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Ciao Piero

Giovedì 4 giugno, a metà pomeriggio, ci ha lasciato Piero Lamperti, un caro compagno e per molti di noi anche un caro amico. Vogliamo anzitutto esprimere il nostro cordoglio e vicinanza alla moglie Luciana, alla figlia Silvia, alla sorella Luisa ed agli altri familiari. Di famiglia antifascista, Piero era cresciuto nell'impegno sindacale in Pirelli, impegnato come delegato, negli anni delle grandi lotte sindacali ed in quelli difficili dellla lotta al terrorismo. Carattere riservato ma determinato, visse nella nostra città la passione politica prima nel PSIUP e poi nel PCI, impegnato attivamente nell'ANPI. Quanti di noi, ora militanti e simpatizzanti del PD, che lo hanno conosciuto ricordano il caro compagno ed amico di tanti anni, di cui ci mancherà il ragionamento breve e pacato e lo sguardo sereno.

Non è un paese per bici

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Il "decreto rilancio" ha previsto tra le altre misure il "buono mobilità". Si tratta di un contributo, pari al 60 per cento della spesa sostenuta e non superiore a 500 euro per l’acquisto di biciclette, anche a pedalata assistita, nonché veicoli per la mobilità personale a propulsione prevalentemente elettrica. Il "decreto rilancio" lo destina infatti ai maggiorenni che hanno la residenza nei capoluoghi di Regione, nei capoluoghi di Provincia, in tutti i Comuni con popolazione superiore a 50.000 abitanti e nei comuni delle Città metropolitane di qualunque dimensione demografica. I 35.000 abitanti di Brugherio non possono quindi richiedere il buono mobilità, perché la nostra città è inserita nella Provincia di Monza e Brianza. Resta del rammarico, nell'attesa di ulteriori misure che sopperiscano a questo gap.

Pulizie di primavera

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Lo Stato fa lo Stato e la legge viene applicata grazie alla Questura di Roma e alla Procura di Roma. Al termine di un' indagine condotta dalla Digos, la Procura della Repubblica capitolina ha chiesto ed ottenuto dal gip il sequestro preventivo, con riferimento al reato di occupazione abusiva, dell'immobile in via Napoleone III, storica sede del movimento CasaPound. Tra gli indagati alcuni dei vertici del movimento di estrema destra, tra cui Gianluca Iannone, Andrea Antonini e Simone Di Stefano: per loro l'ipotesi di reato è quella di associazione a delinquere finalizzata all'istigazione all'odio razziale e occupazione abusiva di immobile. Una pulizia primaverile che parte dagli immobili, ma che dovremo portare avanti, soprattutto, nella società.

Unita, libera, democratica

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La storia della nostra Repubblica, figlia della Resistenza, è la storia di una nazione che ha saputo risollevarsi dall'occupazione nazifascista e ha voluto ricostruirsi migliore di come era. Forti di questo spirito, affrontiamo il futuro come comunità democratica. Buona festa della Repubblica!

Un piano per la rinascita

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"Il pericolo per le democrazie viene dall'aumento delle disuguaglianze che rendono sole milioni di persone. Quello lanciato dal Governatore della Banca d’Italia Visco è l’ennesimo allarme che conferma un grave pericolo. La solitudine di chi fa impresa, di chi lavora, di chi è malato e di chi studia o degli anziani. Delle donne che rischiano di pagare piu’ di tutte la crisi. Tutto torna incerto. Perché la disuguaglianza non è solo nel reddito ma si determina in una difficoltà di accesso a servizi e opportunità per tutti. A questa condizione si deve rispondere in tre modi: 1) Emergenza. Fare di tutto per essere presenti e vicini a una condizione di difficoltà che mai nel dopoguerra si era presentata in queste forme e dimensioni. Parliamo di persone che rischiano di avvicinarsi o sprofondare nella povertà o di imprese anche competitive che sono state travolte dagli eventi di mercato generati dal coronavirus. Da questo punto di vista molto è stato fatto, concretizzare e far arriva

Un discorso che ha segnato la storia

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"Il 30 maggio del 1924 il deputato socialista Giacomo Matteotti denunciava in Parlamento le violenze dei fascisti e i brogli durante le elezioni di aprile. Un discorso che ha segnato la storia. Squarciò poi il velo sulla corruzione del regime. Pagò con la vita questo coraggio. La sua voce forte e libera risuona ancora. Per noi." Deputati PD

A fianco delle amministrazioni locali

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Il governo ha disposto il pagamento ai Comuni della prima parte, pari a 900 milioni, del contributo straordinario di 3 miliardi previsto dal Decreto Rilancio. Alle province e alle città metropolitane sono stati trasferiti 150 milioni come anticipo del contributo di 500 milioni. Ai Comuni delle cinque province più colpite dalla pandemia - Bergamo, Brescia, Cremona, Lodi e Piacenza - sono state accreditate ulteriori risorse per 200 milioni. Le amministrazioni locali stanno svolgendo un ruolo essenziale a sostegno delle proprie comunità: questo dovrà essere solo il primo passo per  rispettare l’impegno di stare al loro fianco e sostenerle.

