Coniugare risparmi e diritti di tutti: possibile anche se non sempre facile
La commissione regolamento del consiglio comunale sta lavorando in questo periodo all'esame del regolamento del consiglio comunale, con l'intento di inserire delle norme che consentano il risparmio e il rispetto dei diritti di tutti.
Le decisioni prese da tutte le commissioni hanno valore consultivo e preparatori al consiglio comunale, l'unico che può deliberare e decidere. Per cui alla fine del lavoro, le proposte di modifica saranno sottoposte al voto del consiglio.
Abbiamo a questo proposito riceviamo e pubblichiamo il contributo di Melina Martello, presidente della commissione, per parlare delle modifiche finora apportate e per rettificare quanto dichiarato dal consigliere Monachino sull'ultimo numero di "Noi Brugherio".
In qualità di presidente della commissione, mi sembra utile precisare le più importanti modifiche apportate finora:
- E’ stata inserita l’abolizione della consegna tramite messo comunale delle convocazioni delle riunioni di consiglio e delle commissioni nonché della documentazione necessaria, ratificando quanto già introdotto in questa consiliatura, con l’accordo di tutti i consiglieri. Infatti, le convocazioni vengono già inviate a tutti via mail e via PEC, registrando un notevole risparmio sia di personale (non dovendo pagare il messo comunale che prima doveva recarsi presso le abitazioni dei consiglieri negli orari serali o comunque extra lavorativi) che di carta. La scelta, poi, di inserire la locuzione “preferibilmente per via telematica” al posto di ”solo per via telematica” (come chiedeva il Movimento 5 stelle) è stata fatta con l’accordo anche dei consiglieri di minoranza (fatta eccezione del consigliere Monachino) e dopo un’approfondita discussione, per tutelare chi, eventualmente, fosse sprovvisto, anche temporaneamente, di PC, stampante e connessione internet.
Con la locuzione “solo per via telematica”, infatti, verrebbe leso il diritto dei consiglieri, nel caso non disponessero della strumentazione necessaria, di ricevere le convocazioni e il relativo materiale, come egregiamente ha anche illustrato la consigliera Pietropaolo, norme alla mano. Cosa che attualmente non succede, ma che non può essere esclusa a priori. E’ questo che vuole chi osteggia tale decisione, impedire l’informazione a chi dovesse trovarsi nell’impossibilità di avere PC e connessione internet?
- E’ stato formalizzato che la presidenza delle commissioni di garanzia, come quella di bilancio, vada assegnata a un consigliere di minoranza, in nome della trasparenza.
- E’ stato abolito il comma che limitava la possibilità di cambiare gruppo politico aderendo ad un’altra formazione politica (purché presente in parlamento) fino alla scadenza del mandato amministrativo del Consiglio che aveva approvata tale norma (in deroga all’unica possibilità di aderire al gruppo misto), dunque non più attuabile nel presente. In tal senso, si è voluto confermare la possibilità che un consigliere, in caso di modifica del proprio orientamento politico, possa o aderire al gruppo misto o ad un’altra formazione politica che sia però presente a livello nazionale.
- Si è nuovamente discusso della proposta di trasmettere in streaming anche le riunioni delle commissioni. La valutazione dei consiglieri, non solo di maggioranza, è stata che sarebbe un aggravio di spese inutili, dal momento che l’unica sala già predisposta allo scopo è quella consiliare e che, comunque, la trasmissione in streaming comporterebbe la presenza del personale per la gestione della registrazione, con i costi relativi e i pagamenti di straordinari. E’ questo che vuole chi, come il Movimento 5 stelle, osteggia questa decisione, aumentare inutilmente i costi di gestione? I consiglieri, ad ogni modo, si sono detti disponibili a rivalutare la questione se si individuasse una diversa modalità che tenga conto però del rapporto costi/benefici.