Le fake news russe minacciano anche le elezioni in Italia


Renzi sulle bufale in rete: “è in atto un tentativo impressionante di condizionare la politica italiana, segnatamente contro il Pd”
Negli Stati Uniti lo scandalo Russiagate sta assumendo dimensioni sempre più enormi. Alcuni degli uomini che hanno lavorato con Trump sono stati travolti dalla mega inchiesta condotta dal procuratore speciale Robert Mueller, mentre le testimonianze di Google, Twitter e Facebook di fronte alle Commissioni del Congresso hanno mostrato quanto sia grande il fenomeno dei falsi contenuti messi in rete e diffusi da account riconducibili alla Russia .Numeri esorbitanti che fanno capire come il fenomeno può non essere circoscritto al solo territorio americano.
In Italia qualcosa di poco chiaro avvenne alla fine del 2016, in occasione della campagna referendaria. Siamo al 29 ottobre e il Pd organizza una grande manifestazione a Piazza del Popolo a favore del Sì. La grande partecipazione viene raccontata da tutti i principali network. Viene però trasmessa in diretta anche da Russia Today, una potente emittente particolarmente vicina a Mosca, che ne stravolge il significato. I numerosi cittadini accorsi a Roma per sostenere il Sì, si trasformano improvvisamente in contestatori. Russia Today fa circolare sui social la diretta con il titolo “Proteste in Italia contro il premier” e le condivisioni esplodono, specialmente dall’universo vicino al M5s quello più critico verso la riforma e anche quello più attivo nel diffondere contenuti di questo tipo. Contenuto che però era un falso, clamoroso.
L’episodio sarebbe stato anche al centro di un caso diplomatico tra Palazzo Chigi e il Cremlino, raccontato oggi da Stefano Cappellini su Repubblica. Nel retroscena il giornalista parla di una telefonata sull’accaduto tra l’allora premier Renzi e Vladimir Putin. Una conversazione che non è stata confermata né smentita da Renzi, che però oggi, in una conversazione pubblicata dalla Stampa, è tornato a dare l’allerta. Sui social “ci sono decine e decine di news costruite in modo falso e tendenzioso”, sostiene il segretario dem, “è in atto un tentativo impressionante di condizionare la politica italiana, segnatamente contro il Pd”. Renzi non punta il dito verso la Russia, perché “la catena organizzativa di comando la scopriranno i magistrati” ma sottolinea che già in Italia c’è già chi sulle bufale ci vive. “Il M5S – dice Renzi – ha costruito tutto sulla falsificazione scientifica, i trolls, le firme false a Palermo, il bilancio falso a Torino, le coperture false sul reddito di cittadinanza, le fake news rilanciate in modo costante”.

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