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Il nuovo capo della Polizia

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A due mesi dalla morte di Antonio Manganelli, ieri il Governo ha nominato il prefetto Alessandro Pansa nuovo capo della Polizia. Nella sua lunga carriera ha lavorato a stretto contatto con i suoi predecessori, Antonio Manganelli e Gianni De Gennaro ; ha fatto esperienza inseguendo latitanti, alla Criminalpol e poi allo Sco, strutture che poi ha diretto. Nato ad Eboli, 62 anni tra pochi giorni, ha fatto anche il prefetto di Napoli, prima di tornare al Viminale, dove fino ad oggi dirigeva il Dipartimento per gli affari interni. Il nuovo capo della Polizia ha assicurato che «le linee guida del ministro saranno seguite con grande impegno. Puntiamo ad assicurare alla giustizia i criminali ed a migliorare sia la percezione della sicurezza che la sicurezza reale, in modo che ognuno possa essere libero dalla paura che attanaglia purtroppo la vita del nostro Paese».

"Il capo che ha saputo chiedere scusa"

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Ieri mattina è morto Antonio Manganelli, il capo della Polizia italiana. Aveva 62 anni, e lottava contro un tumore, dal quale si stava lentamente riprendendo, prima di essere colpito da un'emorragia cerebrale e da un'infezione. Nella sua lunga carriera, Manganelli ha lavorato al fianco dei più valorosi magistrati e di organi giudiziari investigativi europei ed extraeuropei, a cominciare da Giovanni Falcone , dei quali è diventato negli anni un punto di riferimento, legando il suo nome anche alla cattura di alcuni dei latitanti di maggior spicco delle organizzazioni mafiose. La nomina a capo della Polizia era arrivata nel 2007, con il Governo Prodi, ma poi era stato confermato anche da Berlusconi e da Monti. Ieri è arrivata una valanga di messaggi di cordoglio bipartisan, dagli uomini delle istituzioni, dalle forze politiche e dai sindacati. Di lui tutti parlano come "il poliziotto dal volto umano". Era duro, energico, ma sapeva sorridere. E, soprattutto

"E' il momento delle scuse"

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Dopo undici anni, questo è il momento delle scuse. Antonio Manganelli, capo della Polizia, ha commentato così, ieri, la sentenza di condanna per i fatti accaduti nella scuola Diaz di Genova durante il G8 del 2001. "Scuse dovute soprattutto ai cittadini che hanno subito danni. E anche a quelli che, avendo fiducia nella Polizia, l'hanno vista in difficoltà per qualche comportamento errato ed esigono sempre maggiore professionalità ed efficienza". Le parole del capo della Polizia sono arrivate all'indomani del verdetto della Cassazione, che ha confermato le condanne d'appello per falso nei confronti della catena di comando all'epoca del G8 di Genova, causando come effetto collaterale l'azzeramento degli attuali vertici dell'anticrimine, che dovranno lasciare i loro incarichi ed essere sostituiti. E dopo le scuse, è arrivato un impegno : "Assicurare al Paese democrazia, serenità e trasparenza dell'operato delle forze dell'ordine, gara

"E' finita, ha vinto lo Stato"

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Alle 11.30 di oggi un'operazione della Polizia , coordinata dal pool di magistrati della Direzione distrettuale antimafia di Napoli, ha posto fine alla latitanza del superboss del clan dei Casalesi, Michele Zagaria . L'ultimo latitante si nascondeva a casa sua , Casapesenna, terra di Gomorra, nel Casertano infestato dal clan dei Casalesi. Viveva sottoterra, coperto da una botola. Un bunker per fuggiaschi. "E' finita, ha vinto lo Stato", ha detto Zagaria a chi lo ha arrestato. Il boss assediato avrebbe tentato un ultimo disperato tentativo di fuga dal bunker sotterraneo. A tradirlo un meccanismo difettoso della botola in cui era nascosto, che gli ha impedito di scappare dal suo stesso rifugio. Gli agenti, infatti, avevano già bloccato tutte le possibili vie di fuga alla primula rossa casalese. «È un grandissimo successo dello Stato». Sono queste le prime parole del ministro dell'Interno, Anna Maria Cancellieri, all'arresto del boss. Il Viminale sott

Le forze di polizia domani in piazza contro i tagli del Governo

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Si preparano anche loro a scendere in piazza, domani, a Roma e nelle principali città italiane. Sono gli appartenenti alle forze di polizia e ai vigili del fuoco e chiederanno ai ai cittadini un contributo per acquistare carburante da destinare alle volanti e agli automezzi. La clamorosa iniziativa è stata annunciata dai maggiori sindacati della polizia di stato (Siulp, Sap, Ugl e Consap), della polizia penitenziaria (Sappe, Uilpe, Fns Cisl e Ugl), del Corpo forestale dello stato (Sapaf, Ugl, Fesifo, Fns Cisl e Uil) e dei vigili del fuoco (Fns Cis, Uil vvff, Conapo e Ugl vvff). Dicono i sindacati: "La nostra mobilitazione si rende necessaria perchè il governo negli ultimi tre anni non ha tenuto fede ai vari impegni presi , riducendo i comparti sicurezza e soccorso pubblico sul lastrico. Appena tre giorni fa l'esecutivo ha tagliato altri 60 milioni di euro , nell'ambito del disegno di legge sulla stabilità, alle voci di bilancio destinate all'ordine pubblico e

