"Peace, Security and Human Development"
Da questo blog vi terremo aggiornati
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"Parto per Seul. Da domani a domenica sarò in Corea del Sud per partecipare ai lavori del quarto Summit mondiale dal titolo "Peace, Security and Human Development".
Sarà il primo incontro dell'Associazione dei Parlamentari per la Pace che abbiamo fondato lo scorso anno a Londra.
Ci saranno parlamentari da tutto il mondo, attuali ed ex capi di stato, leader religiosi e esponenti della società civile.
Saranno giorni di lavoro e confronto sui grandi temi del momento che purtroppo diventano sempre più attuali.
È per me un onore aver ricevuto questo invito e continuare questo impegno e questo confronto.
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Con il saluto del Presidente dell'Assemblea nazionale è iniziato il confronto di oggi con voci da tutti i continenti (in particolare Balcani, medioriente, centroamerica, africa e australia).
Riflessioni, consapevolezze e speranze e il desiderio di trovare le strade per battere le ingiustizie.
Più di 360 parlamentari dal 260 Paesi.
Più di 360 parlamentari dal 260 Paesi.
E poi leader religiosi e esponenti della società civili. Ci diamo dentro. Anche perché ho saltato di netto una notte tra viaggio e fusorario. Barcollo ma non mollo.
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I temi comuni affrontati sono quelli della povertà, dell'accesso al sapere, alla cultura e all'istruzione, alle cure sanitarie. Combattere la violenza e le guerre. Promuovere il capitale immateriale, il capitale etico, perché lo sviluppo non è solo ne principalmente sviluppo economico.
Un incontro mondiale come questo è anche trovarsi ogni volta in ascensore con donne e uomini provenienti da ogni angolo del pianeta. E lasciarsi attraversare dalle loro storie, dai loro punti di vista.
Essere cittadini globali consapevoli che i propri destini dipendono da noi e da una dimensione globale delle scelte che è al tempo stesso interiore e personale.
Il dramma dei rifugiati e la situazione del mediterraneo è riecheggiata più volte ed emerge una consapevolezza mondiale di come si tratti di un punto di svolta dell'umanità, per come lo saprà affrontare.
Poter ascoltare il punto di vista, le riflessioni, le soluzioni adottate, da persone provenienti da tutti i continenti è importante per alzare lo sguardo, per saper leggere le nostre situazioni e il nostro quotidiano e ricondurlo a una dimensione globale.
Lavorare alla riduzione della violenza, per scongiurare le guerre e superare le situazioni di crisi e di tensione tra gli Stati non è solo utopia ma una pratica quotidiana.
Che passa dalla consapevolezza, dalla conoscenza delle culture diverse. Dalla comprensione reciproca.
Sempre più significativa è poi la percezione dell'importanza delle questioni ambientali che emerge in questi incontri. Nella fondamentale lotta alle ingiustizie, nel superamento delle drammatiche condizioni di vita di troppa parte della popolazione del mondo la questione dei disastri ambientali e delle conseguenze del surriscaldamento emerge come uno dei fattori chiave, per cui non esiste un approccio davvero globale che non passi da una consapevolezza e da una coscienza ecologica.
Oggi sono stati anche premiati per il loro lavoro per la pace Gino Strada, che non ha bisogno di presentazioni, e una straordinaria educatrice afgana, Sakena Yakoobi che ha costruito un sistema educativo in particolare per le donne afgane. Il suo è stato uno dei contributi e delle riflessioni più significative ed emozionanti.