La memoria per difendere i valori della Democrazia



"Era la notte tra i 3 e il 4 agosto 1974. L’orologio segnava l’1:23.
Una bomba dilaniò il treno espresso 1486, l’Italicus, all’uscita dalla galleria degli Appennini, nei pressi della stazione di San Benedetto Val di Sambro, Bologna.
12 i morti e tanti i feriti.

“Seppelliremo la democrazia sotto una montagna di morti”.

È così che i fascisti rivendicarono l’attentato. L’obiettivo, feroce, era quello di distruggere lo Stato repubblicano.
Smantellarlo pezzo per pezzo, con una strategia eversiva capace di generare terrore nelle persone. Tanto da far auspicare svolte autoritarie.

Di quegli anni bui serve aver memoria. Non solo per coloro che persero la vita, ma anche per comprendere l’importanza del difendere, ancora oggi e per il domani, i valori della nostra Democrazia. Bene prezioso."

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