La Jaguar e il parcheggio riservato


Alla fine le dimissioni sono arrivate. Giustamente.

Antonio Piazza era, fino a ieri sera, il Presidente dell'Aler di Lecco, giunto agli "onori" della cronaca per avere lasciato la sua Jaguar in un parcheggio destinato alle auto dei diversamente abili, suscitando le proteste di un automobilista che avrebbe avuto diritto al posto e che si è immediatamente rivolto ai vigili.

Gli agenti della polizia locale hanno multato l'auto di Piazza e lui, per vendetta, ha tagliato le gomme della macchina dell'uomo che aveva segnalato l'infrazione, non accorgendosi di essere stato ripreso dalle telecamere, oltre che visto dai dipendenti Aler.

Intervistato dal TG regionale, ha cercato di giustificarsi, con una "toppa peggio del buco", dicendo sostanzialmente che non vedeva nessun problema in quello che aveva fatto, dato che da sempre parcheggiava in quel posto.


Ieri, alla fine di una giornata segnata da moltissime reazioni, si è dimesso.

Cercando comunque di ricordare le tante cose buone fatte (a suo dire) per le persone diversamente abili, nel suo quotidiano lavoro di Presidente di Aler. Magari avrà anche ragione, su questo specifico punto, ma proprio questo è semmai un ulteriore motivo per lasciare la sua carica.

Una persona con responsabilità pubbliche, che (a suo dire), ha tanto lavorato per vedere riconosciuti i diritti delle persone con disabilità, non può poi comportarsi in questo modo al di fuori del suo ruolo istituzionale. E le dimissioni sono l'unico gesto possibile per dimostrare di avere compreso la lezione.

Qui il commento di Massimo Gramellini, nel suo Buongiorno, su La Stampa di oggi.

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