L'Italia cambia strada


Ieri, in uno splendido pomeriggio di sole,
le bici hanno invaso Piazza Duomo, a Milano.

Il merito è stato della manifestazione organizzata dalla rete Mobilità Nuova (qui il loro sito), che ha chiesto a ciclisti, pendolari e pedoni di "invadere" le vie della città con un serpentone colorato e rumoroso sotto lo slogan "Italia cambia strada", per dare voce ai gruppi e alle associazioni che chiedono una nuova mobilità, meno incentrata sulle automobili.

Il corteo è partito da piazza Duca d'Aosta, di fronte alla stazione Centrale, per poi proseguire lungo via Vittor Pisani, i bastioni di Porta Venezia, corso Venezia, San Babila e corso Europa; meta finale, come già detto, il Duomo.

Simone Dini, portavoce della Rete, presentando l'iniziativa chiedeva di riequilibrare la spesa destinata ai trasporti: "Oggi il 75 per cento dei fondi pubblici nel settore viene impiegato per soddisfare il 2,8 per cento della domanda di mobilità (questa è infatti la quota di spostamenti quotidiani superiori ai 50 km), mentre agli interventi nelle aree urbane, al pendolarismo, al trasporto pubblico locale, alla ciclabilità e al trasporto individuale non motorizzato vengono lasciate le briciole. Si continuano a costruire autostrade e infrastrutture ferroviarie per l'alta velocità, mentre la stragrande maggioranza degli italiani aspetta per ore un autobus sotto l'acqua, viaggia stipato come in un carro bestiame sui treni regionali per andare a lavoro, pedala e cammina intossicato e tra mille pericoli nei centri delle nostre città".

Dalla manifestazione di Milano è partita anche la raccolta firme per una legge d'iniziativa popolare che vincoli almeno i tre quarti delle risorse statali e locali disponibili per il settore trasporti a opere pubbliche che favoriscono lo sviluppo del trasporto collettivo e di quello individuale non motorizzato.

La proposta della Mobilità Nuova prevede, inoltre, l'introduzione di target nazionali vincolanti per le amministrazioni locali che definiscano, sul modello della raccolta differenziata, obiettivi percentuali per l'insieme degli spostamenti effettuati con mezzi diversi dall'auto privata all'interno dei centri urbani.

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