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Profughi a Brugherio, Troiano risponde alle polemiche

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Ad inizio settimana a Brugherio sono giunti a Brugherio quattordici senegalesi e nigeriani richiedenti asilo politico. In città si è scatenata subito una bufera, con scambi di insulti molto gravi fra concittadini, in particolare sul gruppo Facebook "Non sei di Brugherio se...". Il Sindaco Marco Troiano, attraverso le pagine del settimanale Noi Brugherio, ha risposto a tutte le critiche e polemiche sollevate in settimana da chi sostiene che "il comune non ha i soldi per aiutare i brugheresi ma ce li ha per gli immigrati". Riportiamo l'articolo integrale realizzato da Filippo Magni: "La storia inizia in Africa, prosegue su un barcone che naufraga nel Mediterraneo, passa attraverso un centro di accoglienza per finire a Brugherio dopo una rapida sosta a Monza. È così che quattordici persone di nazionalità nigeriana e senegalese in fuga dai loro Paesi sono arrivate lunedì in via De Gasperi, dove resteranno finché la Prefettura avrà esaminato la loro richie

"Emergenza Nord Africa”. Che fine faranno i profughi arrivati in italia?

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Il 28 febbraio finisce l’“emergenza Nord Africa”. Che fine faranno i profughi arrivati in Italia? Cerca di spiegarcelo un approfondimento molto interessante e ben fatto del quotidiano online L'Inkiesta. Non abbiamo soldi, non abbiamo un lavoro e non sappiamo dove andare. Il 28 febbraio terminerà l'emergenza Nord Africa e sulle migliaia di profughi, fortunosamente sbarcati sulle coste italiane nel 2011 per fuggire dalla guerriglia libica, incombe un futuro preoccupante. Sono i testimoni quasi inconsapevoli di un passaggio drammatico, lungo quasi due anni e minacciosamente imprevedibile, dall'emergenza Nord Africa a quella italiana: uomini, donne e bambini trasportati dagli eventi in un limbo di palpabile incertezza. Oggi qui, domani non si sa. Henry è nigeriano, 30 anni, e anche lui, come molti, nel maggio del 2011, si è imbarcato a Tripoli per toccare terra a Lampedusa. Una settimana nel Cie dell'isola e poi via, a Manduria, Taranto, nel campo provvisorio, e pe

I ragazzi libici alloggiati a Monza.

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Domenica 3 luglio, ultimo giorno della Festa Democratica, sono stati nostri ospiti  a cena una quindicina di profughi provenienti dalla Libia. I quindici ragazzi sono attualmente ospiti della Casa cantoniera di Monza , di proprietà della Provincia, dove sono alloggiati e assistiti dai volontari della Croce Rossa che li hanno accolti ed ospitati. Il Partito Democratico , fin dal loro arrivo in Brianza, si è mobilitato per alleviare  loro la permanenza , organizzando delle cene alle varie feste democratiche attive sul territorio provinciale e con una visita ufficiale della delegazione dei consiglieri provinciali, della quale abbiamo parlato giovedì scorso ( qui ). Si potrebbe sottolineare ancora una volta il comportamento della Lega Nord , che con Marco Mariani, Sindaco di Monza e presidente dei sindaci provinciali, non prende posizione e non decide nulla sull'accoglienza , riservando solo alle associazioni il compito dell'ospitalità. Preferiamo non fare campagne polit

I profughi in Brianza

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Ieri pomeriggio tre consiglieri provinciali del Partito Democratico , il capogruppo Domenico Guerriero , il vice presidente del consiglio provinciale Vittorio Pozzati e Adriano Poletti , hanno fatto visita alla Casa cantoniera di Monza , di proprietà della Provincia, dove sono alloggiati e assistiti dai volontari della Croce Rossa una quindicina di profughi provenienti dalla Libia. Al termine della visita, i consiglieri hanno dicharato che "i profughi stanno bene e siamo soddisfatti del lavoro della giunta provinciale e della Croce Rossa. E’ invece irresponsabile l'atteggiamento del sindaco di Monza Marco Mariani , che continua a rinviare la convocazione dell’assemblea dei sindaci , organismo indispensabile per coordinare tra i comuni di Monza e Brianza l'accoglienza dei circa 200 profughi attesi nei prossimi giorni su decisione del commissario governativo". Giustamente il Partito Democratico fa notare che su un'emergenza umanitaria di questa portata è ina

L'accoglienza dei profughi in Brianza

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Mentre il centrodestra impegnato nei ballottaggi continua la sua campagna di fango e di allarmismo , ovviamente puntando sulle paure relative a moschee, rom e stranieri (ma ne parleremo in un prossimo post), nella realtà le istituzioni sono chiamate già ora a farsi carico di questi temi, compresa l'urgenza dell'accoglienza dei profughi . Infatti, le decisioni del Governo PDL + Lega prevedono l’assunzione di responsabilità da parte di tutte le Regioni d'Italia . L'emergenza sarà in due fasi. Nella prima si prevede di ospitare i profughi , ai quali dovrà essere assicurato unicamente vitto e alloggio, oltre all'assistenza sanitaria a cura delle ASL competenti. Nella seconda fase invece si dovrà prevedere una sistemazione di più lungo termine , con attività volte all'inserimento sociale dei profughi (mediazione culturale, corsi di lingua italiana, etc.), nel quadro di quanto stabilito nella circolare del Ministero dell'Interno. Il piano di Protezione ci

Lampedusa: nella drammatica emergenza il Governo è inesistente.

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Una piccola isola come Lampedusa si sta facendo carico da sola in questi giorni del dramma umano di migliaia di persone in fuga dalla fame e dalla guerra. E il governo italiano sta a guardare. Per fortuna ci sono i lampedusani e la Chiesa che si sono fatti carico della situazione e stanno affrontando con tanto coraggio questa vicenda, divenuta emergenziale per colpa di questo governo. Questo esecutivo gestisce l'emergenza solo con dichiarazioni pompose, contraddittorie, incoerenti, senza essere in grado di coordinare e gestire nemmeno le risorse esistenti, come l'offerta dei presidenti di Regione che si sono detti disponibili ad accogliere i migranti purche' ognuno faccia la propria parte. Il ministro Franco Frattini propone un assegno per farli tornare a casa ma solo se a pagare è l'Unione Europea:  "Uno stato può anticipare  i fondi ma il rimborso finale spetta alla Commissione Europea che dispone di un fondo ad hoc" Umberto Bossi replica al Mi