"Mai più": il Giorno della Memoria
"La memoria impone di confrontarsi con la verità e, nella storia tragica della Shoah, la verità ci interroga sulla natura umana, sui suoi limiti, sulla possibilità che il male possa diventare un devastante evento collettivo. Per questo è importante che la Giornata della Memoria sia vissuta con profonda condivisione nel Paese. Una consapevolezza che l’istituzione di questa data ha contribuito a far crescere."
Lo scrive il Segretario nazionale del Pd, Pier Luigi Bersani, in un messaggio al Presidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane Renzo Gattegna, in occasione della Giornata della Memoria.
“I viaggi nei campi di concentramento, gli incontri con i sopravvissuti, le iniziative promosse in tutta Italia, hanno permesso a migliaia di giovani di comprendere quale dramma sia stato la persecuzione e lo sterminio del popolo ebraico. La possibilità di trasmettere ai giovani la memoria di ciò che è stato è il senso più profondo di questa giornata. E’ importante che, nel 70° anniversario della rivolta nel Ghetto di Varsavia, questa giornata sia dedicata agli ebrei che resistettero al nazismo. Una rivolta eroica, quella di Varsavia, soffocata con la violenza delle armi, ma che dimostrò al mondo che il nazismo poteva essere sconfitto. Allo stesso modo, è importante continuare la ricerca storica su aspetti meno conosciuti del periodo più buio della storia dell’umanità.
Ricordare la Shoah vuol dire rendere il dovuto omaggio ai Giusti che a rischio della loro vita ne salvarono altre, spinti unicamente dal sentimento di appartenenza a una comune umanità. Perché la vita e la dignità di ogni persona è un bene unico e prezioso. Un concetto che non confermeremo mai abbastanza, ma che costituisce l’unico argine contro l’odio e il pregiudizio, impulsi negativi, sempre uguali a sé stessi, che tornano a minacciare la convivenza pacifica tra gli uomini.
Lo vediamo con preoccupazione nel risorgere in Europa di movimenti che utilizzano la crisi per diffondere il razzismo e l’antisemitismo. Pericoli non confinati al passato ma che recenti fatti di cronaca dimostrano essere sempre presenti. Lo vediamo nell’uso che viene fatto della rete per propagandare idee negazioniste. Tutto questo va sorvegliato affinché ‘mai più’ non sia solo un giusto monito verso il passato ma un pilastro per costruire il futuro. Con questo spirito e queste intenzioni – conclude Bersani – celebriamo una giornata che deve essere di riflessione, nel ricordo dello sterminio del popolo ebraico, dei deportati militari e civili, degli omosessuali, delle minoranze Rom e Sinti, e di chi pagò con sofferenze indicibili la folle ideologia nazista.”