’è un’altra politica fatta di grandissima solidarietà anche da chi viene da percorsi diversi”, dice Zingaretti. 

“Dobbiamo mettere i giovani nel motore del nostro Paese e non con la retorica ma con atti concreti: il primo salario deve essere un salario decente. Il 2022 deve essere l’anno dell’eliminazione dei tirocini gratuiti. Deve finire questa storia. Io non voglio eliminare gli stage, ma gli stage fanno parte del percorso formativo e non di quella lavorativo.” 

Letta cerca di svecchiare il partito e di aprirlo alle nuove generazioni: “Prendete in mano questo partito. Non aspettate il capobastone che vi candidi in Parlamento. Io vi chiedo di scommettere in questo percorso.” 

Ma c’è un tema speciale su cui l’ex Segretario e il Segretario duettano con particolare sintonia ed è quello delle alleanze. Zingaretti è stato il Segretario del PD che ha portato il partito in alleanza con i Cinque stelle, e anche al governo con loro (anche se lui era il meno propenso al governo, nell’estate del 2019), e che dopo la stagione dell’isolamento renziano ha riaperto i ponti con la sinistra e con l’idea di un’alleanza. 

“Unire le differenze è già un contenuto politico alternativo alle destre”, dice Zingaretti. “L’idea del campo largo deve essere concepita non come fatto di sigle bensì soprattutto come fatto di culture politiche. Ma è quello che lui non è riuscito a fare. Nella grande sala del Monk l’ex Segretario ha rimesso insieme – almeno idealmente – la sua “Piazza grande”, il movimento interno, ma soprattutto esterno al partito, che nel marzo 2019 lo aveva accompagnato alla vittoria delle primarie. Quel movimento, poi, lo stesso Zingaretti lo aveva di fatto “congelato” una volta insediatosi alla segreteria del partito – non ha neanche permesso che nascesse una corrente con quel nome –  decidendo invece di governare in accordo con le vecchie e famose ‘correnti’. 

Piazza Grande era più spostato a sinistra delle agorà di Letta, ma la filosofia è la stessa. E anche l’idea di alleanze. Non è un caso che Letta ci arriva con naturalezza: “Le agorà ci rendono cittadini e protagonisti, allo stesso livello, in una grande piazza”, appunto, “e partecipando si può contribuire ad elaborare progetti e idee allo stesso livello di un segretario di un partito. Se la proposta è quella giusta sarà supportata. E in primavera daremo seguito alle cento con più consenso e almeno la metà le porteremo avanti.” 

“Il tema di questa sera è una nostra conquista, ma attenzione a caricare Next Generation di troppe aspettative. Quale è l’Italia a cui noi puntiamo? Siamo sicuri che la Green economy produrrà maggiore giustizia sociale? Io penso di sì, ma credo che noi dovremo essere quella parte d’Italia che indica e costruisce un approdo per questo Paese. Il Pnrr e questa massa di investimenti enormi a quale Italia puntano? L’idea di riscatto del Paese deve avere un’anima”, sottolinea Zingaretti. 

“Io credo che la persone che ci riconoscono come quelli che sono stati più credibili nella lotta al Covid, devono dire che noi siamo quelli che credono nell’art. 3 della Costituzione. Chi lo presidia quell’articolo? Noi dobbiamo puntare a un Paese in cui quell’articolo sia percepito come vero: ridurre le disuguaglianze tra chi ha e chi non ha. Io non ho mai visto tanti soldi come quelli che stanno arrivando. Arriva una massa finanziaria e queste Agorà sono utili anche perché questo non deve essere un tema di pochi ma di tanti.” 

“Le Agorà sono una forma assolutamente inedita di partecipazione. Nascono anche “per unire le differenze.” 

Il Segretario PD Enrico Letta ha parlato di ambiente e sostenibilità: “La questione della transizione ecologica non è un pranzo di gala, perché se si mettono in contrapposizione l’arrivare a fine mese e l’evitare la fine del mondo, la partita è persa in partenza. Vanno tenute insieme sostenibilità ecologica e giustizia sociale.” 

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