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L'Italia arranca. E continuano a far credere di poter abbassare le tasse

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Un'industria schiacciata tra recessione violenta e ripresa ancora lenta, con la produzione calata del 17% in tre anni. Un sistema che perde quota nella classifica dei Paesi produttori e che mostra un`attività manifatturiera meno redditizia. Il rapporto sugli scenari industriali del Centro studi di Confindustria , mette in evidenza le posizioni perdute dall'Italia : mentre i Paesi emergenti asiatici (India e Corea del Sud) risalgono la classifica e ci superano,  l'Italia scende dal quinto al settimo posto nel mondo , mentre resta seconda in Europa dietro la Germania. Sempre a proposito di crisi e di economia, Silvio Berlusconi ha firmato un impegno a Bruxelles per ridurre il deficit pubblico e anzi azzerarlo entro il 2014. Nella carte del governo, presentate in Parlamento e votate da deputati e senatori, è scritta nero su bianco la dimensione della manovra da approvare per ottenere questo risultato . Ma il presidente del Consiglio continua a prendere in giro gli ital

Più tasse per tutti?

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Giulio Tremonti e Silvio Berlusconi (Afp) La recente delibera del Consiglio dei Ministri che aumenta le accise sulla benzin a è l’occasione per ragionare sulla politica fiscale del Governo . Negli anni più duri della crisi, il 2008 e il 2009, la pressione fiscale è rimasta stabile , attorno al 43 per cento. In Francia, nello stesso periodo, è passata dal 43,5% a 41,9%. Nel Regno Unito, dal 36,2% al 34,3%, e negli Stati Uniti, dal 27,9% al 24%. Solo in Germania è salita dal 36 al 37%. Cosa ci aspetta per il futuro? Secondo l'inkiesta , non dobbiamo aspettarci molto . L'aumento della benzina non è stato infatti l'unico di questo Governo; altri aumenti sparsi delle imposte si erano visti anche negli anni passati, a volte mascherati a volte meno...

Famiglie, tasse, redditi, sviluppo: le proposte del PD

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Mentre il governo va in panne sulla Libia, e mentre avvocati e parlamentari del Pdl si occupano solo di trovare soluzioni per i guai giudiziari del premier, il Partito Democratico ha organizzato gli stati generali dell’economia, presentando a imprenditori e sindacati il piano per l'economia, come  contributo del  PD al Programma di riforme che il governo dovrà presentare in aprile alla Commissione europea. L'analisi del PD muove su due piani: europeo e interno. Un piano europeo di investimenti per l'occupazione, l'ambiente e l'innovazione ed un piano interno , per una strategia di crescita sostenibile. In sintesi: 1) famiglia : introduzione di un bonus di 3.000 euro all'anno per ogni figlio; 2) "mezzogiorno":  rilanciare con strumenti specifici le aree più deboli del Paese (esempio: liberalizzazione della distribuzione dei farmaci, abrogazione del tacito rinnovo del contratto RC auto); 3) scuola: piano straordinario per l'edilizia scol

Tasse e servizi: le proposte del PD

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Una delle obiezioni più ricorrenti che si fanno ai partiti all'opposizione è quella di non fare proposte, di dire sempre NO, di parlare sempre male di Berlusconi e basta. Anche il PD, a qualunque livello, vive "circondato" da questa impressione, che però non corrisponde alla realtà. Spesso le proposte ci sono, ma non sono raccontate dai giornali o dalla TV . Ecco due esempi recenti : sapete che da due giorni gli amministratori del PD sono riuniti a Milano , per elaborare proposte per il Paese su federalismo, pubblica amministrazione, buone pratiche per i bilanci comunali? E sapete che a dicembre il Parlamento ha approvato una proposta del PD che impegna il Governo ad una riforma del fisco rivolta agli italiani, per dare di più a chi paga le tasse, lavora e investe, e togliere a chi le tasse non le paga? Ecco le misure che il PD propone:

Federalismo comunale: cosa sta succedendo

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Abbiamo già scritto più volte, su questo blog, che il nostro interesse ad approfondire il tema del federalismo è concreto , perchè legato anche a valutare cosa cambierà nella vita quotidiana dei cittadini per effetto delle leggi attualmente in discussione. Questa è, del resto, una preoccupazione di tutti i sindaci . Di destra e di sinistra, del Nord, come del Centro e del Sud: dopo gli ultimi tagli ai trasferimenti verso gli enti locali, si preparano misure lacrime e sangue per i cittadini . Perché alla riduzione della spesa centrale non ha ancora fatto seguito la maggiore libertà di movimento per le amministrazioni comunali. Ieri e oggi il Corriere ha dedicato a questo tema due interessanti approfondimenti. Anche l'Espresso si è soffermato ad analizzare il possibile aumento delle tasse sulla casa .

