La giornata mondiale del libro



Martedì si è celebrata la Giornata Mondiale del Libro.

Si tratta di un evento patrocinato dall’Unesco per promuovere la lettura e la pubblicazione dei libri, ma anche la protezione della proprietà intellettuale attraverso il copyright, cioè il diritto d’autore. L’obiettivo è incoraggiare a scoprire il piacere della lettura e valorizzare il contributo che gli autori forniscono al progresso sociale e culturale dell’umanità.

Ce lo racconta La Stampa.it

Quando e come nasce la Giornata mondiale?  
La prima edizione si è tenuta nel 1996 a seguito di una risoluzione dell’Unesco (l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’educazione, la scienza e la cultura) dell’anno precedente. Da allora viene istituita ogni anno il 23 aprile con numerose manifestazioni che si tengono in tutto il mondo. Con questa giornata l’Unesco vuole rendere omaggio al libro come strumento di educazione e confronto, ma anche far riflettere sulla situazione degli autori e dell’editoria, evidenziandone prospettive (difficili) e problemi (tanti).  

C’è però un importante antefatto…  
La ricorrenza, nota anche come Giornata del libro e delle rose, prese le mosse in Catalogna, dove lo scrittore ed editore Vincent Clavel Andrés (1888-1967) si fece per primo promotore dell’evento. Così il 6 febbraio 1926 re Alfonso XIII promulgò un decreto con cui veniva istituita in tutta la Spagna la Giornata del libro spagnolo. La data prescelta fu il 7 ottobre, ma dal 1931 è stata spostata al 23 aprile, quando si celebra anche la festa di San Giorgio, patrono della Catalogna.  

Per quale motivo le rose vengono abbinate ai libri?  
Perché la tradizione vuole che nel giorno di San Giorgio ogni uomo doni una rosa alla sua donna. Così ancora oggi i librai della Catalogna usano regalare una rosa per ogni libro venduto il 23 aprile. E a Barcellona la tradizionale passeggiata per le Ramblas invase di banchetti pieni di libri e di rose è uno degli eventi più suggestivi dell’anno. 

Si tratta di un avvenimento esclusivamente simbolico?  
No, in quanto la Giornata mondiale rappresenta un’occasione per sottolineare l’importanza del libro nella nostra vita. Un’opportunità, soprattutto in tempo di crisi, per ribadire che la promozione della lettura è un obiettivo concreto per la crescita economica e lo sviluppo della democrazia. Senza dimenticare che la protezione della proprietà intellettuale tramite il copyright è tema molto attuale per il continuo dilagare della pirateria. 

Per quale ragione si è scelto proprio il 23 aprile?  
Perché in quel giorno del 1616 morirono tre maestri della scrittura mondiale come William Shakespeare, Miguel de Cervantes e il peruviano Inca Garcilaso de la Vega. 

In quale città del mondo inizieranno i festeggiamenti dell’edizione 2013?  
Quest’anno le cerimonie prenderanno il via in Thailandia, a Bangkok, prescelta come capitale mondiale del libro. Infatti dal 2001 l’Unesco ha deciso che ogni anno una determinata città del mondo venga proposta come riferimento mondiale del settore sulla base dell’offerta culturale e dei progetti presentati e esaminati per l’occasione da un’apposita commissione. La prima città a essere scelta fu Madrid. L’unica italiana sinora è stata Torino, nel 2006. 

Questa potrebbe essere l’occasione giusta per cercare di fare qualcosa in un Paese come il nostro dove si legge poco…  
In effetti oggi in Italia si terranno diversi eventi significativi per sensibilizzare il pubblico al piacere della lettura. A partire dal Maggio dei Libri, terza edizione della campagna nazionale promossa dal Centro per il libro e la lettura del ministero per i Beni e le Attività Culturali in collaborazione con l’Associazione Italiana Editori, nato con l’obiettivo di sottolineare il valore sociale della lettura come elemento chiave della crescita personale, culturale e civile. Il Maggio dei Libri parte il 23 aprile e culminerà con il salone del Libro (16-20 maggio). 

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