Sulle Europee.


In questi giorni è stata lanciata la campagna dei democratici per le Europee, di cui vi parleremo ampiamente. 
E' molto interessante in questo dibattito veder però crescere alcune polemiche, spesso pretestuose


Quella, ad esempio, secondo cui i 2.814.801 cittadini che presero parte alle primarie del Pd erano dei masochisti che versavano due euro per nulla, mentre le 35.188 persone che hanno partecipato (con un click) alle elezioni online dei candidati per le europee del M5S, grazie alle quali saranno spediti a Strasburgo individui che hanno raccolto nel migliore dei casi 556 voti e nel peggiore 33 preferenze, sono un segno inequivocabile della partecipazione democratica che da voce ai cittadini. 
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C'è qualcosa che non torna, in questo ragionamento. Soprattutto se spesso questa gente è sconosciuta dagli stessi membri dei comitati cittadini e sembra cogliere l'occasione enorme per arrivare ad una poltrona europea con facilità. 

E non siamo soli a pensarla così, visto che anche Pizzarotti, sindaco a 5 stelle di Parma, ha manifestato i propri dubbi con queste parole, che condividiamo: 
 E’ un dato di fatto che in tutti i territori si è candidata gente che noi non abbiam mai visto. Vuol dire che non si sono spesi per il territorio. [...] L’attivismo in questo modo viene fatto cadere. [...] Uno sconosciuto perché dovrei votarlo? [...] La conoscenza secondo me è importante. [...] Aspetto i risultati. Mi piace parlare dopo aver visto per dare un giudizio.”
  Finendo dileggiato sulle pagine del blog di Grillo, come da metodi che oramai conosciamo. 

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