Post

Visualizzazione dei post con l'etichetta foibe

Il ricordo delle foibe

Immagine
Oggi è la Giornata del Ricordo. Si celebra da pochi anni e la legge che la istituisce recita così, “La Repubblica riconosce il 10 febbraio quale “Giorno del ricordo” al fine di conservare e rinnovare la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell’esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra e della più complessa vicenda del confine orientale”.  "Cosa colpisce anche chi su quel confine orientale, il più tragico della penisola, non ci è nato come invece è accaduto a me e a tanti altri? Colpisce il tempo. La distanza tra eventi che hanno segnato lo spirito di un’epoca e di una terra e il momento in cui lo Stato ha dedicato a quegli eventi un giorno simbolico per ricordare e raccontare quel che accadde e ciò che causò.  Stamane Ilvo Diamanti su Repubblica spiega come il tempo, la rapidità, sia la chiave di senso della stagione che attraversiamo. L’ho letto pensando a quanto poco vicino a quello spirito sia un dop

Il giorno del ricordo

Immagine
Oggi, 10 febbraio, si celebra in tutta Italia la giornata del ricordo  per commemorare le vittime delle foibe e l’esodo giuliano-dalmata. Un dramma compiuto sul finire della tragedia dei nazionalisti che hanno segnato profondamente il novecento. Un dramma disumano, tra le massime sciagure d’Europa, troppo spesso dimenticato. Lo ricorda, con parole toccanti e appropriate, la parlamentare europea del Partito Democratico Debora Serracchiani che da molti anni vive a Udine. Leggiamo dal suo blog : Ricordare non ci è richiesto soltanto dal rispetto dovuto alle tante persone che trovarono la morte in un modo disumano e ai tantissimi istriani, fiumani e dalmati che per amor di libertà o per aver salva la vita dovettero troncare le loro radici. Ricordare è anche un atto di pietà per tutti coloro che sono scomparsi senza aver mai ottenuto giustizia, e di magro postumo risarcimento per quanti dovettero vedere liberi i carnefici dei loro cari. Dopo essere usciti dal secolo breve gron

"Mai più ostaggi del passato"

Immagine
Ciascun paese ha il dovere di ricordare la propria storia , di non cancellare le tracce delle sofferenze subite dal proprio popolo, ma l'essenziale è non restare ostaggi degli eventi laceranti del passato . Con queste parole il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha celebrato al Quirinale la Giornata del Ricordo, in memoria delle vittime delle Foibe . Secondo il Capo dello Stato, "posta fine a ogni residua congiura del silenzio, a ogni forma di rimozione diplomatica o di ingiustificabile dimenticanza, possiamo finalmente guardare avanti... il sacrificio delle generazioni che ci precedono non è stato vano se oggi possiamo costruire un avvenire migliore per i nostri popoli e per l'Europa". Pierluigi Bersani già lo scorso anno aveva ricordato che " il Giorno del Ricordo , istituito per custodire e rinnovare la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, per ricordare l'esodo dalle loro terre di istriani, fiumani e dalm

"Stai zitto, cretino!"

Mercoledì sera, sala consiliare, serata sul in occasione del "Giorno del ricordo", dedicato ai martiri delle foibe. Dopo l'inaugurazione del parco, fatta alle 18, solo a beneficio dei fotografi, per la gioia del Sindaco e degli ex di AN, la serata prevede la conferenza, organizzata dall'Assessore all'Istruzione Francesca Pietropaolo, con la presenza di Luciano Garibaldi, storico e giornalista professionista e Rossana Mondoni, docente e saggista. Introduzione dell'Assessore: finalmente possiamo celebrare degnamente il giorno del ricordo, la giunta precedente lo ha fatto poco e male, adesso tocca a noi. Interventi dei relatori, tesi a inquadrare la vicenda, narrare alcuni fatti molto dolorosi, ed evidenziare le complicità dei comunisti di allora e il successivo silenzio delle forze di sinistra rispetto alla dolorosissima vicenda delle foibe. Dopo i loro interventi, possibilità di far intervenire il pubblico. Il primo a prendere la parola è un giovane, dei Comuni

Memoria condivisa? Non se ne parla neanche!

Consiglio comunale di ieri sera, discussione sui due ordini del giorno del consigliere Carafassi (PDL) sulla intitolazione di un parco brugherese alle vittime della tragedia delle foibe e della nostra Alessandra Coduti sulla giornata della memoria delle vittime della shoah. Cerchiamo di convincere il centrodestra che la memoria condivisa è un traguardo importante per la vita civile e collettiva di una città e che quindi potrebbe essere un gesto molto significativo che Brugherio non si divida tra i sostenitori del parco delle foibe e i sostenitori del parco della memoria, ma si crei un solo parco a ricordo di eventi della storia del secolo scorso del nostro paese. La risposta? Incredibile: la Lega aderisce alla nostra idea, un pezzo del PDL manifesta interesse, un'altra parte è irremovibile. E siccome non c'è accordo non si chiude e anche la Lega ritorna sui suoi passi. Per ora abbiamo quindi votato all'unanimità due ordini del giorno distinti; speriamo che il PDL ci ripensi