Stop alla burocrazia per i piccoli concerti. Prima vittoria.
Sarà probabilmente più semplice da ora in poi organizzare dei concerti, di piccole dimensioni, bypassando tutti i vincoli che la burocrazia impone.
Il Senato ha infatti approvato a larga maggioranza (previa l'astensione del M5s) il Decreto Valore Cultura, presentato dal Ministro dei Beni e delle attività culturali e del turismo Massimo Bray.
Tra i vari punti contenuti nel decreto, anche l'eliminazione della burocrazia attualmente necessaria (licenze e autorizzazioni): nel dettaglio, sarebbe sufficiente un'autocertificazione per concerti organizzati in sale con capienza inferiore alle duecento persone e con orario di fine fissato per le 24.
Il Decreto ora passerà all'approvazione della Camera l'8 Ottobre.
Stefano Boeri, promotore della raccolta di firma per tale legge festeggia con queste parole, dal sito dove è ancora possibile firmare per aderire all'iniziativa:
#piumusicalive Ce l'abbiamo fatta!
Qualche minuto fa, il Senato ha approvato il Decreto valore Cultura presentato del Ministro Bray, Un decreto che comprende la norma che introduce una semplice autocertificazione da consegnare in Comune, al calvario di licenze e autorizzazioni oggi necessari per organizzare un concerto con meno di 200 spettatori entro le 24. Il Decreto deve essere approvato dalla Camera entro l'8 ottobre. Da quel giorno in Italia sarà più facile produrre, suonare, ospitare ed ascoltare musica dal vivo. Una linfa vitale che da' lavoro e diffonde cultura a migliaia di cittadine e cittadini italiani.
È un primo importante passo per rendere più libera la musica dal vivo.
Ringrazio i 47mila firmatari che hanno sostenuto la petizione al Ministro Bray che nel Giugno scorso ha lanciato la proposta dell'autocertificazione. Ringrazio tutti i media che l'hanno sostenuta, a partire da RollingStone Italia. Ringrazio il Ministro che ha subito risposto alla petizione e seguito con attenzione l'iter dell'emendamento.
Ringrazio i numerosi senatori e i deputati che hanno costruito le condizioni per questo voto - a cominciare dal Presidente della Commissione Cultura del Senato Andrea Marcucci e dai deputati Rampi, Bonomo e Costantino.
Ringrazio le associazioni come l'Arci, Assomusica, Mei, Anci e le amministrazioni comunali come Udine e Portogruaro che hanno sostenuto con forza questa battaglia.
Da domani la sfida per moltiplicare le occasioni di musica dal vivo - nel rispetto di tutti: musicisti, utenti, residenti- prosegue. Prosegue su altri temi cruciali per la musica dal vivo, come quello delle tariffe per il diritto d'autore (a partire da un Ordine del Giorno approvato dal Senato che impegna il Governo), della semplificazione delle procedure di autorizzazione per i grandi eventi musicali, della richiesta di un nuovo statuto giuridico per i lavoratori del pubblico spettacolo.
La sfida è quella di redigere una “Carta della Musica dal vivo” da condividere con i protagonisti della scena musicale italiana e da usare come manifesto per agire con efficacia su singoli aspetti della filiera della musica e sulle norme che la regolano.
Ma permetteteci di dire che da oggi, con una musica più libera, l'Italia tutta è un po' più libera. E ricca. E felice.