Le biciclette a San Damiano


Che il Gruppo sportivo sandamianese  avesse una sezione dedicata alla ciclistica e che fa gite impegnate, per giovani tra i 25 ed i 30 anni, lo sapevamo. Sapevamo anche che fanno quello che si chiama “gran fondo” percorsi che raggiungono anche i 200 chilometri e più,  ma quello che non tutti i brugheresi sanno è che c’è a San Damiano un folto gruppo di amanti del ciclismo che lo praticano, a livello “amatoriale” appunto, ritrovandosi  insieme spessissimo. Soprattutto, mi dicevano, la domenica mattina, sia perché una giornata più libera da altri impegni, sia perché c’è meno traffico veicolare normale.
Ogni giovedi sera questo gruppo di amici si trova nella sede della Sandamianese e decide i percorsi da fare di volta in volta. Non so se , per loro, sia più  bello discuterne la sera insieme o tirare le volate del gruppo sulle strade della Brianza. Certo, il gruppo di iscritti regolari al ciclismo della sandamianese  organizzano anche delle così dette “gite sociali” meno impegnative tipo quella al paese di Coppi o a Varazze , in Liguria. Il prossimo 29 settembre si  terrà una gita a Brentonico, ma il piacere di questi  “ciclisti liberi” è quello di parlare insieme di progetti, di pedalate e di cambi da usare. Ho raccontato loro che mio padre, classe 1908,  viveva a Milano (piazzale Loreto, allora periferia) ed avendo la fidanzata a Bazzano (19 chilometri da Bologna), il sabato appena smetteva di lavorare andava a Bologna e tornava la domenica. Non erano altri tempi, mi dicevano, basta amare la bicicletta, la propria ragazza ed avere un bel po’ di allenamento. 
Una volta all’anno il Gruppo sportivo Sandamianese, in occasione della Festa paesana organizza una gara “primisprint” per bambini e l’affluenza è notevole, anche 130 o 140 iscritti. Si fanno le mini gare e poi si va tutti alla festa paesana a mangiare. La strada che permette di fare queste gare una volta era il viale S.Anna. Da un po’ si è dovuta spostare a Sant’Albino per opportunità di asfaltatura, dirittura d’arrivo e quant’altro, lungo il canale Villoresi. Sembra che anche così vada bene a tutti. Una cosa è certa, non sapremo mai quante sorprese ci riserva il nostro quartiere se non lo viviamo più apertamente e frequentemente. La raccomandazione che i nostri ciclisti amatoriali fanno all’amministrazione comunale è di fare attenzione alla cura delle piste ciclabili perché non basta disegnarle sulla  carta o anche farle, se poi le buche o le erbacce ne impediscono l’uso comodo e veloce.

Annarita Minelli

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