Per Nizza e per tutti gli altri luoghi.



Care democratiche, cari democratici,

siamo tutti sconvolti per quello che è successo a Nizza ieri sera. 
Più in generale, siamo davvero preoccupati per questo nostro tempo, nel quale i luoghi delle stragi si moltiplicano e la paura invade sempre più spesso le città europee. Non è semplice, il pensiero dei morti di ieri sera, gli ultimi di una lunga serie di attentati, a Parigi, Bruxelles, Istanbul, Dacca, i continui attentati e le continue guerre in Medio Oriente e in Africa, ci porta a interrogarci su quale mondo ci troviamo davanti agli occhi, quale mondo conosceremo nei prossimi anni, quale mondo lasceremo in eredità.

Oggi vorremmo tutti riaffermare i principi della nostra civiltà, quelli che venivano ricordati ieri sera, vorremmo pensare al futuro dell'Europa e alla necessità di proseguire con molto più coraggio la strada dell'integrazione, alla speranza di una politica capace e autorevole che promuova una politica di pace e sicurezza. Anche oggi, e non è semplice, ma è doveroso farlo, perché la nostra speranza sta anche lì.

Come non è semplice parlare e accettare quello che è successo in Puglia martedì, l'incidente tra due treni. Si chiamano in causa ricette, soluzioni, responsabilità; ma di fronte al dolore è davvero complicato rimanere lucidi e freddi. E forse dovremmo imparare ad accettare questo fatto, perché il "restare umani" passa anche da qui. Domani ci sarà il tempo per rispondere, per capire, per agire. Perché tutto questo succeda sempre meno, perché in prospettiva non succeda più.

In tutto questo, prosegue il nostro lavoro quotidiano.
La Camera ha dato il via libera al DDL del Governo per il contrasto alla povertà; è l'intervento più importante della storia repubblicana del nostro paese contro la povertà assoluta, risponde al grave problema dell'esclusione sociale e della povertà crescente; circa due anni fa avevamo ospitato una iniziativa a Monza sul tema della povertà, nella quale avevamo affrontato la situazione, ascoltando i dati, invitando esponenti del Parlamento (Cecilia Guerra) e della Regione (Sara Valmaggi), amministratori locali.

Si impegna il Governo a istituire un fondo strutturale, non a rilasciare un finanziamento una tantum. Si mira a creare un "reddito di inclusione" su tutto il territorio nazionale, combinando sostengo economico e servizi per la persona. Dobbiamo essere orgogliosi di questo.

Infine, un ringraziamento, nostro e del Partito nazionale, per il risultato della raccolta delle firme; so di non citare la più amata tra le campagne che siamo stati chiamati a portare avanti in questi anni, tuttavia proprio per questo il ringraziamento è doppio, perché l'impegno e la generosità si vedono anche in queste cose.

La festa provinciale procede bene; nonostante le difficoltà, i vari tasselli stanno andando piano piano a posto, il programma dei dibattiti sarà ricco e interessante, l'intrattenimento pure. Ricordate le date, dal 1 al 5 settembre. A breve avremo anche il programma definitivo.

Ricordo infine l'11 settembre, a Monza alle 18.00, il dibattito sul referendum e le ragioni del sì, con Luciano Violante. Segnatelo in agenda.

Pietro Virtuani
Segretario provinciale del Partito Democratico di Monza e Brianza

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