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La Siria e l'UE, ora una Ginevra 2

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Continuiamo a raccontare sul blog l'evoluzione politica della situazione Siria. Oggi riportiamo l'intervista ad Antonio Panzeri, eurodeputato lombardo del Partito Democratico. Stando agli ultimi sviluppi, il rischio di una crisi planetaria è scongiurato?  «La situazione resta complicata ma intanto, a prescindere da quanto detto da tanti sulla perdita di leadership degli Usa, va fatto invece un elogio della prudenza. Ormai è evidente la non praticabilità di un atto unilaterale, una posizione che fin da subito ha tenuto il governo italiano e che il Parlamento europeo ha ribadito in maniera autorevole con la risoluzione approvata a Strasburgo. La dimostrazione che in casi del genere coltivare dubbi non è un difetto, ma semmai serve a compiere le scelte giuste».  Il ruolo della Ue è stato però finora evanescente, in questa come in altre vicende.  «L'Unione europea ha avuto una grande intuizione con l'istituzione della figura dell' Alto rappresentan

Candy apre in Cina. E a Brugherio c'è preoccupazione

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A poco più di un anno dall’annuncio del progetto (autunno 2011), il 14 novembre Candy Group ha inaugurato il nuovo sito produttivo in Cina, a Jiangmen, provincia del Guangdong. Quello asiatico è un mercato in forte espansione, con ottime potenzialità, in cui il Gruppo Candy sta investendo per supportare la crescita del prossimo futuro. L’investimento ammonta a 35 milioni di euro ed è finalizzato alla produzione di 2 milioni di lavabiancheria all'anno. Il Presidente di Candy, Aldo Fumagalli, ha detto che " E' necessario affacciarsi a nuovi mercati per sfuggire alla recessione dei Paesi europei, ora abbiamo uno dei più grandi stabilimenti del mondo. Il vantaggio è la prospettiva di crescita, che in Europa è sempre più difficile. Il mercato cinese è un asse di crescita: ogni anno assorbe 20 milioni di lavabiancheria, contro la quota di 1,5 milioni dell'Italia". A fronte di questo importante investimento nel mondo di un'azienda brugherese, non mancano p

L'autunno caldo

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L’estate durerà ancora tre settimane secondo il calendario,  ma per molti lavoratori è già finita. Oltre alle vertenze sulle prime pagine dei giornali come quella del Carbosulcis e dell' Alcoa, ci ricorda il quotidiano l'Unità, ci sono decine di crisi ancora irrisolte, da quelle del settore elettrodomestici (Electrolux, Indesit, Antonio Merloni) a quelle del settore aereo (da Windjet a Meridiana) passando per la produzione nel comparto ferroviario ( Ansaldo Breda e Firema) , l'Ict e il tessile (alla crisi della Miroglio si è aggiunta quella di Sixty mentre una soluzione si è trovata per la Golden Lady/Omsa).  Sono 150 tavoli di crisi aziendale aperti al ministero dello Sviluppo economico per circa 180.000 lavoratori coinvolti e oltre 30.000 esuberi: l'autunno - secondo i sindacati che hanno rielaborato dati del ministero - si prepara ad essere molto difficile sul fronte delle crisi industriali, con la situazione più difficile nell'ultimo ventennio. L'

Alla periferia del Mondo

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E' da alcuni mesi che volevo scrivere sul rapporto tra occidente ed oriente e sulla situazione economica mondiale ; impresa ardua, quindi mi scuseranno i nostri (e)lettori se cadrò in alcuni luoghi comuni e farò della retorica spicciola, ma sono errori causati dall'inesperienza ad affrontare tematiche complesse come quella economica. Lo spunto me l'ha dato l'appuntamento quotidiano con Le Storie , il programma condotto da Corrado Augias, in onda dal lunedì al venerdì su Raitre, alle 12.45. Ospite della puntata di ieri il giornalista di Repubblica   Federico Rampini, corrispondente dalla Cina. "Federico Rampini si interroga, nella sua ultima fatica letteraria "Estremo Occidente", sul destino declinante della superpotenza americana e disegna una mappa che tiene conto dei nuovi rapporti di forza con l'impero di Cina ed India dopo la crisi del 2008. Quali sono gli effetti della “nuova America” sulla “vecchia Europa”? Come sapremo rispondere alle