No all'unanimismo a ogni costo. Sì alla politica che discute nel merito

Una breve riflessione personale sul Consiglio Comunale di ieri sera. Essendo io il Segretario del Circolo del Partito Democratico e uno dei redattori di questo blog, ci tengo a premettere che in questo caso esporrò una semplice considerazione che proviene dalla mia attività di consigliere.

I Fatti

Ieri sera abbiamo svolto un consiglio comunale che aveva all'Odg molte varie questioni; delibere relative a servizi sociali per servizi in scadenza, l'istituzione delle Commissioni Consigliari, e alcune richieste che provenivano dalla minoranza. In particolare, la mozione del Consigliere Assi relativa alle norme in materia di edilizia convenzionata è stata discussa, e in seguito risolta con una serie di drastiche modifiche alla mozione stessa; infine votata, a quel punto, all'unanimità.

La nostra posizione su tale mozione è stata fin da subito molto chiara: innanzitutto due settimane fa abbiamo approvato le linee guida dell'amministrazione, che prevedono già un intervento in questo settore. Ma soprattutto, una materia così delicata deve essere affrontata necessariamente in Commissione Urbanistica, luogo deputato alla discussione nel merito, in modo da raccogliere le istanze e proposte di tutti, in modo da considerare la questione in un quadro più ampio. Non è utile proporre modifiche così a scatola chiusa in Consiglio, senza che si sia potuto approntare un lavoro complessivo in quel senso. Per questo abbiamo chiesto il ritiro della mozione.

Invece, dopo aver cassato metà dell'apparato legislativo della premessa, aver cassato tutte le modifiche richieste al regolamento e inserito un semplice invito a discutere "in tempi certi" della questione in commissione, la mozione è stata ripresentata alla Presidenza e messa in votazione così cambiata.

Una mia riflessione

A me la richiesta che conteneva la mozione è sembrata ridondante: la Commissione esiste per discutere anche di questo, quindi votare un testo che dice che ne dovremo parlare mi è sembrato, per citare il Consigliere Balconi, pleonastico. Ma il mio giudizio non è contro una istanza che viene dalla minoranza, bensì riflette una modalità di lavoro che voglio precisare.

Noi abbiamo aperto l'attività di questa Amministrazione con due concetti molto chiari: grande responsabilità su di noi, per l'ampia vittoria, e massima disponibilità verso la minoranza, per incontrare più istanze possibili e coinvolgere tutto il Consiglio Comunale per far ripartire Brugherio.
Le parti più innovative della minoranza hanno accettato questa modalità di lavoro, all'interno del dibattito sulle linee guida, sia negli interventi sia nella votazione: Progetto Brugherio ha votato a favore, mentre BPE, X Brugherio e Uno Sguardo Oltre hanno votato astenuto, esprimendo così ciascuno la propria apertura di credito.

L'impegno che il consigliere Assi ha messo nell'elaborare la sua proposta è lodevole: perché invece di arrivare a una dichiarazione di intenti generica, non accettiamo di trovarci, nel luogo deputato, a discutere nel merito delle proposte di Assi? Che non si prenda il mio intervento come indifferenza verso una istanza della minoranza: io voglio invece discutere davvero della questione, anche se non proviene dalla mia parte politica, e non mi ritengo soddisfatto dopo un'ora e mezza di lavoro di consiglio di arrivare a una cosa generica che dice che la commissione ne deve discutere "in tempi certi", anche se ciò comporta un voto all'unanimità.

E aggiungo che non si dica che possiamo essere soddisfatti del rapporto maggioranza/minoranza votando tutti una semplice mozione: io sono molto più ambizioso, e vorrei rassicurare le sopracitate forze politiche che si può fare davvero di più. Il leitmotiv di chi ha scelto di astenersi o votare a favore con noi sulle linee programmatiche è stato "la discussione nel merito delle cose": pretendiamo, tutti insieme, di farlo dove è possibile farlo, non accontentiamoci di essere riusciti a far votare alla maggioranza una proposta della minoranza. L'unanimismo a ogni costo non mi convince: preferisco la politica che entra nel merito senza pregiudizi e senza ipocrisia, per confrontarsi, con le reciproche differenze, sul bene della città.


Pietro Virtuani

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