La polizia è rimasta senza soldi

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I tagli del Governo hanno ridotto i fondi a disposizione della polizia ai minimi termini e i poliziotti rischiano di restare a piedi: tra auto che fanno il pieno col contagocce e i buoni per il carburante, da 20 euro, peraltro quasi introvabili, lavorare per assicurare la sicurezza ai cittadini è diventato davvero difficile. Qui il racconto di ciò che sta avvenendo, ad esempio, a Bologna. E qui il racconto che arriva da Arezzo, dove è già assoluta emergenza e si è rischiato di dover liberare arrestati anche pericolosi, per l’impossibilità di celebrare i processi con il rito direttissimo o di tenere le udienze di convalida. Quante parole urlate sulla sicurezza,  da parte del centrodestra al Governo! Parole smentite dai tagli, e dall'impossibilità di assicurare un servizio essenziale ai cittadini.

Dalla Polizia nuova protesta per i tagli del Governo alla sicurezza

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foto di Max Spinolo - da www.ilcittadinomb.it Abbiamo scritto, nel post precedente , dell'importante operazione delle forze dell'ordine, effettuata oggi in Lombardia. Proprio oggi i sindacati di polizia sono tornati nuovamente a manifestare davanti a villa San Martino, residenza del Premier, come avevano già fatto nei mesi scorsi . Il motivo della protesta, ancora una volta, sono i tagli alle risorse a disposizione per la sicurezza , nonostante i tanti proclami del Governo. Anche stavolta la risposta del Premier è stata una promessa : il 23 marzo arriveranno le risorse. Peccato che lo aveva già detto nei mesi scorsi , ma la situazione non è cambiata...

Sulla sicurezza fanno solo propaganda

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Stamattina un centinaio di agenti della polizia di stato, fra poliziotti, vigili del fuoco e guardia forestale , ha dato vita a una manifestazione ad Arcore, davanti alla residenza del premier Silvio Berlusconi. I poliziotti, appartenenti a tutte le principali sigle sindacali, hanno manifestato contro i tagli al bilancio delle forze dell'ordine. Analoghe manifestazioni in tutto il territorio nazionale, a Roma all'esterno del Senato e con volantinaggi davanti le prefetture. E per il 13 dicembre i sindacati hanno indetto una manifestazione nazionale a Roma, in piazza Montecitorio. In particolare, le 22 sigle sindacali di settore rivendicano la necessità di fondi e denunciano la scure dei tagli alla sicurezza che dal 2008 si sta abbattendo sulle forze di polizia. "Nelle ultime finanziarie i tagli sono stati di oltre due miliardi di euro - dice Santino Barbagiovanni, segretario regionale Silp Cgil Lombardia - e siamo al collasso . Oltre alla mancanza di personale dobbiamo

A qualcuno gli aerei, ad altri neanche la benzina

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Già qualche settimana fa avevamo scritto delle difficoltà che vivono le forze di polizia, alle prese con problemi molto concreti, come la mancanza dei soldi per il rifornimento delle autovetture. In questi giorni due sindacati della Polizia hanno duramente protestato contro quanto sta avvenendo a Chiari, in provincia di Brescia . L'oggetto della polemica è il biposto che il ministro degli Interni (leghista) Roberto Maroni ha regalato ai vigili del Patto locale di sicurezza urbana di Chiari, amministrazione leghista guidata da Sandro Mazzatorta, sindaco e deputato della Lega. L'aereo costa 110mila euro , ma altri 360mila sono stati finanziati per la gestione fino al 2015. Da qui la sollevazione dei sindacati , che ricordano come per agenti e volanti non si è mai vista tanta generosità. “I poliziotti lombardi rimangono estasiati con il naso all'insù a guardare dove sono andati a finire i fondi che mancano alla manutenzione dei loro mezzi. In Lombardia mancano oltre 1.300 uo

La polizia senza benzina...

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Quante volte al giorno il Governo, la Lega e il PDL parlano di sicurezza? E cosa fanno in concreto? Ecco un esempio: tagliano i fondi per i rifornimenti di benzina della Polizia. Succede a Milano , dove il direttore dell'Autocentro di Milano - che gestisce i veicoli della polizia di Stato in tutta la Lombardia - dopo aver comunicato di "aver esaurito la copertura finanziaria per l'acquisto di carburante per i veicoli ", ha invitato tutti gli enti a "richiedere autorizzazione preventiva per il rifornimento di carburante, almeno cinque giorni prima", poi diventati quindici. Sulla vicenda, nei giorni scorsi Emanuele Fiano , che è responsabile sicurezza del PD, ha presentato un'interrogazione urgente al ministro dell'Interno, Roberto Maroni , per capire "come sia possibile mantenere alto il livello di contrasto alla criminalità in queste condizioni".