Il Decreto Milletasse

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Ieri è passato al Senato, grazie ai voti della Lega il “milleproroghe”, una specie di finanziaria omnibus, che comprende anche decine di balzelli per i cittadini, norme fatte a posta per gli amici, grandi sconti fiscali per banche, assicurazioni, fondi di investimenti. Stefano Fassina, responsabile Pd per l’Economia, ha soprannominato questo provvedimento il “milletasse”, soprattutto se visto insieme al decreto sul federalismo municipale che la Lega vuole riportare alle Camere (dove si prevedono nell’ordine: imposta di soggiorno, imposta di scopo, aumento della addizionale Irpef, aumento Ici su artigiani, commercianti e piccole imprese). Nel “milleproroghe” si prevede l’aumento di un euro per il biglietto dei cinema , si fa marcia indietro su alcuni tagli ai costi della politica (in particolare, sulla dismissione delle partecipazioni nelle municipalizzate e sui numeri dei consiglieri e degli assessori municipali), senza contare il rinvio del pagamento delle multe per le quote latte

Il Governo non mantiene (ancora una volta) le promesse

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Che al Governo piaccia giocare con i numeri è ormai cosa nota , come l'altra abitudine a spostare le stesse risorse da una parte all'altra , per far credere che i fondi sono a disposizione per tutti. Le due notizie di oggi, però, sono davvero la goccia che fa traboccare il vaso... 1) ricordate tutte le polemiche sul taglio dei fondi al 5 per mille e l'impegno di Tremonti a trovare le risorse? Ecco, ieri il Governo ha ristanziato i fondi , utilizzando il milleproroghe, il solito decreto di fine anno che distribuisce un po' di soldi. Eppure, c ome fanno notare le associazioni del terzo settore , ne ha ripristinati meno di quelli promessi. 2) sempre nel milleproroghe, il Governo ha stabilito che gli alluvionati del Veneto non pagheranno le tasse per un po', mentre invece i terremotati dell'Aquila devono tornare a pagarle . Servono commenti?

Tasse: grazie al Premier siamo sul podio!

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Come già fatto recentemente , oggi il Premier , ottenuta la fiducia, rilancia per l'ennesima volta sulla promessa di riduzione delle tasse. Peccato che in realtà , come comunicato oggi dall'l'Ocse (Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico), in Italia la pressione fiscale è cresciuta dal 43,3% del prodotto interno lordo del 2008 al 43,5% del 2009. Nella classifica dei Paesi più tartassati, l'Italia nel 2009 raggiungere il terzo posto , scavalcando il Belgio. Una medaglia di bronzo che tutti gli italiani avrebbero preferito non avere. E la riduzione delle tasse? Resterà l'ennesima promessa!

Bersani scrive a Tremonti

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Caro Ministro, il dato saliente della crisi oggi si chiama lavoro. Non avremo crescita senza uno stimolo alle attività economiche ed all’occupazione attraverso riforme incisive e coraggiose. La più urgente fra le riforme è quella fiscale: alleggerire impresa, lavoro e redditi familiari per stimolare investimenti, consumi ed occupazione e richiamare risorse da una lotta efficace all’evasione fiscale e dal contributo della rendita. Troppo spesso il fisco è stato usato per la propaganda. Davanti alla crisi servono fatti. Comincia così la lettera che il segretario del Partito Democratico, Pier Luigi Bersani, ha inviato oggi al ministro dell’Economia, Giulio Tremonti, allegando le proposte di riforma fiscale approvate dall’Assemblea nazionale del partito riunitasi a Varese l’8 e 9 ottobre.

I "numeri" dell'Italia

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Oggi sono stati resi noti una serie di informazioni che ci aiutano a comprendere meglio come sta il nostro Paese: - Il Sole 24 ore pubblica una classifica dei grandi evasori fiscali d'Italia; - Repubblica commenta il primo " Rapporto sullo stato del territorio italiano " realizzato dal centro studi del Consiglio nazionale dei Geologi; - Cresce la povertà in Italia, secondo un rapporto della Caritas, riportato dal Corriere ; - Entrate in calo nei primi otto mesi dell'anno, nuovo record del debito pubblico ; a dirlo sono il Ministero dell'Economia e la Banca d'Italia ; - l’Istituto di Statistica ha diffuso il rapporto annuale sugli stranieri residenti in Italia. Buona lettura!

