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Il governo spinge sul riordino del gioco pubblico.

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Ce lo racconta Stefano Minnucci su l'Unità.tv Il governo accelera sul riordino del settore dei giochi.  Il sottosegretario all’Economia  Pier Paolo Baretta  ha presentato un emendamento alla “manovrina” di assestamento dei conti pubblici anticipando di circa un anno e mezzo il taglio del 34% delle slot machine. Nonostante la riduzione dell’offerta rappresenti uno dei pilastri della riforma del gioco pubblico, l’appuntamento cruciale per la riforma è previsto comunque per oggi, durante la  Conferenza unificata  – luogo di discussione tra Stato ed enti locali. Con un’intesa tra le due parti, infatti, si potrà finalmente mettere in pratica l’intera riforma, che tra gli altri punti prevede il dimezzamento dei punti gioco in tre anni; l’introduzione della tessera sanitaria come condizione per giocare; fasce di interruzione del gioco durante il giorno; introduzione delle distanze da luoghi sensibili. Tutti punti discussi in questi mesi con gli amministratori locali. “Mi augu

Brugherio no slot

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Bergamo contro il gioco d’azzardo. La giunta guidata da Giorgio Gori ha approvato un regolamento che vieta slot machine, videopoker, scommesse e lotterie in tre orari della giornata. Prendiamo spunto da questa iniziativa del Comune di Bergamo per raccontarvi come anche il Comune di Brugherio sia in prima  linea con una dura politica a contrasto delle ludopatie. Lo fa con un progetto a 360 gradi per prevenire e combattere la diffusione delle ludopatie “ Questo è un progetto a cui come amministrazione teniamo particolarmente – spiega l’assessore Marco Magni -. Dal punto di vista politico presenta diversi significati importanti. Innanzitutto, tenendo presente che 3 milioni di cittadini italiani presentano sintomi di ludopatia , il Comune di Brugherio vuole dimostrare la propria presenza con progetti concreti sul tema. È necessario intervenire a monte del problema, tramite investimenti nella prevenzione, per evitare anche tutti i problemi che la ludopatia porta con sé, come la

Due storie reali contro il fenomeno slot machine

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Siamo aPerugia , in via Eugebina, più precisamente al bar Sant'Erminio gestito da due fratelli, Andrea ed Elisa Cecchetti. Nel giro di due anni hanno subito tre rapine.  Bottino: i soldi contenuti nelle slot machine .   Da un po' di tempo il loro lavoro è passato dal servire i clienti a controllare   che i minorenni non giocassero, che gli anziani del vicino circolo Arci non vi perdessero metà della pensione, r ifiutare prestiti ad alcuni insistenti avventori che volevano continuare a giocare ad ogni costo, Allontanare persone con buste piene di monete e banconote, chiamare i carabinieri quando erano minacciati fisicamente.  Una situazione che li allontanava dalla serenità. Da ciò nasce la decisione di eliminare le macchine da gioco e far diventare quella stessa stanza un luogo di incontro, dove ogni giorno poter fare qualcosa. Giochi, laboratori educativi,  serate multietniche, gare di cucina. In seguito sono arrivati il wi-fi, i libri da leggere,