La riforma del mercato del lavoro
Il presidente del consiglio Mario Monti aveva preso un impegno chiaro con Alfano, Bersani e Casini: lavorare fino all'ultimo per un accordo con tutte le parti sociali , senza cercare divisioni o accordi separati, di memoria sacconiana. Ieri sera, in diretta tv, il paese ha assistito invece alla conferenza stampa con la quale Monti ha trovato il modo di esplicitare con il massimo del clamore che la Cgil è l'unica che ha manifestato la propria contrarietà rispetto alle modifiche all'articolo 18 . E’ stato questo l'epilogo di una lunga giornata nel corso della quale la Cgil aveva posto sul tavolo del governo anche la proposta della soluzione tedesca per l’articolo 18. Ma questo non è bastato al governo . Come scrive oggi su Repubblica Massimo Giannini, lo strappo si è dunque compiuto . Il presidente del Consiglio ha deciso di scrivere la sua riforma del mercato del lavoro sacrificando la Cgil. Un sacrificio pesante, e gravido di conseguenze. È ancora una volta l