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Il ritorno di Domenico Quirico in Italia

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Il ritorno a casa di Domenico Quirico è stata sicuramente una delle notizie più belle, positive, che abbiamo potuto ascoltare nelle ultime settimane. Leggere il racconto del suo viaggio, pubblicato ieri sulla Stampa , oltre a raccontare un'interessante vicenda umana, da conto della difficile situazione in Siria, una guerra diventata fin troppo complessa, mossa dai principi della primavera Araba e adesso sconfinata in una guerra tra bande della quale soltanto adesso l'occidente ha preso ad interessarsi veramente.   L a notte era dolce come il vino: l’8 aprile ad al Qusayr, Siria, per raccontare un altro capitolo della guerra siriana, dove la Primavera della rivoluzione sembrava poter durare per sempre e capovolgere il mondo. E invece sono stati 152 giorni di prigionia, piccole camere buie dove combattere contro il tempo e la paura e le umiliazioni, la fame, la mancanza di pietà, due false esecuzioni, due evasioni fallite, il silenzio; di Dio, della famiglia, deg

Cosa succede in Siria

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Aleppo, 9 aprile 2013 (DIMITAR DILKOFF/AFP/Getty Images) -  "Il Post" Torniamo a parlare della Siria. L’organizzazione Human Rights Watch ha diffuso mercoledì 10 aprile un rapporto che spiega come dalla fine del luglio 2012 le forze aeree siriane del presidente Bashar al-Assad abbiano ripetutamente e indiscriminatamente lanciato attacchi aerei contro i civili. Per la prima volta la ong Human Rigths Watch come dicevamo ha documentato attraverso un video gli attacchi aerei deliberati del governo siriano contro i civili. Le immagini sono terribili: genitori che raccolgono tra le macerie i figli feriti e che vedranno morire per l'assenza di cure adeguate. "Sono attacchi che si ripetono quasi ogni giorno" denuncia l'associazione per i diritti umani e in molti casi avvengono in zone dove non ci sono scontri o presenza di ribelli. "Si tratta di crimini di guerra", concludono i rappresentanti della ong. Ci aiuta in questo drammatico rac

Cosa succede in Siria

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L'esercito siriano settimana scorsa  ha attaccato  la cittadina di Houla, nella provincia di Homs, in Siria, uccidendo, secondo quanto riportato da BBC citando l’opposizione siriana, almeno 88 persone. Secondo il comunicato diffuso sul sito dei Comitati di coordinazione locale in Siria ( LCCSyria ), una rete antigovernativa che organizza manifestazioni e monitora gli attacchi alla popolazione civile, la maggior parte degli 88 morti sarebbero donne e bambini, uccisi dai colpi dell’artiglieria dell’esercito siriano. Il  Corriere della Sera  ci racconta come  Ali el-Sayed, 11 anni è  sopravvissuto  allo sterminio della sua famiglia a Hula  fingendosi morto.  Il ragazzino si è gettato a terra, si è bagnato i vestiti con il sangue di un fratellino ed è riuscito a rimanere immobile mentre gli assassini, descritti come uomini dalla barba lunga e rasati in testa, terminavano il lavoro. La vittima più giovane del massacro era appunto Nader, 6 anni, ritrovato con due proiettili in