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La Brianza è il nuovo feudo del centrosinistra

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La Brianza è il nuovo feudo del centrosinistra. Il sito internet  Lettere 43  illustra le dinamiche del voto. Dopo i risultati del primo turno delle amministrative 2012, che avevano visto la Lega Nord e il Popolo della libertà crollare in molte realtà importanti, il ballottaggio di Monza, Meda e Lissone ha confermato la crisi profonda del centrodestra, uscito sconfitto in tutte e tre le città. Particolarmente rumoroso è il tonfo del Carroccio a Meda (anche se per un solo voto: per questo è già stato chiesto il riconteggio delle schede), dove in passato il centrosinistra non aveva mai nemmeno sfiorato il potere. Tutto previsto - per lo meno dopo l’esito del primo turno - invece, a Monza e a Lissone, dove i candidati del Partito democratico hanno sconfitto senza troppi patemi d’animo gli avversari del Pdl. A vincere, però è stato ancora una volta l’astensionismo. I cittadini brianzoli che hanno espresso il proprio voto in questo ballottaggio, infatti, sono stati poco più del 40%.

Alla paura rispondono con l'ironia

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E alla fine il centrodestra ci sta cascando di nuovo. Proprio come un anno fa, su un modello sperimentato a Milano, che però non ha portato fortuna, anzi. Eppure il copione non cambia e non potrebbe essere più triste. Parliamo di Como , dove il candidato del centrosinistra è al ballottaggio, dopo che al primo turno ha preso il 35,54% dei voti. La sua sfidante è Laura Bordoli, del PdL, che arriva al ballottaggio dopo aver preso il 13,17%, in una città che il centrodestra governava da anni. In vista del ballottaggio, il centrodestra ha iniziato ad inondare la rete e la città con volantini che paventano un futuro drammatico per la città , sostenendo che con Lucini sindaco ci sarà una moschea in città, l'occupazione delle circoscrizioni da parte dei centri sociali, l'aumento dell'immigrazione e l'abolizione dei vigili di quartiere. Cose ovviamente non vere e non previste nel programma, ma poco importa che siano bugie. L'importante è danneggiare l'avversario

Aumentano l'IMU, poi manifestano contro

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Questa mattina, una cinquantina di sindaci lombardi del Pdl hanno sfilato con la fascia tricolore per le strade del centro di Monza contro l'Imu sulla prima casa. In prima fila, ovviamente, il candidato sindaco del PdL a Monza, Andrea Mandelli, che teneva uno striscione con scritto "Basta tasse''. Pronta la replica del candidato sindaco del centrosinistra Roberto Scanagatti :  "È quanto meno curioso che i sindaci del centrodestra lombardo manifestino contro le tasse a Monza, nella città dove l'aumento delle tasse è stato uno degli ultimi provvedimenti dell'amministrazione sostenuta da Lega e Pdl ". Scanagatti ricorda infatti che " uno degli ultimi atti dell’amministrazione Mariani è stato il robusto aumento dell’IMU a danno di commercianti e artigiani , a fronte di una mancia elettorale a favore dei proprietari di prime case, senza nessuna distinzione di reddito, quindi anche a favore delle fasce più benestanti. L'effetto più negativ

Il voto di Palermo. Un cambio di passo.

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 Vista di Palermo da Pizzo Manolfo. Foto di Mauro Caruso C'è un luogo che più di ogni altro testimonia, a questa tornata elettorale, la fine di un ciclo politico, o come più prosaicamente è stato detto da alcuni analisti, la fine della seconda repubblica.  In cui l'elettorato di destra, tradizionalmente di maggioranza, si è sfaldato nei rivoli del post berlusconismo. Palermo . Amministrata per dieci anni da un sindaco, Diego Cammarata , che ancora cinque anni fa era stato rieletto senza passare per il ballottaggio.  In cui i risultati di ieri consegnano la città di fatto alla sinistra , con il ballottaggio tra due esponenti, Orlando e Ferrandelli, che con percorsi diversi e tortuosi hanno dimostrato di poter essere l'alternativa al declino degli ultimi anni.  E' interessante però analizzare i passaggi che hanno portato al risultato di ieri: 1. Alle elezioni si sono presentati undici candidati. Un numero eccezionalmente a