Tasse: l'eterna promessa berlusconiana

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...L'obiettivo del governo è ridurre la pressione fiscale e disboscare la grande giungla di un sistema fiscale rimasto invariato nelle sue parte fondamentali, fin dalla riforma dei primi anni 70, tenendo conto delle esigenze del bilancio pubblico e sulla base della lotta evasione: senza creare deficit il governo intende intervenire entro la legislatura al varo di norme con revisione su famiglie lavoro, ricerca... Parole del Premier, dal discorso di oggi alla Camera Ci pare di avere già sentito questa promessa

Spese e tasse a livelli mai visti

Quante volte il nostro Premier ha promesso di portare l'Italia ai primi posti in Europa? Ecco, a giudicare dai dati diffusi oggi dall' Istat ci sta riuscendo: analizzando i dati relativi al peso delle tasse nei paesi d'Europa, l'Istituto di statistica informa che l'Italia è passata dal settimo al quinto posto in Europa. Le tasse nel 2009 sono arrivate al 42,3%, un dato mai raggiunto prima. Non solo: aumenta la spesa pubblica, il debito pubblico aumenta del 10% in un solo anno. Ecco, il Premier sarà contento, un primato lo ha ottenuto. Chissà se saranno contenti tutti quelli che avevano creduto alla sua promessa di abbassare le tasse...

Lo stato di salute dell'Italia secondo gli ultimi dati Istat

L’Istat ha diffuso ieri alcune cifre sullo stato di salute del nostro paese. Il tasso di disoccupazione continua a salire e a gennaio si posiziona all'8,6 per cento Nel 2009 il rapporto tra il deficit e il Pil dell'Italia è stata pari al 5,3 per cento, superiore a quello registrato nell'anno precedente (pari al 2,7 per cento). Il debito pubblico è volato a quota 115,8 per cento al termine del 2009, sulla base dell'ultime stime elaborate dalla Banca d'Italia che indicavano un debito a 1.761,191 miliardi di euro. E' il dato peggiore praticamente da sempre, ovvero almeno dal 1971, quando è cominciata la rilevazione statistica. La pressione fiscale nel 2009 è risultata pari al 43,2 per cento, superiore di 3 decimi di punto rispetto al valore del 2008 (42,9 per cento). Oltre due milioni di persone in cerca di lavoro . Nel mese di gennaio il numero delle persone in cerca di occupazione risulta pari a 2.144.000, in crescita dello 0,2 per cento (+5mila) rispetto al

Bugie... e debiti

"Abbiamo abbassato le tasse, togliendo l'Ici e togliendo 2 miliardi alle imprese". Il problema è che il Presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, ne è convinto. Pure per telefono lo racconta, come ha fatto sabato mattina chiamando durante la cerimonia di inaugurazione dell'autostrada pedemontana lombarda, cerimonia che, tra l’altro, è costata la bellezza di 300.00 euro! Il segretario del PD, Pier Luigi Bersani, ha subito fermato la grancassa delle bugie: "Non so in quale paese vive. Da quando il governo ha detto che la crisi era passeggera e psicologica, abbiamo 700 mila disoccupati in più, un milione di persone sotto ammortizzatori sociali e decine di migliaia di piccole imprese saltate o a rischio fallimento. Questi sono problemi che si devono affrontare con un piglio più deciso e non raccontando fantasie" . Diciamo la verità, anzi le verità, che sono proprio tutto il contrario come ribatte Stefano Fassina, responsabile Economia e Lavoro nella segreter

Meno tasse? Si, no, forse tra un po'

In fondo, è solo una vecchia tattica, ormai: alle prese con una grottesca battaglia ad libertatem (la sua) sulla giustizia, il premier getta fumo negli occhi riproponendo la favola delle tasse più leggere con due aliquote. Per poi smentirsi. La prima volta è stata nel 1994. Da allora, Berlusconi non ha mutato di una virgola le sue abitudini: nei momenti critici, niente di meglio che gettare fumo negli occhi ai cittadini, tanto meglio se, in quel momento sono elettori, promettendo di arricchire i portafogli. Ma oggi Berlusconi, al termine del Consiglio dei ministri, 72 ore dopo gli annunci di un piano taglia-tasse per il 2010, ha annunciato: "Per ora nessun calo delle tasse, impossibile ridurle! L'attuale situazione di crisi non permette nessuna possibilità di riduzione delle imposte. Si impone una semplificazione del sistema tributario - ha aggiunto il premier -, ma sarà un lavoro lungo. Spero sia sufficiente un anno, ma è un lavoro davvero improbo, il debito è troppo alto per