Il Recovery Plan per tornare a crescere

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“Credo che alla fine tutti capiremo che la proposta della Commissione non mira a salvare questo o quel Paese e che il rischio riguarda l’intero mercato unico. Tutti potrebbero perderne i benefici, noi come i Paesi cosiddetti frugali. L’impianto proposto dalla Commissione, con piani di ripresa e riforme di competitività, serve gli interessi dell’intero continente”. Lo afferma il ministro per gli Affari Europei, Enzo Amendola , in un’intervista al Corriere della Sera. “Il recovery fund si finanzia con titoli di debito emessi sul mercato, merito anche della caparbietà di Paolo Gentiloni a Bruxelles – spiega il ministro -. Quindi non ci sarà un aumento dei contributi nazionali ma avanzeremo, finalmente, nella direzione di creare e utilizzare risorse proprie dell’Unione europea. Avremo forme di tassazione europea legate a obiettivi come l’ambiente e il digitale. In altri termini, si profila una nuova sovranità europea” È possibile usare il Recovery Plan per un taglio delle tasse? “Due mesi

Una nuova Europa

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La Commissione Europea risponde, unitariamente, con una proposta, che il Consiglio Europeo dovrà accettare, come mai prima nella storia, come dimensione e come tipologia degli aiuti per i Paesi membri colpiti dalla crisi Covid19 La quantità di denaro che arriverebbe all’Italia, sia sotto forma di contributi a fondo perduto, sia come prestiti a lunga durata, nell’ordine complessivo di circa 171 mld di Euro, di cui 81 come contributi e 90 come prestiti, secondo quanto anticipato dalla stampa, sarebbe il risultato migliore per la battaglia portata avanti anche dall’Italia in questi mesi

La lettera dei sindaci a Conte

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La situazione, dice il presidente dell’Anci, Antonio Decaro, rischia di “diventare catastrofica”. I Comuni hanno sospeso la riscossione delle tasse locali e dal Governo non sono arrivati i fondi. Rischia di fermarsi tutto. Ecco perché i trenta sindaci delle città metropolitane hanno scritto al presidente Conte per chiedere “una manovra di aggiustamento, urgente e indifferibile, salteranno i servizi essenziali di tutte le Città italiane. Il rischio potrebbe essere un drammatico lockdown delle attività che, quotidianamente, i Comuni svolgono in  ogni angolo del nostro Paese per i loro cittadini. Se di ciò non si prende piena e profonda consapevolezza, a farne le spese saranno le Città d’Italia e cioè l’Italia stessa”. La lettera ha un peso politico importante perché trasversale e porta la firma di tutti i più importanti sindaci italiani. “Eravamo certi – scrivono - che, proprio in una fase come questa, sarebbe stato il Governo a chiedere il fondamentale apporto dei sindaci per centrare l

Un piano che cambi l’Europa

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“Se il Recovery Plan non sarà all’altezza delle ambizioni, il Parlamento non lo sosterrà ” . Lo afferma il presidente del Parlamento europeo David Sassoli in una intervista a La Stampa, nel giorno in cui Von der Leyen presenterà il piano. “Siamo autorità di bilancio – assicura – e abbiamo l’ultima parola: tutto il percorso deve essere convincente” e “indicare risposte ambiziose per il piano di ricostruzione e per l’orizzonte europeo dei prossimi 10 anni. A partire dall’attribuzione di maggiori competenze all’Ue” come “quelle sanitarie, ad esempio, così da non farci cogliere impreparati dalle pandemie”. “Poi c’è necessità di proseguire il lavoro sulla difesa comune. Serve una politica europea sull’immigrazione e mi ha fatto piacere sentire che la cancelliera Merkel auspichi una riflessione su una fiscalità fondata su standard comuni”. Secondo Sassoli il Recovery Plan “sarà ambizioso anche oltre le aspettative. E auspico che i governi cosiddetti ‘frugali’ si comportino in modo responsabi

Parte Brumosa

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Questa settimana, come anticipato in un precedente post, sono finalmente cominciati i lavori di Brumosa, la pista ciclabile che collegherà Brugherio a Monza in totale sicurezza È la conferma che le priorità delle amministrazioni pubbliche e la sensibilità dei cittadini sul tema della sostenibilità ambientale stanno cambiando, aumentando gli sforzi per lo sviluppo di una mobilità alternativa

Le risorse che ci aiuteranno a ripartire sono targate Ue

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“I fondi che si stanno negoziando in Europa non vengano distribuiti dai singoli Stati: sia direttamente Bruxelles a metterli nelle tasche di cittadini e imprese”. Lo ha dichiarato l’ex premier Enrico Letta in una intervista a La Stampa, sottolineando che “c’è uno scarto impressionante tra quello che sta facendo l’Europa e la percezione dei cittadini”, mentre “la gente deve percepire che le risorse che ci aiuteranno a ripartire sono targate Ue”. Ma c’è il rischio che, se sono gli Stati nazionali a distribuire i fondi Ue, “l’Europa ne abbia un danno di immagine” e “i politici nazionali si intesteranno i meriti e faranno il solito gioco di individuare nell’Europa il capro espiatorio”. Rispetto alle difficolta di creare un meccanismo per cui Bruxelles possa erogare fondi direttamente, Letta ammette che “non è facile ma si può fare. Ci vuole uno sforzo della burocrazia europea, che non è peggio di quella italiana. Bisogna costruire un meccanismo per la gestione dei fondi come fu l’Erasmus p

Garantire a tutti l'accesso ai test

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"Per i test sierologici la Lombardia ha deciso di aprire ai privati e va bene, ma ha liberalizzato eccessivamente. Test di ogni genere e senza prezzi di riferimento. Si trovano ormai test da 25 a 95 euro. Cresce l’accuratezza del test, crescono i prezzi. Una giungla che discrimina chi ha redditi più bassi. Per una regione già duramente colpita oltre al danno la beffa. Non voglio fare polemica con Fontana ma, oggi al Senato, ho chiesto al Governo di adottare la proposta di    Nicola Zingaretti  di garantire a tutti l'accesso ai test, inserendoli nei livelli essenziali di assistenza. Meno confusione, test più accurati e un aiuto concreto ai cittadini meno abbienti." Alessandro Alfieri