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Riassetto delle province. Cosa cambia

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Approvata la legge 1542-B,  dalla prossima settimana diventa operativo il primo grande progetto di riforme del Governo Renzi. Dopo molte parole si avvia infatti una riforma degli enti locali, da molti auspicata. Cerchiamo qui di rispondere ad alcune delle polemiche sorte, attraverso l'aiuto dei suggerimenti offerti da  Daniela Gasparini,  deputato del Partito Democratico. a) SI CANCELLANO DAVVERO LE PROVINCE? Con questa legge si evita che per altri 5 anni, con il voto di maggio, sia congelata la riforma costituzionale che prevede la cancellazione definitiva delle Province. Riforma già depositata dal Governo per iniziare l’iter parlamentare.  Con l’approvazione della legge, il 25 maggio, non si terranno più le elezioni per i consigli e presidenti provinciali.  Il primo effetto immediato sarà quindi l’abolizione, da subito, del livello politico provinciale.  In altre parole più di 700 assessori smetteranno di esercitare le loro funzioni, così come 2.700 consiglieri provi

Come cambiano le province.

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E' stato approvato in questi giorni al Senato il disegno di legge sulle province.  Ora il disegno di legge torna alla camera per una seconda lettura, perché il senato ha modificato il testo approvato dalla camera il 21 dicembre 2013. Scopriamo insieme cosa prevede la riforma:  Il testo prevede che le amministrazioni locali siano divise in: città metropolitane , province, unioni di comuni e comuni . Le province non saranno dunque abolite, ma saranno riformate . Cioè avranno funzioni limitate e saranno gestite dai sindaci dei territori coinvolti, non più da funzionari provinciali e da giunte specifiche. Le giunte provinciali non saranno più elette direttamente dai cittadini. Le province si occuperanno di : pianificazione territoriale provinciale di coordinamento, valorizzazione dell’ambiente, pianificazione dei servizi di trasporto, autorizzazione e controllo in materia di trasporto privato, costruzione e gestione delle strade provinciali e regolazione della circolazi

Che fine hanno fatto le Province?

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Una delle sfide che dovrà affrontare la nuova amministrazione, sarà rilanciare il ruolo di Brugherio in Provincia. Ma quale Provincia? Che ne sarà delle Province ora che il provvedimento di riorganizzazione è su un binario morto? Piero Riccardi ed Ernesto Pagano per il Corriere della Sera provano a spiegarci il futuro di questo Ente. Prima dovevano essere abolite, poi solo riorganizzate; alla fine non se n'è fatto più nulla.  Le province italiane aspettano ancora una riforma e, nell'attesa, vivono una lenta agonia. Con tagli per 2,1 miliardi di euro negli ultimi tre anni l'Upi (Unione delle Province italiane) denuncia che stanno finendo i soldi per tappare i buchi dei 134 mila chilometri di strade, per fare manutenzione a 5 mila scuole superiori e mettere in sicurezza le zone a rischio di dissesto idrogeologico. Come nel caso della provincia di Massa Carrara che negli ultimi tre anni ha subìto tagli per per oltre 10 milioni di euro e da oggi verrà pure commiss

Le promesse non mantenute sui costi della politica

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Stamattina molti quotidiani ritornano sulla farsa della riduzione dei costi della politica, che ha visto mille e mille proclami da parte del Governo, salvo poi fare mille e mille passi indietro . Dall'abolizione delle Province (il lungo iter è iniziato ieri, ma si andranno a costituire comunque nuovi enti) alla riduzione del numero dei parlame ntari (la proposta è sparita), passando per le  incompatibilità e la  riduzione di indennità e vitalizi . Sergio Rizzo e Gian Antonio Stella sul Corriere ( qui ) e Massimo Gramellini sulla Stampa ( qui ) ci raccontano con molta efficacia il fiume di dichiarazioni e promesse del Governo, che in realtà non ha prodotto nulla. Questo non è un post che vuole alimentare l'antipolitica. Ma è chiaro a tutti (forse non a chi ci Governa) che se si chiedono pesantissimi sacrifici agli italiani, occorre far precedere a questi sacrifici chiari segnali di riduzione di particolari privilegi. Altrimenti sì che vince l'antipolitica...