"Era una notte buia dello stato italiano..."

Il 9 maggio 1978, dopo 55 giorni di prigionia, in una Renault 4 rossa parcheggiata in via Caetani, veniva ritrovato il corpo senza vita di Aldo Moro, presidente della Democrazia Cristiana, ucciso dalle Brigate Rosse.
Nello stesso giorno, a Cinisi, veniva ucciso Peppino Impastato. Dai microfoni di Radio Aut denunciava quotidianamente gli affari dei mafiosi. E fu proprio il tritolo di Cosa Nostra a dilaniarne il corpo, sui binari della ferrovia di Cinisi, dopo averlo ucciso.
Nel 2012, in occasione della "marcia dei 100 passi", che ricorda Peppino Impastato, Agnese Moro aveva scritto al fratello di Impastato: "Mi piacerebbe tanto che un giorno potessimo ricordare i nostri cari non nel giorno della loro morte, ma nel giorno nel quale festeggiamo la nascita della nostra Repubblica, il 2 giugno. Allora avrebbero davvero il loro posto, che non ĆØ quello di vittime, ma quello di costruttori coraggiosi di un Paese in cui ci sia posto posto per tutti, con uguale dignitĆ  e rispetto. Tuo fratello e mio padre erano molto diversi. Ma qualcosa li unisce, qualcosa che viene prima e va al di lĆ  del fatto di essere stati uccisi, e per di piĆ¹ lo stesso giorno. Credo che entrambi amassero la giustizia e la liberazione, da ottenere con la mite e coraggiosa strada della democrazia, che ĆØ tale solo con l'assunzione di responsabilitĆ  da parte di ognuno".
Con la legge 56/2007, il 9 maggio ĆØ diventato il giorno della memoria dedicato a tutte le vittime del terrorismo.

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