Parla con Gori

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Si è svolto, a Monza, giovedì 16 novembre, presso la sede della Fiera di Monza e Brianza   l'incontro con Giorgio Gori, candidato Presidente della regione Lombardia.

Il tema affrontato è di grande attualità: "Lavoro e impresa in Brianza", condotto con la formula del "Parlo con Gori", dunque con una breve introduzione da parte del presidente della FMB Vincenzo Ascrizzi, seguito da un iniziale intervento di Gori, proseguendo poi con l'intervista di Monica Guzzi, giornalista de Il Giorno, ed Enzo Argante, giornalista di Reteconomy Sky ed infine gli interventi da parte dei presenti.

La nutrita platea di circa 100 persone rappresentava il variegato mondo dell'imprenditoria brianzola e dell'associazionismo  e quindi ha sollecitato l'ospite sui vari temi del lavoro, dell'innovazione, dei rapporti con i paesi extraeuropei, delle modalità utili a rendere la produzione brianzola appetibile e competitiva.

Da Brugherio hanno partecipato Melina Martello, Rita Gozzi, Mariella Sangalli, Pietro Ranieri e Mauro Bertoni.

Gori ha introdotto l'incontro richiamando la necessità per la Lombardia di ridurre il tasso di povertà con l'incremento del tasso di occupazione e la riduzione del gap fra i redditi alti e i redditi al di sotto della soglia di sopravvivenza. Analogamente, ha affermato che va posta molta attenzione alla problematica all'inserimento della donna nel mondo del lavoro, sapendo che è ancora molto elevata la percentuale di donne che lasciano il lavoro a seguito della maternità o per la cura del genitore anziano.

Il tema del contrasto alla povertà, presente anche nella ricca Lombardia, deve assumere un ruolo centrale, prevedendo il reddito di inclusione e sviluppando una politica attiva di aiuto alle persone in difficoltà.

Il mondo imprenditoriale e singoli cittadini hanno interrogato Gori sul futuro delle piccole imprese e sulla necessità della diminuzione dell'impatto burocratico. Gli imprenditori vogliono lavorare incrementando l'uso delle tecnologie più avanzate a patto che si preveda una regia centrale e si attivi  un interesse reale per il mondo delle imprese e non solo di facciata, come è avvenuto finora con il governo Maroni.

Un altro tema su cui Gori è stato sollecitato è stato quello dei migranti: nella percezione degli italiani la loro presenza è quantificata al 30%, mentre i dati reali ci dicono che si tratta solo dell'8%. Anche in questo caso bisogna mettere in atto politiche attive per un'accoglienza adeguata che tenga conto dei loro bisogni e delle nostre risorse disponibili.

Melina Martello è intervenuta per evidenziare la necessità che, accanto ad un cambiamento culturale che renda possibile un'effettiva parità di genere anche nei compiti di cura familiare, la politica attivi delle misure concrete che favoriscano la permanenza della donna nel mondo del lavoro e  ha chiesto a Gori quali interventi pensa di mettere in atto da presidente della regione Lombardia.

La risposta di Gori è stata molto precisa  e puntuale. Ha promesso impegno affinchè siano potenziati i servizi di sostegno alla genitorialità da un lato ed alla cronicità dall'altro, in una visione globale e  non frammentata.

Non solo potenziamento degli asili nido ma anche progetti di "scuola aperta" in orari post scolastici che consentano la permanenza dei figli in luogo protetto fino al rientro dei genitori dal lavoro.

Non solo RSA per gli anziani non autosufficienti o permanenza impropria nei luoghi di cura ospedaliera, ma servizi intermedi territoriali con adeguate forme si assistenza domiciliare,  in grado di soddisfare i bisogni di cura dell'anziano e al tempo stesso di contrastare la rinuncia al lavoro da parte della donna.

Quindi, anche una revisione dell'attuale riforma della sanità, laddove ha fallito non mantenendo la promessa di una maggiore attenzione alla cronicità.

Anche in questo caso, è necessario fare meno propaganda e avere più attenzione reale al bisogno di cura della popolazione anziana e dei malati cronici.

L'incontro si è concluso con un momento di convivialità e la promessa di affrontare nuovi temi che interessino un vero cambiamento nel futuro governo della nostra regione.


Melina Martello

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