Teleradio Meloni
Teleradiomeloni: dopo i Tg hanno preso anche i Gr. Si va in onda ormai a canali unificati.
I Fratelli e i cugini di Giorgia Meloni prendono tutta la RAI nonostante non siano stati ancora capaci di eleggerne la presidenza. Sette a zero. Sette testate di informazione. Sette direttori uomini: Tg1, Tg2, Tg3, Rainews, Tgr, Raisport, Giornale Radio. Non ci sono altre logiche che quelle di appartenenza nelle nomine concordate, il merito resta solo la trovata nel titolo di un ministero e il pluralismo è morto, per non parlare della riforma della governance Rai.
Eppure pochi mesi fa la presidente Meloni scriveva a Ursula Von der Leyen: ‘Confermo ogni sforzo per assicurare in Italia e in Europa il pieno rispetto dei valori fondanti alla base dell’Unione Europea e l’assiduo impegno a far progredire l’Italia nell’ambito della libera informazione, del contrasto alle fake news e del pluralismo del servizio pubblico radio televisivo’.
Scandalo nello scandalo: dopo il crollo degli ascolti e dopo aver fatto diventare un bollettino di governo RaiNews24, il direttore Paolo Petrecca è stato appena nominato direttore di Rai Sport. Cosa ci dobbiamo aspettare?
Tutto questo mentre non si sa che fine abbia fatto la riforma della governance RAI, necessaria pure secondo la destra che però si impegna a varare leggi contro i giornalisti. Ma prima o poi il governo dovrà fare i conti con l’Europa.
L’European Freedom Act impone tra l’altro agli Stati membri di garantire ai cittadini dell’UE il diritto di ricevere contenuti informativi plurali e indipendenti.