Con Bersani per il bene comune


Ottimi ascolti ieri, per il dibattito tra Pierluigi Bersani e Matteo Renzi, trasmesso ieri su Raiuno, in vista del ballottaggio delle primarie. Il dibattito ha attirato l'attenzione di oltre 6 milioni di persone, con uno share del 23%.

E noi oggi e domani torniamo a dare la parola ai comitati locali a sostegno dei due candidati arrivati al ballottaggio, iniziando con i sostenitori di Pierluigi Bersani, lasciando la parola a Pietro Virtuani.


Le primarie sono state un momento di grande partecipazione democratica, che conferma la vitalità del centrosinistra e il punto di riferimento che la nostra forza politica costituisce oggi per i cittadini italiani.

Questo momento è stato possibile per la scelta di tenere una grande consultazione popolare in vista delle politiche, per la capacità di organizzarla su tutto il territorio nazionale e per la volontà di prepararci al governo nel 2013 insieme al nostro popolo. Il merito di aver fortemente creduto in questo progetto va, in primo luogo, a Pier Luigi Bersani.

Bersani ha scelto di mettersi in gioco in una gara democratica vera; prima ancora, con tenacia e determinazione ha definito una coalizione progressista omogenea, vincente e riconosciuta dalle forze moderate, perché servirà il massimo sforzo di tutti per uscire dalla crisi.

La politica di fronte alla crisi economica (che ha comportato tagli allo stato sociale e incertezza per il futuro) si è trovata debole e arroccata. Serve una grande inversione di tendenza, e servirà un presidente che metta davanti a tutto il bene comune, che abbia la competenza per fare il cambiamento e l'autorevolezza all'estero per rilanciare il ruolo dell'Italia e costruire un'Europa della solidarietà e delle opportunità.

Bersani è questo Presidente; il 45% dei voti sono una ottima base per chiedere di confermare la sua leadership al ballottaggio. Ti aspettiamo domenica per costruire insieme una nuova Italia che cresce grazie alla giustizia sociale, che punta su sapere e diritti, che pratica la trasparenza a tutti i livelli; per candidare Bersani nel 2013 e avere un Presidente del Consiglio che viene dal paese reale e non racconterà miracoli ma lavorerà con pazienza e dedizione per il bene comune.

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