Erasmus fondi finiti. Non si possono ridurre i fondi per l'istruzione
Ce lo racconta il sito internet del quotidiano la Repubblica
Andate e arrangiatevi. Una taglio netto ai sogni di migliaia di studenti italiani. L'Erasmus è a rischio. Soldi finiti: i progetti potranno continuare solo se gli stati che aderiscono "vorranno rimpinguare le casse". E se il caso era stato sollevato dai giorni scorsi da decine di associazioni studentesche in ogni parte d'Europa, oggi arriva la conferma di Antonio Tajani, vicepresidente della Commissione Europea: "E' vero, si stanno esaurendo le risorse finanziarie". Il 30% dei progetti relativi al 2012 potrebbe non essere finanziato.
A delineare rischi e pericoli della vicenda, gli studenti dell'Unione degli Universitari. L'esaurimento dei fondi farà si che "coloro che prenderanno una borsa di studio nel secondo semestre del 2012-2013 potrebbero non ricevere finanziamenti a sufficienza dalle loro agenzie nazionali". E le critiche sono nette. Michele Orezzi, coordinatore nazionale dell'Udu: "L'Europa deve rappresentare oggi più che mai un riferimento politico e sociale. E il progetto di mobilità studentesca Erasmus ha rappresentato sino a oggi una delle realtà fondanti di una nuova generazione di cittadini europei". Poi la richiesta: "Il numero di borse dovrebbe essere ampliato andando a garantire anche gli studenti con maggiori difficoltà socio-economiche di partenza".
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I Giovani Democratici e la Rete Universitaria Nazionale hanno promosso un appello con altre formazioni politiche e associazioni studentesche europee. “Tassiamo le rendite finanziarie e diamo i fondi all’istruzione”.
Ecco il testo:
Nell’arco di 25 anni oltre 3 milioni di giovani europei sono stati protagonisti del progetto Erasmus. Per generazioni di cittadini europei formarsi, creare conoscenza, economia, socialità, in un paese diverso dal proprio, è stata l’opportunità per contribuire in maniera simbolica e concreta al processo di integrazione europea.
Un progetto quello Erasmus che mette al centro della propria stessa identità quelle che dovrebbero essere le basi dell’unione politica del nostro continente: i saperi, le pari opportunità, la fratellanza, la mobilità geografica e sociale. Far morire, dopo un quarto di secolo di importanti risultati ottenuti, questa esperienza sarebbe un atto di miopia politica non perdonabile. Il peso ed i costi della crisi non possono ricadere su quella che invece dovrebbe essere una delle chiavi di volta per uscirne: l’investimento in ricerca, innovazione, mobilità.
Per questo chiediamo alle istituzioni europee preposte ed ai nostri rispettivi paese di provenienza di predisporre le adeguate soluzioni legislative e finanziare al fine di salvare ed ampliare il progetto Erasmus. Tassare le transazioni finanziare, ad esempio, così come richiesto anche nella nostra campagna Rise UP ( www.iriseup.eu ), e destinare una quota del fondo ottenuto alle borse di studio europee, alla costruzione della società della conoscenza e all'integrazione potrebbe essere una soluzione auspicabile.
Giovani democratici (GD)
Rete universitaria nazionale (RUN)
Juventudes socialistas de españa (Jse)
La Federaciónde Asociaciones de Estudiantes Progresista (FAEST)
Mouvement des Jeunes Socialistes (Mjs)
Qui il sito dei Giovani Democratrici
DoppiaM